Ban motori a scoppio: raggiunto accordo fra UE e Germania sugli e-fuel. L'Italia resta sola

di pubblicata il , alle 08:31 nel canale Auto Elettriche Ban motori a scoppio: raggiunto accordo fra UE e Germania sugli e-fuel. L'Italia resta sola

Il "sì" di Berlino spiana la strada all'approvazione definitiva al nuovo regolamento sulle auto green entro i confini europei, fissata per Martedì, e isola l'Italia rimasta con Polonia e Bulgaria nel fronte del "no"

 

L'accordo era nell'aria.

A una settimana di distanza dall'ultimo aggiornamento riguardo il travagliato iter del ban alla vendita delle auto a combustione entro i confini dell'Unione Europea a partire dal 2035 – a cui avevamo dedicato questo articolo – Frans Timmermans, capo della politica climatica dell'UE, ha annunciato il raggiungimento dell’accordo con la Germania, la voce più potente del fronte del "no".

Lo Stato federale, al netto del suo veto, aveva al contempo lasciato la porta aperta per un accordo con Bruxelles, ponendo sul tavolo la possibilità di permettere la vendita delle auto termiche alimentate a e-fuel "climaticamente neutri".

Ban ICE EU

Secondo Berlino sarebbe corretto, al fine di tutelare l'industria automobilistica europea, ricomprendere i carburanti sintetici all'interno delle alimentazioni concesse [quindi al fianco di batterie e celle combustibili a idrogeno], prodotti tramite l'utilizzo di energia rinnovabile e CCS [Carbon Capture&Storage], in modo da risultare neutri in termini di emissioni nette.

"Abbiamo trovato un accordo con la Germania sull'uso futuro degli e-fuel nelle automobili", ha dichiarato su Twitter Frans Timmermans, capo della politica climatica dell'UE, seguito dal commento di Volker Wissing, ministro dei trasporti tedesco:

"La strada è chiara, i veicoli con motore a combustione interna potranno ancora essere immatricolati dopo il 2035, a patto che facciano il pieno esclusivamente con carburanti a emissioni zero".

Lunedì 27 Marzo, quindi, i diplomatici della UE non voteranno più la graduale eliminazione del motore a scoppio, ma l'abbandono dei carburanti tradizionali: diesel, benzina, metano, gpl.

Ban ICE EU

L'approvazione ufficiale dell’accordo avverrà il giorno dopo, Martedì 28 Marzo.

Non mancano le voci in discordanti; Benjamin Stephan, di Greenpeace, ha affermato che l'accordo è stato una battuta d'arresto per la protezione del clima:

"Questo puzzolente compromesso mina la protezione del clima nei trasporti e danneggia l'Europa, distraendo l'industria automobilistica dal concentrarsi sull'elettromobilità efficiente".

L'accordo lascia l'Italia in una posizione difficile: da una parte il Governo Meloni dovrebbe capitolare, tornando sulla sua posizione e rinunciando a porre come conditio sine qua non l'ammissione dei bio-carburanti [a base di vegetale, con emissioni molto ridotte rispetto ai fossili ma con un significativo impatto su suolo e risorse idriche] nel pantheon della mobilità post 2035.

Ban ICE EU

Dall'altra potrebbe strenuamente continuare a dichiararsi contrario, ma con la consapevolezza di avere un peso nettamente inferiore, affiancato solo da Polonia e Bulgaria.

La prima ha da sempre dichiarato una forte posizione contraria, la seconda la semplice volontà di astenersi.

Il Presidente Meloni, fino a Venerdì, non aveva intenzione di gettare la spugna:

"La partita sui biocarburanti non è affatto persa. Stiamo dimostrando come anche i biocarburanti rispettino le emissioni zero: se una tecnologia risponde ai target che ci siamo fissati, può essere utilizzata".

Ban ICE EU

A sostenere il Capo del Governo anche il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin: "L'Italia è impegnata a fornire tutti gli elementi per far comprendere all'Ue l'importanza di inserire i biocarburanti tra i combustibili verdi. L'Europa non si dimostri irragionevole".

Luca Squeri [ndr, FI], ha aggiunto:

"L'accordo sull'uso degli e-fuel con l'esclusione dei biocarburanti è semplicemente intollerabile ed è destinato a danneggiare non solo l'Italia ma tutta l'Europa. Il governo continui la battaglia."

Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d'Italia-Ecr al Parlamento europeo:

"La transizione ecologica di Timmermans avrà enormi costi economici e costi politici in termini di dipendenza strategica dalla Cina. Fa più che bene il governo Meloni a non mollare su questo punto che è ovviamente coerente con l'interesse nazionale italiano ma anche con un approccio scientifico e non ideologico".

Le dichiarazioni della Premier e dei suoi alleati, però, trascurano quanto risposto dalla Commissione UE in merito ai carburanti di origine vegetale: l'apertura in tal senso comporterebbe la rimessa in discussione dell'intero progetto [già votato a Febbraio dall'Europarlamento].

Un'autentica "via crucis" che nessuno dei Paesi vuole ripercorrere.

Ma se Atene piange, Sparta non ride.

L'accordo UE-Germania lascia l'amaro in bocca anche al leader dei Verdi, Angelo Bonelli, che, puntando il dito sulla condotta della Meloni, lo ha definito:

"Un disastro diplomatico e politico dell'Italia, che con una strategia folle ha portato a favorire la Germania con gli e-fuel, ovvero i carburanti sintetici, di cui è una grande produttrice".

Sembrerebbe, quindi, stando alle dichiarazioni di Bonelli, che per paura della Cina si stiano consegnando le chiavi del regno alla Germania.

In tutto questo, vale la pena soffermarsi, a bocce ferme, su quanto l'industria automobilistica europea sta portando avanti da diversi anni: elettrificazione delle flotte [con i gruppi multimarchio VW e Stellantis a fare da apripista] e la creazione di diversi centri di produzione di batterie e/o di riciclaggio delle stesse.

Ad oggi sono già sei: Hydrovolt, Altilium Metals, Fortum [x2], Volkswagen e Mercedes.

Ban ICE EU

Inoltre, anche l'Europa ha un giacimento di terre rare, scoperto pochi mesi fa a Kiruna, in Svezia, dal gruppo minerario Lkab.

Ban ICE EU

Tutto questo rende concretamente possibile un futuro 100% elettrico e indipendente dalla Cina.

E chissà, forse nel 2035 ripenseremo al 2023 definendolo "much ado about nothing".

184 Commenti
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rigelpd27 Marzo 2023, 08:36 #1
IMHO:

sia gli e-fuel che i biocarburanti (se fossero stati approvati) sono solo contentini politici, non hanno alcun futuro.
ninja75027 Marzo 2023, 09:00 #2
quindi:

i biocarburanti rovinano l'ambiente e il territorio per come sono fatti e per come devono essere prodotti

gli e-fuel sono fatti utilizzando energia (quindi petrolio) non green e hanno componenti inquinanti sintetizzati

le elettriche vengono ricaricate con centrali a carbone

ma se magicamente apponiamo il prefisso [B][COLOR="SeaGreen"]E-[/COLOR][/B] tutto diventa green, ecosostenibile, impatto zero, energia del futuro
TorettoMilano27 Marzo 2023, 09:01 #3
eh la gente comprerà le auto a e-fuel pur di sentire il brum brum manco il più fanatico del forum arriverà a tanto
Darkon27 Marzo 2023, 09:06 #4
Era abbastanza ovvio che sarebbe finita così anche perché la politica si è mossa troppo tardi.

Ormai VW e tutte le principali case automobilistiche europee hanno stanziato miliardi di € per l'elettrico e tutte o quasi hanno cataloghi con modelli elettrici e cataloghi in uscita (che significa che pianificazione e progettazione hanno almeno 2 anni a dire poco) quindi figuriamoci se volevano tornare indietro e gradivano un cambio di rotta... gli sarebbe costato cifre spropositate e sia chiaro questo a prescindere dalla mia o dall'opinione di chiunque altro.

La politica sta solo facendo una operazione di facciata per cercare di non perdere consensi ma tutti sanno che ormai la decisione è stata presa altrimenti nessuna grande industria ad oggi avrebbe speso così tanto.

Originariamente inviato da: ninja750
quindi:

i biocarburanti rovinano l'ambiente e il territorio per come sono fatti e per come devono essere prodotti

gli e-fuel sono fatti utilizzando energia (quindi petrolio) non green e hanno componenti inquinanti sintetizzati

le elettriche vengono ricaricate con centrali a carbone

ma se magicamente apponiamo il prefisso [B][COLOR="SeaGreen"]E-[/COLOR][/B] tutto diventa green, ecosostenibile, impatto zero, energia del futuro


Ti dirò... secondo me è anche più semplice di così.

Come ho scritto sopra per motivi politici era necessario mollare qualcosa che fosse di bandiera perché il politico di turno possa dire che "io ho fatto il possibile e ottenuto questo".

Per il resto costo degli e-fuel e scarsa volontà dei produttori di auto di percorrere quella strada farà si che esca si e no 2 modelli in tal senso e la cosa sparirà nel dimenticatoio.
Massimiliano Zocchi27 Marzo 2023, 09:18 #5
Originariamente inviato da: ninja750
quindi:

i biocarburanti rovinano l'ambiente e il territorio per come sono fatti e per come devono essere prodotti

gli e-fuel sono fatti utilizzando energia (quindi petrolio) non green e hanno componenti inquinanti sintetizzati

le elettriche vengono ricaricate con centrali a carbone

ma se magicamente apponiamo il prefisso [B][COLOR="SeaGreen"]E-[/COLOR][/B] tutto diventa green, ecosostenibile, impatto zero, energia del futuro


Che le elettriche siano caricate a carbone è una stupidaggine che gira in rete, diffusa da chi semplicemente non legge la bolletta, dove per legge è riportato come viene prodotta l'energia elettrica.
scottial7727 Marzo 2023, 09:21 #6
Se non si vuole scadere nell'ipocrisia, il primo scoglio da superare si chiama capitalismo: un'industria che produce per profitto non metterà MAI al primo posto l'impatto ambientale, ma il profitto. Un'industria che produce per vendere non metterà MAI al primo posto l'impatto ambientale, ma la maggiore quantità venduta.
Un'industria che invece produce mettendo al primo posto l'impatto ambientale non produce né per vendere né per profitto, perché produrrà solo la quantità di beni necessaria per soddisfare il bisogno della popolazione e poi può stare ferma anche per anni; inoltre deve produrre con la migliore tecnologia possibile, che dovrà quindi essere accessibile a tutti; infine le industrie non dovranno essere in concorrenza, ma in collaborazione, per utilizzare la minore quantità possibile di energia e risorse naturali.
Tutto qusto si ottiene in un sistema industriale integrato ad alta teconologia condivisa, che non può essere rappresentato dal modello capitalista.
Hoolman27 Marzo 2023, 09:33 #7
Vendere meno non significa guadagnare meno, anzi di solito è il contrario...

Anche io penso che i biocarburanti potevano accompagnare la transizione, ma l'importante è posticipare la fine dei motori a scoppio, dove l'Italia ha un peso occupazionale e know-how importanti.
Poi nulla vieta di (continuare a) bruciare biogas per caricare le auto..
Saturn27 Marzo 2023, 09:37 #8
Link ad immagine (click per visualizzarla)

[I]...legga contrattino, prima ![/I]

...questa è per cinofili livello PRO !
DanieleG27 Marzo 2023, 09:42 #9
La Ue in mano alla germania? Ma dai?
Pino9027 Marzo 2023, 09:47 #10
Originariamente inviato da: TorettoMilano
eh la gente comprerà le auto a e-fuel pur di sentire il brum brum manco il più fanatico del forum arriverà a tanto


Mah, credo che il Porsche che ho me lo terrò per la vita. Se dovrò pagare un pieno 200€ per farci un giro ogni tanto... perché no?

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