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Auto a guida autonoma: 'Dio t'assista' dice l'autista Lyft al CES di Las Vegas

di pubblicato il nel canale Tecnologia Auto a guida autonoma: 'Dio t'assista' dice l'autista Lyft al CES di Las Vegas

Uno dei leit-motiv del CES 2017 è stato certamente quello dell'auto a guida autonoma. Le nostre riflessioni dopo molte conferenze, interviste e incontri con chi l'auto la usa tutti i giorni per lavorare, come David, autista del servizio di trasporto tra privati Lyft. Spazio anche per co-pilot di BMW, che ti fa fare gli acquisti su Amazon mentre la macchina si districa tra il traffico dell'autostrada che attraversa Las Vega

 

Il CES di Las Vegas è un turbinio di eventi, conferenze stampa, party, presentazioni, interviste e incontri. Tutto è superlativo, soprattutto gli aggettivi utilizzati per descrivere le varie novità presentate: ognuna di esse è la migliore, la più innovativa, quella che cambierà per sempre il mondo in cui viviamo. Una volta tornati a casa si mette in ordine tutto il materiale raccolto e con esso si cercano di riorganizzare anche le idee, cercando di trovare quelle tendenze che permettono di fare una sintesi ragionata di tutto l'evento. Quest'anno non si sono visti annunci epici ed è forse un bene: spesso si tratta di novità molto forti dal punto di vista dell'impatto emotivo, ma che di rado hanno delle ricadute immediate nella vita di tutti i giorni. L'edizione di quest'anno è stata al contrario costellata da tanti piccoli annunci che messi insieme parlano di alcune rivoluzioni in atto: non annunciate e sbandierate, ma che stanno davvero modificando la realtà quotidiana. Non è stata l'edizione della prima auto a guida autonoma, ma è stata quella che forse segnerà davvero il passaggio dalle 'sperimentazioni' all'implemetazione sui veicoli privati in larga scala. Partiamo proprio da qui. Il 2016 ha visto un gran discutere sul tema della guida autonoma, con Tesla al centro delle cronache anche per l'episodio che ha visto il decesso di un guidatore che si era 'troppo' affidato all'intelligenza artificiale della macchina. Il tema è divenuto ormai di dominio comune e ci capitato di parlarne con uno dei tassisti che nei giorni della fiera abbiamo incontrato per essere scarrozzati da una 'location' all'altra dell'evento, che si è diviso tra i convention center di hotel come Mandalay Bay e Venetian e il Las Vegas Convention Center.

'Forse la prossima generazione si fiderà ciecamente delle auto a guida autonoma. Per la mia è troppo tardi, siamo legati a un diverso concetto di auto': questo il pensiero di David, autista del servizio Lyft, uno dei più utilizzati da giornalisti e partecipanti alla fiera per spostarsi all'interno della città. Forte anche di una campagna promozionale di grande impatto, con 50 dollari di corse gratuite (5 dollari per ciascuna delle prime 10 corse effettuate con il servizio), l'app di trasporto privato è davvero esplosa, tanto da surclassare un colosso come Uber. Entrambi i servizi ormai negli USA e soprattutto in una città come Las Vegas sono pienamente equiparati ai taxi tradizionali e hanno zone riservate per il carico e lo scarico dei passeggeri.

'La cosa più interessante di questo CES?': questa la domanda di David appena ha scoperto che stava portando in aeroporto due giornalisti venuti apposta dall'Italia per partecipare alla fiera (seguita da 'Cosa ne pensate veramente di Trump??'). La mia risposta si è articolata con lo stesso discorso che trovate nel primo paragrafo ed è virata poi sugli annunci fatti da NVIDIA durante il suo keynote da Jen Sen HU CEO della compagnia. Una conferenza stampa dal ritmo serrato, che ha visto susseguirsi un annuncio dopo l'altro (come quello relativo a GeForce Now), ma che si è concentrata per un tempo molto lungo sul tema delle auto a guida autonoma. Sebbene potesse non sembrare uno di quei annunci da prima pagina, quello fatto da NVIDIA in merito al suo sistema Xavier pronto per portare il calcolo parallelo e il machine learning nel palmo di una mano (e soprattutto sotto il cruscotto) è in grado di cambiare in breve il panorama dell'auto a livello mondiale. Lo testimoniano i due accordi con Bosch e ZF (primo e quinto fornitore mondiale nel mondo automotive): dopo veicoli sperimentali e test NVIDIA punta a piazzare sui veicoli della prossima generazione il suo computer per gestire l'auto che si guida da sola.

Si guida da sola, ma impara anche a guidarsi da sola, senza richiedere una programmazione completa a priori. 'Dopo 4 giorni di apprendimento come copilota il nostro sistema si è dimostrato in grado di muoversi in modo autonomo su strada' questo un dei passaggi della conferenza stampa. Non solo, la parte più interessante è che il sistema è stato nei test anche in grado di avvertire il conducente delle situazioni in cui non era in grado di acquisire il controllo totale del mezzo, lasciando la guida all'umano. Questo è forse uno dei tratti più rivoluzionari del futuro prospettato da NVIDIA: l'auto a guida autonoma che impara a muoversi su strada proprio come abbiamo fatto noi a tempi della patente. Partendo con una dose massiccia di teoria, in modo da saper interpretare ogni singolo cartello o indicazione della segnaletica orizzontale, imparando come funzionano le precedenze agli incroci e come ci si deve comportare quando sono spenti i semafori, quando c'è un tram oppure quando ci si immette in autostrada.

Dopo la teoria si passa alla pratica, prima come passeggeri e imparando dai movimenti dell'istruttore e infine da guidatori, con la libertà (e l'intelligenza) di passare la mano in situazioni che sembrano al di là delle nostre capacità in quel preciso momento. Le prime volte la tangenziale nell'ora di punta o i tornanti innevati li si lascia fare ai guidatori più esperti, cercando però sempre di assimilare tutte le buone pratica da utilizzare in quelle situazioni, applicandole poi la successiva volta. L'auto immaginata da NVIDIA farà esattamente lo stesso cammino di apprendimento: a giudicare dalle partnership strette con Bosch, Audi e ZF sembra che questo approccio abbia convinto alcuni dei nomi più importanti del settore automotive.

Fa parte dei grandi nomi anche BMW, che al CES di Las Vegas ha fatto una dimostrazione del punto a cui sono arrivate le sue tecnologie di guida autonoma. Alcuni giornalisti sono stati fatti salire al posto di guida di alcune Serie 5, simulando una giornata lavorativa fatta di appuntamenti e mille altre cose da fare. In questo scenario le BMW si sono trasformate da semplice mezzo di trasporto a vero e proprio assistente personale. Qualche esempio? Capita spesso di dover fare un regalo o un acquisto imprevisto su Amazon, mentre si è alla guida sembrerebbe impossibile, ma il sistema di guida autonoma ha permesso al pilota di staccare le mani dal volante per eseguire le procedure di scelta e acquisto su un tablet, mentre l'automobile si muoveva da sola nel traffico della Interstate 15, l'autostrada che attraversa Las Vegas. Addirittura la macchina ha guidato da sola al punto più vicino tra lei e il percorso del corriere, ritirando il pacco on-the-go e risparmiando diversi minuti preziosi. Se proprio si vuole stare del tutto 'con le mani in mano' si può utilizzare Cortana per tutte le operazioni, come gestire il calendario o fare acquisti, semplicemente con la voce. In più anche uno scenario da film, quello in cui il protagonista sale su un auto e urla 'Segua quella macchina!'. Nel futuro prossimo potremo dire alla nostra BMW di seguire l'auto di un nostro amico e lei ci porterà a destinazione accodandosi a essa, senza che noi dobbiamo muovere un dito.

Molto interessante anche la possibilità per l'auto di sedersi semplicemente al posto del passeggero e fare da copilota attivo, anche grazie a una serie di telecamere poste dentro e fuori l'abitacolo. Gli scenari mostrati da NVIDIA durante la conferenza stampa sono stati diversi: avvertire il guidatore della presenza di un ciclista nella corsia di destra quando magari l'attenzione è concentrata altrove, avvisare quando una moto sta per sorpassarci, indicandoci da che lato lo farà, oppure prendere momentaneamente il controllo del mezzo se il sistema si accorge che il guidatore è distratto o ha avuto un malore. 'L'auto che prende il controllo se tu non lo hai? Molto interessante: finché non ti ammazza!': ecco il pensiero del nostro autista David in merito, a cui è seguita l'osservazione sociologica per cui ci vorrà una generazione diversa dalla sua per affidare il controllo dell'auto alle macchine. Insomma nel futuro dell'auto che si guida da sola il motto sarà: 'Dio t'assista'.

L'apostrofo decidete voi se metterlo o meno, considerando anche che la dimostrazione pubblica del parcheggio automatico della cinese Faraday Future FF 91 è miseramente fallito proprio durante la conferenza stampa di lancio al CES di Las Vegas...

19 Commenti
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Capozz25 Gennaio 2017, 18:13 #1
A giudicare dall'immane quantità di impediti che girano (faccio quasi 40000 chilometri l'anno, e ogni giorno ne vedo di tutti i colori) posso solo sperare che queste benedette auto a guida autonoma arrivino il prima possibile, di sicuro diminuirebbero di molto il numero di incidenti ed il traffico.
biffuz25 Gennaio 2017, 22:06 #2
Originariamente inviato da: Capozz
A giudicare dall'immane quantità di impediti che girano (faccio quasi 40000 chilometri l'anno, e ogni giorno ne vedo di tutti i colori) posso solo sperare che queste benedette auto a guida autonoma arrivino il prima possibile, di sicuro diminuirebbero di molto il numero di incidenti ed il traffico.

Faccio il volontario in ambulanza e non posso non quotarti...

Comunque a quel tassista dovevate rispondere che un secolo fa la gente pensava lo stesso delle prime automobili e preferiva i cavalli.
GaryMitchell26 Gennaio 2017, 07:35 #3
Auto assistita? Magari in autostrada? Si'... forse...

Auto a guida autonoma nelle citta'?

NON ARRIVERANNO MAI.

Esempio? Il vigile che ti fa..vie' vie'.. colla manina! Mentre il semaforo e' rosso ..ce ne vorra' per insegnare all'autopilota il concetto di "vie'..vie'..:

A Roma, sulla via Regina Margherita, c'e' un punto dove le macchine si piazzano sistematicamente in doppia fila tutto il giorno, e per passare TUTTI escono sistematicamente contromano nell'altra corsia, quando non passano veicoli..

Cosa fa l'auto a guida autonoma? Esce contromano? INACCETTABILE.

Si accoda in eterno aspettando che i vecoli in doppia fila se ne vanno? Paralizzando il traffico? INACCETTABILE.

Fine del concetto di guida autonoma.
travelmatto26 Gennaio 2017, 08:34 #4
Originariamente inviato da: GaryMitchell
Cosa fa l'auto a guida autonoma? Esce contromano? INACCETTABILE.

Si accoda in eterno aspettando che i vecoli in doppia fila se ne vanno? Paralizzando il traffico? INACCETTABILE.


No, perché con la guida autonoma l'auto non si ritroverebbe parcheggiata in doppia fila ma 100 metri più avanti, al primo posto libero.

E' questo è veramente INACCETTABILE!!!
Dover fare 100 metri a piedi...
bdave7726 Gennaio 2017, 08:38 #5
Originariamente inviato da: GaryMitchell
Auto assistita? Magari in autostrada? Si'... forse...

Auto a guida autonoma nelle citta'?

NON ARRIVERANNO MAI.

Esempio? Il vigile che ti fa..vie' vie'.. colla manina! Mentre il semaforo e' rosso ..ce ne vorra' per insegnare all'autopilota il concetto di "vie'..vie'..:

A Roma, sulla via Regina Margherita, c'e' un punto dove le macchine si piazzano sistematicamente in doppia fila tutto il giorno, e per passare TUTTI escono sistematicamente contromano nell'altra corsia, quando non passano veicoli..

Cosa fa l'auto a guida autonoma? Esce contromano? INACCETTABILE.

Si accoda in eterno aspettando che i vecoli in doppia fila se ne vanno? Paralizzando il traffico? INACCETTABILE.

Fine del concetto di guida autonoma.

Ma infatti si parla di "guida assistita", concetto che ha senso solo come supporto alla guida.
L'esempio che hai riportato avrebbe una soluzione solo in un mondo ideale (forse solo futuro) dove tutte le auto siano dotate di autopilota e quindi una condizione di doppia fila nemmeno esisterebbe.
Alerto10026 Gennaio 2017, 09:37 #6
In realtà tutto questo mi sembra molto "narrato" e non mi pare un test davvero significativo visto che la strada in cui si esso si è svolto è quanto di più semplice si possa immaginare: un rettilineo intervallato da semafori,con severi limiti di velocità lungo il quale anche chi è alle prime lezioni di guida potrebbe agevolmente cavarsela. Il passaggio da queste situazioni per così dire ideali e programmate in anticipo a realtà più complesse richiederà molto più tempo, anche ammesso che ci si voglia davvero arrivare alla guida autonoma.
turcone26 Gennaio 2017, 11:52 #7
Originariamente inviato da: GaryMitchell
Auto assistita? Magari in autostrada? Si'... forse...

Auto a guida autonoma nelle citta'?

NON ARRIVERANNO MAI.

Esempio? Il vigile che ti fa..vie' vie'.. colla manina! Mentre il semaforo e' rosso ..ce ne vorra' per insegnare all'autopilota il concetto di "vie'..vie'..:

A Roma, sulla via Regina Margherita, c'e' un punto dove le macchine si piazzano sistematicamente in doppia fila tutto il giorno, e per passare TUTTI escono sistematicamente contromano nell'altra corsia, quando non passano veicoli..

Cosa fa l'auto a guida autonoma? Esce contromano? INACCETTABILE.

Si accoda in eterno aspettando che i vecoli in doppia fila se ne vanno? Paralizzando il traffico? INACCETTABILE.

Fine del concetto di guida autonoma.



a roma ci vuole la guida assistita approvata da grillo sennò non funziona
andrea.db26 Gennaio 2017, 11:53 #8
Originariamente inviato da: travelmatto
No, perché con la guida autonoma l'auto non si ritroverebbe parcheggiata in doppia fila ma 100 metri più avanti, al primo posto libero.


Non vivi a Roma, vero ? Perché sulla regina margherita, per cercare un pargheggio di mattina, fra Università, Policlinico Universitario e compagnia cantante, a botte di andare avanti 100 metri arrivi sulla Tiburtina dalle parti di Tivoli

Cia'

Andrea
emanuele8326 Gennaio 2017, 12:11 #9
Ecco che HWupgrade cade ancora più in basso con una bella bestemmia nel titolo.
Perseverance26 Gennaio 2017, 12:49 #10
Per rendere la guida assistita (e forse l'autopilota) una realtà, forse una soluzione è rifare le strade e dotarle di meccanismi di interfacciamento tecnologici tra auto e strada.

Basare su un algoritmo il processo di riconoscimento della strada è molto difficile in condizioni reali, ed i problemi sono tra i più inimmaginabili. Per questo se dotassero le strade di supporti tecnologici forse qualcosa cambierebbe.

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