Volkswagen e-Golf, la tutta elettrica che ci mostra un po' di futuro

Volkswagen e-Golf, la tutta elettrica che ci mostra un po' di futuro

Sono ancora pochi i veicoli completamente elettrici in commercio e tra questi c'è e-Golf, la versione tutta a corrente della classica di casa Volkswagen. Nulla cambia fuori e dentro, mentre sotto la scocca un motore da 136 cavalli con autonomia effettiva di 200 Km permette di far intravedere, con alcuni anni di anticipo, un futuro fatto di automobili non più con motore termico

di pubblicato il nel canale Auto Elettriche
Volkswagen
 

Le automobili e i motori elettrici

Tra 10 anni buona parte dei veicoli in circolazione adotteranno una qualche forma di alimentazione non termica, basata quindi su corrente elettrica. Ibrida, Plug in, fully electric: questo è il futuro che ci attende per quanto al momento attuale le auto a benzina o diesel siano quelle vendute sul mercato. Per chi vuole un veicolo diverso e avere il futuro a disposizione oggi esistono alcune alternative, come questa e-Golf. Un classico della produzione Volkswagen che è alimentato da un motore elettrico e che non necessita di una goccia di carburante tradizionale per muoversi. Il tutto, ovviamente, in piena silenziosità.

ibrida, plug in o fully electric: le alternative sul mercato non mancano

Prima di analizzare le caratteristiche di questa e-Golf è però indispensabile fare un po' di chiarezza su quali siano le tipologie di veicoli elettrici attualmente disponibili in commercio partendo dalle fully electric, quello che è la e-Golf: si tratta di automobili dotate del solo motore elettrico e che quindi dipendono unicamente da quest'ultimo per potersi spostare.

Parliamo di veicoli ibridi quando accanto ad un tradizionale motore termico ne viene abbinato uno elettrico, le cui batterie vengono ricaricate durante l'utilizzo del veicolo nei momento di frenata e direttamente dal motore termico quando questo viene utilizzato. Procedendo a bassa velocità, con una potenza richiesta che è contenuta, il veicolo procede con la sola alimentazione proveniente dalla parte elettrica: il motore termico interviene quando si richiede di più quanto a potenza o, ancor più semplicemente, quando si esauriscono le batterie del motore elettrico. Un modello iconico della categoria è la serie Prius di Toyota ma non dobbiamo dimenticare come l'approccio ibrido abbia interessato anche veicoli molto più sportivi: non sono poche le supercar che abbinano un potente motore termico ad uno elettrico, non con l'obiettivo di contenere le emissioni ma di fornire un surplus di potenza. Citiamo due delle più belle: McLaren P1 e Ferrari LaFerrari.

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I veicoli plug-in, meglio noti come automobili ibride elettriche plug-in, abbinano motore termico tradizionale a motore elettrico come nei veicoli ibridi con però la sostanziale differenza che la ricarica delle batterie non avviene necessariamente attraverso l'intervento del motore termico. Questi veicoli sono quindi dotati di una presa di collegamento alla rete elettrica, al pari di un veicolo full electric, con la quale ricaricare le batterie: assicurano un'autonomia con la sola alimentazione a batteria che non è ovviamente comparabile con quella dei veicoli full electric, ma che in genere è superiore a quella dei modelli ibridi. Una volta esaurita la batteria a disposizione si utilizzerà unicamente la propulsione proveniente dal motore termico: per far funzionare quello elettrico sarà necessario collegare la presa ad una stazione di ricarica, ripristinando la capacità.

per chi vuole puntare sull'alimentazione non termica l'opzione del veicolo completamente elettrico è decisamente affascinante

Le alternative disponibili sul mercato sono quindi diverse per tipologia: ibrido e plug-in sono le proposte numericamente più importanti, ma per chi vuole puntare sull'alimentazione non termica l'opzione del veicolo completamente elettrico è decisamente affascinante. Ci teniamo però a dare subito una indicazione che per molti versi rappresenta una conclusione al termine della nostra esperienza d'uso con la Volkswagen e-Golf: acquistare oggi un veicolo elettrico è voler avere a disposizione in questo momento una modalità di utilizzo dell'automobile che sarà molto diffusa tra 10 anni. Detto in alto modo, è un balzo nel futuro che verrà e che sarà sicuramente più accessibile, in primo luogo economicamente, rispetto a quanto non sia ora. Acquistare oggi un veicolo completamente elettrico, salvo forse rari e ben circoscritti casi, non ha motivazioni di natura economica che possano definirsi convincenti: lo si fa perché si è affascinati dalla tipologia di alimentazione, perché si vuole provare quello che sarà il futuro e perché le proprie convinzioni etiche spingono verso questa direzione.

La prima volta con un'auto completamente elettrica

La prima impressione che si ha guidando un veicolo elettrico è lo stupore

La prima impressione che si ha guidando un veicolo elettrico è lo stupore: non c’è rumore, e quasi si pensa che qualcosa sia inevitabilmente rotto. Nulla di tutto questo: la spinta c’è, e volendo diventa decisamente vigorosa, ma quello che si può udire sono solo il fruscio aereodinamico e il rumore di rotolamento degli pneumatici. Ci si abitua presto a questo modo di guidare: la sensazione è quella di essere molto più rilassati, e di guidare più lentamente e in modo tranquillo. Se si cerca potenza per un sorpasso questa arriva immediatamente e senza ritardi, e forse proprio questo porta a guidare in modo molto meno impaziente di quanto si è soliti fare tutti i giorni, a vantaggio della sicurezza.

La risposta, fatta l’abitudine al tipo di alimentazione, è quella tipica di una Golf: l’aggravio di peso dato dalle batterie porta ad un baricentro che viene percepito essere più basso del solito, mentre le sospensioni sono tarate in modo più rigido per bilanciare la ripartizione dei pesi. Non dobbiamo pensare di confrontare una e-Golf con una Golf sportiva come un modello GTI: l’accelerazione è brutale alle basse velocità, ma questa è una automobile per la famiglia (non numerosa) e per i trasferimenti di tutti i giorni, non una hatchback.

Il comparto elettronico è molto ricco: spicca l’Active Info Display completamente digitale, che si adatta e cambia indicazioni a seconda delle necessità e delle preferenze del guidatore. Al centro della plancia troviamo Discover Pro con Gesture Control, il vero e proprio centro di controllo del sistema di infotainment che può essere comandato anche con dei semplici gesti delle mani. C’è tutto quello che serve, e anche di più: le tante funzioni possono però distrarre quindi è bene scorrerne le numerose funzionalità a veicolo fermo. Non manca, ma ormai è una caratteristica scontata, la compatibilità CarPlay e AndroidAuto oltre ad un trasferimento delle informazioni più importanti direttamente nel cruscotto, così che siano immediatamente visibili all’autista.

In e-Golf troviamo poi una serie di sistemi di assistenza alla guida molto utili che incrementano la sicurezza. Il primo è il cruise control adattivo, che regola automaticamente la velocità del veicolo entro un limite massimo da noi fissato in modo da mantenere una distanza adeguata dalla vettura che si trova davanti. Il suo funzionamento, una volta sperimentato, è molto pratico in autostrada ma l’abbiamo trovato vincente quando si viaggia in colonna per via del traffico elevato per evitare i microtamponamenti che si possono verificare con un attimo di disattenzione.

Il sistema di mantenimento della corsia è altrettanto utile in autostrada o dove la strada permette di tenere percorrenze medie elevate: interviene a 65km/h di velocità e si mantiene attivo fino a circa 55km/h, correggendo la traiettoria nel momento in cui questa non segua il corso naturale della strada. Il sistema di frenata automatica aiuta a mantenere la corretta distanza quando si viaggia in colonna, mentre l’avviso di emergenza rileva la necessità di rallentare il veicolo in caso di pericolo segnalando l’azione all’autista attraverso una vistosa indicazione rossa nel cruscotto. Non mancano i sistemi di ausilio al parcheggio, anche con videocamera posteriore, e e il servizio Car-net “Security e Service” che avverte la centrale di controllo in caso di incidenti o di necessità di assistenza. La guida resta in mano al pilota, ma tutte queste funzionalità aiutano a guidare in maggiore sicurezza e serenità.

La guida resta in mano al pilota, ma tutte queste funzionalità aiutano a guidare in maggiore sicurezza e serenità

L'esperienza di guida che si ricava con e-Golf, e che possiamo per analogia trasportare ai veicoli completamente elettrici, è quella di una maggiore consapevolezza di come il nostro veicolo si stia muovendo. Sapere di dover gestire delle batterie che hanno una capacità inferiore, in termini di autonomia, rispetto a quella tipica di un veicolo dotato di motore termico spinge ad una maggiore consapevolezza del tragitto da compiere e da come le risorse a disposizione, in termini di potenza e velocità, vengono sfruttate.

Spostandoci all'esperienza specifica con e-Golf, le due settimane di utilizzo sono trascorse piacevolmente: una volta prese le misure sulla risposta del motore, a bassa velocità quasi brutale se non si dosa al meglio l'acceleratore convinti che la potenza sia ridotta, è possibile guidare in tutta tranquillità sfruttando la coppia del motore elettrico e il sistema di recupero dell'energia su differenti livelli. La leva del cambio permette di selezionare la marcia in avanti, la retromarcia, la folle e la posizione di parcheggio ma implementa anche un selettore che ricorda quello sequenziale dei cambi automatici. Non ci sono marce, in quanto i motori elettrici non le implementano, e questo selettore serve per selezionare il livello di intervento del freno motore: più intenso sarà, maggiore sarà l'effetto di ricarica attivo della batteria. Il saper selezionare il corretto livello in funzione del tipo di tragitto che si sta percorrendo richiede un briciolo di apprendimento ma permette di gestire nel modo più efficace le caratteristiche proprie di un veicolo completamente elettrico.

Non c'è una sola colonna di ricarica

Utilizzare un'automobile completamente elettrica per la prima volta impone di scoprire un universo mutevole e ai più oscuro: quello delle colonnine di ricarica. Per il collegamento al nostro veicolo sono disponibili differenti tipologie di connessioni, con alcuni standard che vanno per la maggiore e la necessità di avere nel bagagliaio alcuni cavi adattatori qualora se ne presentasse la necessità.

scoprire un universo mutevole e ai più oscuro: quello delle colonnine di ricarica

Il principio di funzionamento è relativamente semplice: una volta trovata una stazione di ricarica, la si collega al nostro veicolo così che le batterie vengano ricaricate. In funzione delle caratteristiche del veicolo e del tipo di colonna di ricarica sarà richiesto un tempo per il ripristino delle batterie, che può variare considerevolmente. Il principio di funzionamento teorico, molto semplice, si scontra con alcune difficoltà pratiche, la prima delle quali è legata alla diffusione delle colonnine di ricarica. Queste sono discretamente presenti, nel territorio italiano, attorno ai centri più densamente popolati ma sono scarse, per usare un eufemismo, quando ci si allontana da questi ultimi. In genere poi quelle a disposizione sono colonne non ad alta potenza, per le quali quindi il tempo di ricarica delle batterie si allunga inesorabilmente.

Da questo la necessità, quando si guida un veicolo completamente elettrico, di partire sempre dalla propria abitazione con le batterie cariche e studiare il percorso in modo tale da poter sfruttare la presenza lungo il tragitto di colonne di ricarica. I tempi di percorrenza vanno di conseguenza adattati: non bastano i canonici 5 minuti per un pieno di benzina o gasolio se vogliamo ricaricare le batterie della nostra automobile elettrica. Corrono in nostro aiuto varie App che da smartphone aiutano a individuare le stazioni di ricarica nel nostro raggio di percorrenza, oltre ovviamente ai sistemi di navigazione integrati nel veicolo che guidano in funzione dell'autonomia residua delle nostre batterie.

studiare il percorso in modo tale da poter sfruttare la presenza lungo il tragitto di colonne di ricarica

La ricarica delle batterie della e-Golf può avvenire in 3 modalità. La prima, quella più semplice, prevede l’utilizzo di uno dei due cavi in dotazione che termina da un lato con una presa shuko: collegata all’impianto domestico preleva energia da quest’ultimo, indicativamente assorbendo circa 2 Kw, e impiegando il tempo più lungo per la ricarica del veicolo. Abbiamo misurato circa 9 ore di tempo per ricaricare al massimo le batterie quando queste erano circa al 40% della capacità residua.

La seconda è quella di servirsi di un connettore Type 2, da collegare ad una colonnina di ricarica fornita di proprio cavo o di semplice presa: la ricarica sarà più veloce, con un tempo di ricarica completo che grazie ai 32 Ampere di queste connessioni è pari a circa 5 ore. Queste due modalità sono entrambe a corrente alternata, mentre la terza e ben più interessante è a corrente continua e assicura tempi molto più ridotti. In questo caso si sfrutta il connettore cosiddetto combo, che abbina il connettore Type 2 a un secondo connettore inferiore: a seconda della potenza della colonnina otterremo un tempo di ricarica della batteria che è di circa 1 ora partendo da una carica residua inferiore al 10%.

Abbiamo visto come ricaricare la macchina, ma questo quanti km ci permette di fare? Ci sono molti fattori in gioco, ma il più importante è il nostro stile di guida. Un veicolo completamente elettrico è in grado di fornire un’accelerazione particolarmente brillante, ma è bene dimenticarsene per la maggior parte delle volte se non si vuole avere un’autonomia di funzionamento troppo contenuta. La nostra esperienza d’uso ci porta a dire che su un percorso che preveda tratte urbane, statali e qualche tragitto in autostrada sia necessario quantificare l’autonomia in 200km, che è di fatto quanto indica la stessa Volkswagen. E-Golf offre due modalità di risparmio energetico addizionali rispetto a quella standard: la prima, ECO, limita in parte la potenza del motore mentre la seconda, ECO+, interviene maggiormente sulla potenza oltre a bloccare l’utilizzo di alcuni degli accessori interni. Un esempio su tutti: in questa modalità più spinta non funziona più la climatizzazione, calda o fredda che sia.

Il sistema di infotainment ci aiuta a gestire al meglio la batteria attraverso Blue: si tratta di una indicazione, con scala massima 100, che indica quanto efficiente in termini energetici sia stato il nostro stile di guida nei 30 minuti precedenti passati alla guida. E’ indubbiamente di aiuto, ma più di tutto è il nostro modo di guidare che deve cambiare. Con un veicolo elettrico è importante gestire la potenza a disposizione in modo dolce e progressivo, accarezzando e giocando con il pedale dell’acceleratore in modo da stabilizzare la nostra velocità e permettere in questo modo al motore elettrico di operare nel modo più efficiente possibile.

Ogni occasione a disposizione deve poi essere sfruttata per recuperare energia

Ogni occasione a disposizione deve poi essere sfruttata per recuperare energia: abbiamo segnalato poco sopra come il cambio della e-Golf offre 5 diverse modalità, la prima della quale è quella che lascia la macchina in inerzia quando non si accelera. Le 3 modalità successive intervengono con un freno motore di intensità crescente, replicando quello che avviene con un motore termico al rilascio del gas. L’ultima modalità è quella più spinta, con un freno decisamente importante che ricarica le batterie ma che visto il livello d’intervento è comodo usare solo percorrendo discese molto impegnative.

Guidare oggi un’auto completamente elettrica è un’esperienza per molti versi affascinante e che fornisce un’anticipazione di quello che riteniamo sarà il futuro dei mezzi di trasporto. Difficile che un veicolo di questo tipo possa andare bene a tutti: l’autonomia potrebbe rappresentare un problema per chi percorre abitualmente molta strada, e resta il limite di quante stazioni di ricarica si abbiano nelle vicinanze. In particolare sono quelle ad elevata potenza in corrente continua ad essere ancora poche, benché siano quelle più interessanti per veicoli di questo tipo.

Il futuro va in questa direzione, ma per il presente?

e-Golf viene proposta a poco meno di 40.000€, con qualche migliaia di euro in più che saranno spesi per alcuni accessori che riteniamo fondamentali. Un investimento importante, che non è giustificato dal risparmio nel costo del carburante anche ipotizzando di poter ricaricare sempre le batterie gratuitamente.

L'acquistare oggi un veicolo completamente elettrico è una scelta più filosofica ed etica che economica

Acquistare oggi un veicolo completamente elettrico è una scelta più filosofica ed etica che economica, affascinante e che ripaga con un piacere di guida che è ben differente da quello dei motori a combustione. D’altro canto guidare al giorno d'oggi un veicolo completamente elettrico, con un’autonomia effettiva nell’ordine dei 200km, impone a molte tipologie di guidatori una pianificazione dei propri itinerari e dei tempi di percorrenza che sono legati alla ricerca di una stazione di carica.

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Una maggiore diffusione di veicoli elettrici porterà ad avere più stazioni di ricarica; alla stessa stregua più stazioni porteranno più utenti a valutare l’acquisto di un veicolo completamente elettrico. Da qualche parte bisogna pur ben incominciare. Per quanto mi riguarda, avesse 400km di autonomia ci farei ben più che un pensierino in considerazione del mio utilizzo tipico dell'automobile ma per questo temo di dover aspettare ancora qualche anno.

226 Commenti
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gospel01 Giugno 2018, 16:13 #1
ehm..la nissan leaf che sta uscendo in questi giorni ha più di 400km di autonomia e con circa 35000 euro (che non sono pochi) si porta a casa il modello "top"
guant4namo01 Giugno 2018, 16:15 #2
Originariamente inviato da: gospel
ehm..la nissan leaf che sta uscendo in questi giorni ha più di 400km di autonomia e con circa 35000 euro (che non sono pochi) si porta a casa il modello "top"


Peccato che la nissan leaf (imho), a livello estetico è leggermente più bruttina.
Per il resto, come casa madre la nissan è ottima.
gospel01 Giugno 2018, 16:23 #3
Originariamente inviato da: guant4namo
Peccato che la nissan leaf (imho), a livello estetico è leggermente più bruttina.
Per il resto, come casa madre la nissan è ottima.


diciamo che tutto dipende se ti piace la linea squadrata o meno..anche la honda civic è bruttina per alcuni e stupenda per altri o la toyota c-hr
guant4namo01 Giugno 2018, 16:26 #4
Originariamente inviato da: gospel
diciamo che tutto dipende se ti piace la linea squadrata o meno..anche la honda civic è bruttina per alcuni e stupenda per altri o la toyota c-hr


Yes, sono gusti personali. A me la e-golf piace e la c-hr anche
Zurlo01 Giugno 2018, 16:29 #5
A cosa servono 136 cavalli se ha 200km di autonomia? e perche' devo "imparare a guidare" di nuovo: non potrebbero mettere una impostazione tipo "range" dove e' la macchina che accelera dolcemente? non lo vedo molto diverso da un cambio robotizzato ... con il kick down, etc.
gospel01 Giugno 2018, 16:30 #6
Originariamente inviato da: guant4namo
Yes, sono gusti personali. A me la e-golf piace e la c-hr anche


se passi sopra l'estetica però la nuova leaf ha il pedal pro che è una tecnologia molto valida
Yrbaf01 Giugno 2018, 16:45 #7
Originariamente inviato da: gospel
ehm..la nissan leaf che sta uscendo in questi giorni ha più di 400km di autonomia e con circa 35000 euro (che non sono pochi) si porta a casa il modello "top"

Originariamente inviato da: Bivvoz
Dovendo scegliere tra due auto dal prezzo simile, una con 200km di autonomia e una con 400km per farmi scegliere la prima la seconda deve essere orripilante a livelli daihatsu materia

Beh oddio 200km è il dato medio indicato da questa recensione, quindi non ha senso confrontarlo con il dato dichiarato dalla casa per la Leaf e pure ingigantito (non è over 400km con la versione in commercio oggi).

A fare i confronti di mele con mele, la Leaf v 2.0 attuale (la versione v3.0 del 2019 avrà batterie da 60kWh, rispetto alle 40kWh di oggi, e più autonomia) dichiara 378km e la E-Golf dichiara 300km.
Il vantaggio c'è ma è meno marcato.

PS
Con la Leaf v 1.0 con batterie da 30kWh e 250km circa dichiarati le prove dicevano che in media si faceva il 40% meno del dichiarato (sui 145km) nell'uso normale (del loro test), quindi ci si potrebbe aspettare sui 230km dal modello 2018.
Lo stesso vale per altri modelli (infatti dai 300km dichiarati di E-Golf si scende ai 180-200km)
gospel01 Giugno 2018, 17:00 #8
Originariamente inviato da: Yrbaf
Beh oddio 200km è il dato medio indicato da questa recensione, quindi non ha senso confrontarlo con il dato dichiarato dalla casa per la Leaf e pure ingigantito (non è over 400km con la versione in commercio oggi).

A fare i confronti di mele con mele, la Leaf v 2.0 attuale (la versione v3.0 del 2019 avrà batterie da 60kWh, rispetto alle 40kWh di oggi, e più autonomia) dichiara 378km e la E-Golf dichiara 300km.
Il vantaggio c'è ma è meno marcato.

PS
Con la Leaf v 1.0 con batterie da 30kWh e 250km circa dichiarati le prove dicevano che in media si faceva il 40% meno del dichiarato (sui 145km) nell'uso normale (del loro test), quindi ci si potrebbe aspettare sui 230km dal modello 2018.
Lo stesso vale per altri modelli (infatti dai 300km dichiarati di E-Golf si scende ai 180-200km)


guarda, settimana scorsa ho provato personalmente la leaf nuova per 2 giorni (venerdi e sabato) e andando al lavoro il venerdì ho fatto 90km in tangenziale a 80km/h fissi e il computer di bordo mi segnalava ancora il 70% di batteria rimanente..quindi circa 300km di km di autonomia, il sabato invece usandola in città e in mezzo al traffico ho fatto circa 40km e la batteria era scesa del 12% quindi vorrebbe dire che andando sempre cosi si avrebbero circa 360-370km di autonomia.
gospel01 Giugno 2018, 17:34 #9
Originariamente inviato da: Bivvoz
Io sono convinto che questo sarà il futuro, c'è una cosa che mi lascia perplesso però.
Più le auto elettriche si diffonderanno e più colonnine di ricarica ci saranno, ma non c'è qualche blocco alla ricarica?
Cioè ogni volta vedo lo sportellino aperto tipo classico per il serbatoio e il cavo inserito, ma non può essere scollegato da qualunque pirla passi di li?
Già me la vedo parcheggiata in centro città e appena giri l'angolo arriva uno che parcheggia di fianco e si fotte il cavo per ricaricare la sua


no, da quello che so il cavo per essere staccato deve avere l'ok dalla colonnina stessa (presumo avrà un micro o qualcosa di simile), quindi se non da l'ok la colonnina non puoi staccare nulla
Gundam.7501 Giugno 2018, 17:42 #10
Io non comprerei mai un'auto completamente elettrica visto che abito in un paese dove non ho colonnine per la ricarica e non ho un garage.
Quindi prima di mettere in commercio auto elettriche dotiamo le città di stazioni di ricarica adeguate.
Considerando la tratta giornaliera che percorro per andare a lavoro (40+40km) l'auto elettrica a prezzi abbordabili sarebbe molto comoda, ma con la rete attuale, praticamente inutile

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