Formula E: l'ePrix di Roma non si farà. Paura per il nuovo coronavirus

Formula E: l'ePrix di Roma non si farà. Paura per il nuovo coronavirus

Viene cancellato anche l'ePrix di Roma della Formula E per proteggere i cittadini, i piloti e tutta la macchina organizzativa dai rischi derivanti dal nuovo coronavirus in circolazione

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Auto Elettriche
Formula E
 

Dopo l'annullamento del gran premio di Formula E in Cina, previsto a Sanya sull'isola di Hainan, arriva il temuto annuncio da parte della FIA. Non si farà neanche l'ePrix di Roma, che era previsto con distanza di alcune settimane da quello cinese.

"Come conseguenza dell'attuale emergenza sanitaria in Italia e in base alle disposizioni stabilite nel necreto ministeriale relativo alle misure per contrastare e contenere la diffusione di COVID-19 nel paese - che comprende eventi sportivi con grandi folle e spettatori nelle immediate vicinanze - non sarà più possibile organizzare l'ePrix di Roma il 4 Aprile 2020", sono le parole che si leggono nel comunicato stampa rilasciato dall'organizzatore.

Sono previste naturalmente operazioni a tutela di tutti coloro che hanno acquistato i biglietti per partecipare all'evento sportivo: "Tutti i proprietari di biglietti saranno contattati nei prossimi giorni attraverso i canali dedicati", scrivono gli organizzatori.

Si cercano soluzioni alternative, forse un eventuale posticipo: "Formula E, in accordo con le autorità competenti di Roma, EUR S.p.A e insieme alla FIA e all'Automobile Club d'Italia (ACI), lavorerà a stretto contatto con i partner del campionato e le parti interessate al fine di valutare e rivedere opzioni alternative per rinviare l'ePrix di Roma a una data successiva una volta che le restrizioni verranno revocate".

In base alle informazioni disponibili al 6 Marzo, ore 18, in Italia sono stati confermati 4636 casi di infezioni da nuovo coronavirus, con un computo di 197 deceduti e 462 pazienti in terapia intensiva. 2394 pazienti sono attualmente in ricovero con sintomi, 1060 in isolamento domiciliare. Sono 523 i pazienti dimessi e guariti. Secondo gli esperti i casi di COVID-19 attualmente presenti in Italia potrebbero comunque essere molti di più.

2 Commenti
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SpyroTSK07 Marzo 2020, 15:03 #1
Evidentemente non frutta denaro come il calcio.
Notturnia07 Marzo 2020, 23:11 #2
questo è certo che non frutta molto

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