5GAA: per le strade di Torino auto con sistemi ADAS più intelligenti grazie al 5G

5GAA: per le strade di Torino auto con sistemi ADAS più intelligenti grazie al 5G

Una giornata interessante quella organizzata dalla 5GAA (5G Automotive Association), che mostra come mettere tutti attorno a un tavolo possa velocizzare e arricchire l'introduzione del 5G nel mondo dell'automobile e dei trasporti. Ecco alcune demo in situazioni reali di come già oggi il 5G può rendere le auto e i sistemi ADAS più intelligenti

di pubblicato il nel canale Tecnologia
Magneti MarelliJeepMaseratiFiatTIMVodafonePirelliEricssonFCASamsungHarmanQualcommAudi
 

5GAA - 5G Automotive Association - per portare il 5G sulle strade

Tra le promesse del 5G c'è quella di rivoluzionare il mondo dei trasporti. Si tratta di un universo complesso in cui sono molti gli attori che devono coordinarsi e lavorare insieme affinché il sistema possa funzionare. I produttori di auto, gli operatori di rete, i fornitori di infrastruttura, ma anche le municipalità. Non solo, sono utenti della strada anche i ciclisti e i pedoni. Un ecosistema che funzioni deve mettere tutti insieme. È questo lo scopo della 5GAA nata nel settembre del 2016 proprio per mettere attorno a un tavolo tutti i possibili attori della rivoluzione connessa del mondo dei trasporti. 5G Automotive Association è infatti un’organizzazione globale intersettoriale che conta oltre 130 membri, tra cui aziende leader nel campo automobilistico, ma vede al suo interno anche i più importanti fornitori di tecnologia legata alle telecomunicazioni.

Non dobbiamo pensare solo all'auto a guida autonoma, che sarà uno dei punti di arrivo finali: sono molti i benefici che il 5G può portare agli automobilisti nel brevissimo periodo. Una serie di dimostrazioni organizzate a Torino dalla 5GAA e dai suoi membri ha infatti messo in luce alcune applicazioni già implementabili a breve termine, facendo leva su tecnologie già disponibili.

5G per la guida assistita, non solo per quella autonoma

Si tratta di sistemi avanzati di assistenza alla guida, i cosiddetti ADAS - Advanced Driver Assistance Systems - che sfruttano le potenzialità della rete 5G per portare nel mondo dell'auto il concetto dell'intelligenza diffusa. Ne parlavamo qualche tempo fa con Colin Angle, fondatore di iRobot: "Intelligenza non è solo autonomia, ma soprattutto capacità di imparare dagli altri". Punto fondamentale delle demo messe sul campo dai diversi partner, tra cui Audi, Continental, Ericsson, Fiat Chrysler Automobiles, Harman Samsung, Marelli, Pirelli, Qualcomm, TIM e Vodafone è stato proprio quello delle tecnologie C-V2X. Sotto questo capello ricadono tutte quelle connessioni che interconnettono tra loro le automobili, in modalità punto-punto, ma anche infrastrutture (come i semafori e i cartelli coi limiti di velocità), biciclette, cantieri mobili e fissi, telefonini dei pedoni e via dicendo, con le applicazioni Vehicle-to-Vehicle (V2V), Vehicle-to-Infrastructure (V2I), e Vehicle-to-Network (V2N).

L'infrastruttura può comunicare in modo attivo all'auto una modifica temporanea del limite di velocità e avvertire con anticipo di una corsia chiusa più avanti. Molto interessanti sono le potenzialità della connessione diretta tra le auto: se c'è stata una frenata brusca tra i veicoli davanti al camion che ci blocca la vista, sul nostro cruscotto potrà apparire un segnale d'allerta, o addirittura il veicolo, in caso di mancata risposta del conducente, potrà attivare autonomamente la frenata d'emergenza. Molto utile anche la funzione (mostrata nella demo di FCA e Harman Samsung a bordo di due Maserati) che permette di avere occhi dietro l'angolo in caso di incroci con ridotta visibilità. In questo scenario le due macchine che si avvicinano all'incrocio comunicano tra di loro e in caso di possibile collisione avvertono l'autista, prima che l'altra auto entri nel campo visivo (che spesso è troppo tardi per fermare il veicolo ed evitare l'urto).

Similmente, il passaggio pedonale potrà informare le auto nelle vicinanze che un pedone si sta apprestando ad attraversare la strada, anche se esso si trova fuori dalla visuale, a causa dei veicoli parcheggiati nelle vicinanze dell'attraversamento pedonale o perché esso si trova dietro l'angolo. Anche la bici connessa manderà un segnale d'allerta in caso essa e un'auto di trovino in rotta di collisione. "Dare nuovi occhi alle automobili" questo uno dei temi caldi sul tema del 5G applicato all'automotive.

5G fondamentale per bassa latenza e numero di connessioni

Due sono i punti cruciali per cui è necessario il 5G. Il primo è certamente la bassa latenza, fondamentale affinché i sistemi possano funzionare in tempo reale. L'altro è la possibilità di gestire milioni di connessioni per nodo di rete. Una singola auto potrà essere facilmente connessa con le 100 più vicine e contemporaneamente con l'infrastruttura.

Le comunicazioni dirette tra veicoli sono alla base delle demo più interessanti. Torniamo al caso in cui ci troviamo dietro un camion che ci blocca completamente la visuale. Un sistema messo in piedi da FCA, Marelli, Altran e Vodafone ha messo in mostra una particolare applicazione. Nel momento in cui il guidatore della macchina dietro il furgone/Tir aziona il comando dell'indicatore di direzione sinistro, tipico segnale della volontà di sorpassare, sul cruscotto appare la visuale ripresa dal camion stesso o da un veicolo che lo precede, avvertendo della possibilità di veicoli in arrivo in direzione opposta. Un sistema che nell'uso è molto semplice, ma che prevede un'infrastruttura molto complessa alle spalle, con un sistema MEC - Mobile Edge Computing - che interpreta i dati in arrivo dalla macchine connesse, capisce la volontà di sorpasso del conducente e avvia sul suo cruscotto la riproduzione del flusso video del veicolo giusto. Il tutto con un RTT - Round Trip Time, il tempo di andata e ritorno tra azione e feedback - di 10/20 millisecondi. Il tema Edge è fondamentale per questo tipo di applicazioni ed è l'unico metodo per avere latenze davvero controllabili e affidabili. Se i dati (azionamento freccia, posizione e velocità dei veicoli etc) dovessero viaggiare in rete per arrivare a un centro di calcolo e poi ritornare sotto forma di azione, le latenze diventerebbero incontrollabili e tutto il sistema inutilizzabile. Inoltre la presenza di un sistema MEC, nell'applicazione vista sul campo, operante su rete commerciale 5G aperta a tutti, permette di creare una prioritizzazione del traffico dati in arrivo dai veicoli, permettendo una disponibilità affidabile del sistema, con una sorta di slicing di rete, attualmente non disponibile sulla rete attiva in quando ancora NSA, Non-Standalone.

Anche le gomme diventano intelligenti

Simile il caso messo in mostra da Pirelli, Ericsson, Audi, Tim, Italdesign e KTH sul tetto del Lingotto, in cui uno pneumatico intelligente Pirelli Cyber Tyre è in grado di rilevare l'aquaplaning ancora prima di arrivare a un bloccaggio (grazie a un chip integrato con diversi tipi di sensori tra cui accelerometri e sensori di pressione) e avvertire in tempo reale le auto che seguono, con un avviso direttamente sul cruscotto o sul sistema multimediale. Ho parlato a lungo coi tecnici Pirelli, si tratta di un progetto, quello della smart tyre che è attivo da un decennio e che solo ora, anche grazie alle connessioni di nuova generazione, può trovare uno sbocco reale per il mercato. Si tratta di un'evoluzione del sistema che Pirelli già offre ai pneumatici ad alte prestazioni, che nell'uso in pista possono dare in tempo reale informazioni su pressione, temperatura e dinamica del veicolo. La parte difficile è riuscire a dare un'intelligenza al sistema, in modo che possa interpretare i dati e da essi capire, ad esempio, che lo pneumatico è entrato in una pozzanghera. Qui sta molto dello studio profuso da Pirelli sul tema, nel raccogliere dati e nel saperli interpretare da dentro lo pneumatico per desumere cosa succede fuori e se esso sta viaggiando su asfalto, altri tipi di fondo o se è a un passo dall'aquaplaning.

Tramite un sistema MEC, in questo caso di Ericsson su rete TIM, il segnale di avvertimento di presenza di una pozza che può dare origine ad aquaplaning viene inviato alle automobili che seguono e al gestore dell'infrastruttura, che può generare un alert geolocalizzato, ma non solo. Tali tipi di dati possono costituire un importate storico e permettere alle municipalità o ai gestori stradali di capire come e quando si creano pozze che danno origine ad aquaplaning, in che condizioni, con quanti millimetri di pioggia ed eventualmente creare punti di attenzione in cui posizionare segnali in grado di avvertire anche gli automobilisti non connessi. Nell'ottica dell'avvento della guida autonoma tali informazioni possono contribuire a creare mappe HD dettagliate, più ricche e aggiornate in tempo reale, facendo da base solida per la circolazione su strade libere delle auto a guida autonoma.

Tale sistema può anche creare allarmi in caso di frenate brusche, inviando dati (incluso il flusso video) al gestore che può capire se è avvenuto un incidente o se ci sono problemi sulla sede stradale, come massi caduti, carichi persi o se ci siano animali che stanno attraversando la carreggiata. In quest'ultimo caso un auto potrebbe fare da trigger per quei sistemi attivi che informano gli automobilisti della possibile presenza di animali sulla sede stradale.

[HWUVIDEO="2841"]Auto 5G alla prova per le strade di Torino[/HWUVIDEO]

Una giornata interessante questa organizzata dalla 5GAA, che mostra come mettere tutti attorno a un tavolo possa velocizzare e arricchire l'introduzione del 5G nel mondo dell'automobile e dei trasporti, con benefici tangibili nel breve termine senza dover attendere per forza l'avvento dell'auto a guida autonoma.

  • Articoli Correlati
  • Volkswagen annuncia ID.3, la prima completamente elettrica di nuova generazione Volkswagen annuncia ID.3, la prima completamente elettrica di nuova generazione Volkswagen annuncia ID.3, il primo veicolo della gamma ID che comprenderà solo modelli elettrici. L'azienda punta a questi sistemi di alimentazione in modo molto forte, con l'obiettivo di installare colonnine di ricarica in tutta Europa e vendere sino a 10 milioni di veicoli elettrici. Da oggi è possibile preordinarla: consegne da metà 2020
  • Si è cominciato a parlare di auto a guida autonoma troppo presto: il responso del CES 2019 Si è cominciato a parlare di auto a guida autonoma troppo presto: il responso del CES 2019 Sono innumerevoli ormai le edizioni del CES di Las Vegas in cui l'auto a guida completamente autonoma avrebbe dovuto avere la sua consacrazione, ma siamo ben lungi dagli scenari di mobilità automatica immaginati qualche anno fa. Anzi, l'edizione 2019 del Consumer Electronics Show ha visto grande attenzione a dispositivi focalizzati sulla guida autonoma di Livello 3, quella che è definita come "Automazione Condizionata"
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Ragerino18 Novembre 2019, 10:27 #1
Siamo in un paese antiscientifico ed antitecnologico. E' già pieno di comuni che si rifiutano di installare il 5G perche 'forse fa male alla salute', basandosi su ricerche che non esistono e superstizioni.
al13518 Novembre 2019, 12:55 #2
Originariamente inviato da: Ragerino
Siamo in un paese antiscientifico ed antitecnologico. E' già pieno di comuni che si rifiutano di installare il 5G perche 'forse fa male alla salute', basandosi su ricerche che non esistono e superstizioni.


non è proprio cosi. non si chiama superstizione, si chiama principio di precauzione.
dato che non porta cibo alla bocca, direi che era opportuno verificare che non avrebbe portato alcun danno. cosi è stato http://old.iss.it/binary/publ/cont/19_11_web.pdf
e infatti ora i comuni installano normalmente apparati 5g
mrvomit18 Novembre 2019, 18:19 #3
io invece credo che non ci siano ( per forza di cose) studi a lungo termine sul 5g. A meno che non ne sappia nulla , da quando è che studiano ?
Senza fare per forza una caccia alle streghe.
L'auto autonoma et similia sono più un articolo da leggere che una realtà così vicina a noi .
A leggere velocemente il link che gentilmente viene fornito , a me sembra di capire che gli studi al riguardo sono caotici ,e vi nominano una valanga i esempi "non determinanti" perchè su specie diversa , se risultano delle incidenze maggiori "i numeri non sono rilevanti" o in particolari di studio che non vanno bene etcetc..
"In conclusione, sebbene gli studi meno recenti possano essere considerati meno accurati dal puntodi vista dei protocolli e dei sistemi espositivi rispetto agli studi pubblicati negli ultimi dieci anni" quindi praticamente se vi han rtovato corrispondenza i numeri non andavano bene, ma quelli dove l'incidenza era trascurabile sono attendibili ( o meglio , non viene scritto !sì non c'è incidenza ma gli studi sono imperfetti).
Sarebbe interessante che il link venga letto e interpretato più accuratamente da qualcuno ferrato in materia.
Cmq verrà installato pressochè dovunque nei principali comuni
Tedturb018 Novembre 2019, 18:25 #4
il 5g.... e' una ca**ta pazzesca (cit.)
Manwë19 Novembre 2019, 09:02 #5
Come per l'amianto. Non fa male sino a quando non muore abbastanza gente anche se ci sono gli studi che i produttori di eternit non confermano.
Vuoi mettere la comodità di un bel tetto in eternit o un vasca per l'acqua che dura per sempre?

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^