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Si è cominciato a parlare di auto a guida autonoma troppo presto: il responso del CES 2019

di pubblicato il nel canale Tecnologia Si è cominciato a parlare di auto a guida autonoma troppo presto: il responso del CES 2019

Sono innumerevoli ormai le edizioni del CES di Las Vegas in cui l'auto a guida completamente autonoma avrebbe dovuto avere la sua consacrazione, ma siamo ben lungi dagli scenari di mobilità automatica immaginati qualche anno fa. Anzi, l'edizione 2019 del Consumer Electronics Show ha visto grande attenzione a dispositivi focalizzati sulla guida autonoma di Livello 3, quella che è definita come "Automazione Condizionata"

 

Parola d'ordine del CES 2019: Livello 3

"Si è cominciato a parlare di auto autonoma troppo presto" mi ha detto Tomaso Grossi, PM Automotive di TomTom. "Un po' come per il 5G" gli ho fatto eco io. Per restare su questa analogia, se per il country manager italiano di Akamai il 2019 sarà ricordato come l'anno in cui il 5G doveva arrivare e non è arrivato, sono innumerevoli ormai le edizioni del CES di Las Vegas in cui l'auto a guida completamente autonoma avrebbe dovuto avere la sua consacrazione, ma siamo ben lungi dagli scenari di mobilità automatica immaginati qualche anno fa. Anzi, l'edizione 2019 del Consumer Electronics Show ha visto grande attenzione a dispositivi focalizzati sulla guida autonoma di Livello 3, quella che è definita come "Automazione Condizionata". In questa modalità l'automobile è in grado di gestire la guida in condizioni ambientali ordinarie, gestendo accelerazione, frenata e direzione, mentre il guidatore interviene in situazioni problematiche in caso di richiesta del sistema o se lui stesso verifichi condizioni avverse.

Sono molti quindi i sistemi presentati al CES di Las Vegas da parte di produttori di auto, ma anche di fonrnitori OEM e di terze parti, legati al tema del monitoraggio del conducente, che deve essere in grado di intervenire in modo rapido in caso di problemi. Monitoraggio dei parametri vitali, ma soprattutto del grado di attenzione, anche utilizzando videocamere e sensori acustici, in grado di registrare il ritmo del respiro. Su questo tema è concentrata parte della presentazione di Byton relativa alla sua M-Byte, che finalmente è pronta per sbarcare sul mercato entro la fine del 2019.

Sempre parlando di livello 3 e inferiori della guida autonoma, diversi stand esponevano sistemi retrofit per rendere più intelligenti anche le auto di vecchia generazione, come - ad esempio - sistemi di cruise control con sensori per adattare la velocità automaticamente al veicolo che ci precede, installabili su praticamente qualunque auto.

'Hey Google'

Tra gli stand del padiglione nord dedicato al mondo dell'auto è stato un fiorire di scritte Alexa on board, Google Assistant compatible e via dicendo. Per avere guidatori attenti non è infatti solo necessario disporre di sistemi di monitoraggio, ma - in una società sempre più multitasking - di eliminare le fonti di distrazione. Gli assistenti vocali promettono di rendere più semplice la vita a bordo, utilizzando la voce non solo per gestire i sistemi dell'auto, ma anche per ottimizzare il tempo a bordo durante le fasi di commuting.

Accedere al calendario, fissare nuovi appuntamenti, aggiornare la lista della spesa, integrando i vari cambiamenti con il sistema di navigazione e di gestione dei task sono tutte azioni che ho visto in diverse demo.
La stessa Amazon ha presentato Echo Auto, l'equivalente da abitacolo dei propri speaker smart. Tra le varie possibilità anche quella di creare routine basate sulla posizione: spegnere le luci quando si esce di casa o regolare il riscaldamento quando si è sulla via del ritorno dopo la giornata lavorativa. Amazon si conferma molto aggressiva con la sua strategia per i prodotti Echo e ha lanciato Echo Auto negli USA al prezzo scontato del 50% (24.99$ invece di 49.999$).

MaaS - Mobility as a Service

Il tempo perso in auto è un tema sempre più cruciale parlando di mobilità. Diversi degli stand dei produttori di auto o di componentistica hanno insistito molto sul tema della MaaS, Mobility as a Service. Secondo diversi modelli, gli scenari futuri in città (ma questo è un processo già in atto) vedranno sempre meno auto di proprietà e sempre più auto condivise. Se oggi c'è una netta divisione tra i concetti di car sharing e ride sharing, essi con le auto a guida autonoma andranno sempre più a fondersi, sconfinando anche (come già succede con Uber e Lyft nelle corse condivise) nel territorio dei percorsi comuni a più persone tipici dei mezzi pubblici. Molte all'interno dei padiglioni le demo di pulmini elettrici pensati per il ride sharing a guida autonoma di nuova genrazione: qui il focus era spostato soprattutto su ergonomia e design, per massimizzare il relax o al contrario la produttività durante il tragitto.

Particolare è Holoride, un sistema immaginato da Audi e mostrato durante la conferenza stampa al proprio stand, in cui, sulle auto già in produzione, è possibile utilizzare un sistema di intrattenimento personale tramite visore VR. Per prevenire i problemi legati alla motion sickness, che in questo caso sommerebbe quella tipica dell'auto e dei visori VR, i contenuti (come ad esempio un gioco) riprodotti nel visore seguono i movimenti dell'auto, in modo da coordinare ciò che l'utente vede con quello che il suo corpo sente.

Invisible-to-Visible

Nissan immagina invece un modo in cui la parola d'ordine sia Invisible-to-Visible, come vi ho raccontato nella notizia che trovate all'indirizzo segnalato. In pratica tutto quel mondo invisibile all'occhio umano raccolto dall'auto per la gestione dei sistemi di guida autonoma può essere reso visibile al guidatore tramite la realtà aumentata. Gli sviluppi futuri della tecnologia decideranno se sarà sul parabrezza o su occhiali o lenti a contatto, ma il concetto è di arricchire la visione dell'utente con dati dinamici.

La sensazione è quella di essere in un videogioco, con disegnata (virtualmente) sulla strada la traiettoria migliore da tenere, con in trasparenza dietro gli angoli le prossime curve o i pedoni dietro l'angolo, ma anche con la possibilità di rendere perfettamente visibile come in una giornata di sole la strada davanti al pilota anche in condizioni di visibilità avverse, come la forte pioggia o la nebbia.

[HWUVIDEO="2673"]Nissan porta al CES la realtà aumentata per le automobili[/HWUVIDEO]

L'importanza delle mappe

Per sistemi simili e più in generale per la guida autonoma di livello 4 e 5 una delle cose fondamentali è il perfetto posizionamento dell'auto nello spazio e sulla strada. Il GPS per questo è una tecnologia poco affidabile e sicuramente troppo poco precisa. Per far sì che un'auto possa muoversi da sola sulle strade serve una precisione nell'ordine dei centimetri. Questo è quello a cui sta lavorando TomTom con le sue mappe HD. Sono il passo successivo rispetto a quelle 'classiche' utilizzate nei navigatori e a quelle già più evolute che sfruttano alcuni sistemi di ADAS di assistenza alla guida con automazione di livello 1 e 2, queste ultime utilizzate già da mezzo milione di veicoli a livello mondiale. Il livello 1 comprende l'automazione del controllo del movimento laterale o longitudinale del veicolo, mentre il livello 2 comprende entrambi.

Le mappe HD sono invece il passo successivo e permettono di dare al veicolo molte informazioni collaterali, come la presenza di cartelli, tutta la segnaletica orizzontale (come le linee di mezzeria e di lato carreggiata) e l'estensione totale della banchina. Al CES l'azienda olandese ha annunciato la collaborazione con DENSO e la sua piattaforma software per veicoli automatici, per far funzionare le mappe in combinazione con i sensori di bordo DENSO, come telecamere e radar. In questo modo non solo l'auto saprà posizionarsi in modo più preciso sulla strada, confrontando immagini e mappe HD, ma potrà riportare eventuali discrepanze, alla base poi di aggiornamenti delle mappe stesse.

Senza mappe di tale genere un veicolo a guida autonoma percorre la stessa strada sempre per la prima volta, mentre basandosi sulla mappa, così come fa il nostro cervello utilizzando delle mappe mentali che costruisce ogni volta che passa per una strada, avrà la possibilità di prevedere in modo preciso curve, pendenze ed eventuali pericoli, a tutto vantaggio di una guida autonoma più sicura. Tra gli annunci TomTom anche quello della collaborazione con Delphi Technologies, per migliorare il sistema powertrain e renderlo predittivo. Il sistema di controllo powertrain del veicolo sarà arricchito dalle mappe TomTom: i dati cartografici come i limiti di velocità e la pendenza stradale si combineranno per un maggior controllo della velocità del veicolo con l'obiettivo di ridurre i consumi e aumentare la sicurezza.

E allora l'auto a guida autonoma?

Arriverà, ma - come detto in apertura - non così presto. La fiera era comunque popolata di veicoli a guida autonoma, tra cui un interessante (e grosso) camioncino senza pilota con il cervello sviluppato da Nvidia.

C'erano pure auto e moto volanti.



Vi abbiamo già raccontato del megadrone per trasporto persone di Bell, in arrivo però non prima del 2025, e abbiamo visto anche le moto volanti della polizia di Dubai. Nuovi mezzi, nuove opportunità, ma anche nuovi problemi. Allo stand di Dassault Systems abbiamo visto all'opera le simulazioni utilizzate dai progettisti per ridurre al minimo il rumore e il flusso d'aria generato dai droni per traporto cose/persone, particolari non trascurabili se tali velivoli devono essere utilizzati in contesto urbano.

In sintesi l'edizione 2019 del CES di Las Vegas è stata molto più 'realista' del passato, ma non ha mancato comunque di dare spunti per immaginare il futuro che ci aspetta. 

65 Commenti
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Opteranium18 Gennaio 2019, 17:42 #1
ma dai, non l'avrei mai detto..
D4N!3L318 Gennaio 2019, 18:36 #2
Quando lo dicevo tempo fa tutti a darmi contro, e si che l'ho pure studiata sta materia.
Mparlav18 Gennaio 2019, 18:38 #3
Considerato che stiamo parlando di sicurezza non c'è niente di male a prendersi più tempo del necessario. Nel frattempo gli automobilisti gia si stanno abituando ai nuovi "ausili" alla guida chr indubbiamente migliorano la sicurezza attiva.

P.S.: con quello che hanno speso per il 5G nelle aste pubbliche, specie in Italia, i provider faranno di tutto per accelerarne la disponibilità. Un motivo di rallentamento, piuttosto, sarà l'ostracismo nei confronti di Huawei.
DooM118 Gennaio 2019, 19:55 #4
CVD
Non ci ho mai creduto.
L'unico mezzo che può andare bene completamente automatizzato per quanto mi riguarda deve essere l'ascensore.
Secondo me non si dovrà mai fare, se proprio è da fare va collaudato BENE, ma bene. Come ausilio si, autonomo NO.
C'è semmai da rivedere il sistema di ottenimento della patente.

Anche l'aviazione prima di considerare il volo sicuro, ha dovuto fare la gavetta.
Secondo me il percorso da seguire è analogo.
Bestio19 Gennaio 2019, 00:05 #5
Per me non potranno mai convivere auto a guida autonoma e guidatori umani, totalmente imprevedibili.
Se in strada ci fossero solo ed esclusivamente auto autonome, la cosa potrebbe anche funzionare, ma ovviamente è una cosa impraticabile, a meno di non costruire strade differenziate per sole auto autonome.
Flortex19 Gennaio 2019, 00:50 #6
Originariamente inviato da: DooM1
CVD
Non ci ho mai creduto.


Idem.
La strada è ancora molto molto lunga, e ad un livello come quello umano potrebbero anche non arrivarci mai.

Nel frattempo, ci prendiamo le utili innovazioni tecnologiche che aiutano ed integrano gli umani che guidano.
Flortex19 Gennaio 2019, 00:51 #7
Originariamente inviato da: Bestio
Per me non potranno mai convivere auto a guida autonoma e guidatori umani, totalmente imprevedibili.


Dovresti togliere anche pedoni e biciclette però.
Insomma dovresti proprio togliere gli umani.

Scenario francamente che non mi auguro.
gladiator7819 Gennaio 2019, 10:08 #8
See guida autonoma per almeno 20 anni se la sognano ,lo voglio vedere in mezzo alla montagna con curve bufere di neve e ghiaccio ,ma in generale è impossibile che l auto ti permetta di fare il passeggero come nei film di fantascienza,e possa prevedere ogni comportamento umano di chi popola la strada e zone circostanti,a meno che la macchine viaggino su binari.
Ci sono troppe variabili
alexbilly19 Gennaio 2019, 11:54 #9
Ma già oggi la guida autonoma è realtà, si chiama guida con smartphone. Tu guardi lo smartphone e lui ti porta dove vuoi senza che guardi la strada, l'ho visto fare a tanti e sembra davvero comodo!
marchigiano19 Gennaio 2019, 14:07 #10
presto? le previsioni ci danno almeno 10-15 anni prima di vedere veicoli omologati... 25-30 anni prima di vedere una diffusione significante, ma che presto????? intanto ci godiamo l'assistenza alla guida, ovvio pensare che la guida autonoma all'inizio sostituirà i guidatori più scarsi, non i migliori, e questi ultimi non avranno problemi a integrarsi con lo stile di guida dell'auto senza guidatore. bello anche vedere previsioni di un aumento del car sharing, un sistema tipo enjoy andrebbe incentivato, invece qui si pensa a incentivare le auto in base al co2 gli incentivi andrebbero indirizzati verso la sicurezza di guida e il decongestionamento delle strade, quindi soldi al car sharing e incentivi all'installazione di radar anti collissione frenata assistita superamento linea continua ecc... invece si pensa solo al co2 e al particolato a un pedone sulle strisce fa più male il particolato o il paraurti di un auto?

Originariamente inviato da: DooM1
C'è semmai da rivedere il sistema di ottenimento della patente.


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