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Il prezzo della solidarietà, lo sciopero contro Tesla potrebbe far perdere il lavoro agli operai di Hydro Extrusions

di pubblicata il , alle 12:50 nel canale Auto Elettriche Il prezzo della solidarietà, lo sciopero contro Tesla potrebbe far perdere il lavoro agli operai di Hydro Extrusions

L'azienda norvegese Hydro Extrusions, uno dei fornitori più importanti di Tesla (sia in Svezia sia in Germania) per lastre in alluminio, ha dichiarato a Reuters che potrebbe trovarsi costretta a licenziare 20 dei suoi operai a causa della loro solidarietà verso lo sciopero svedese contro Tesla

 
13 Commenti
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Darkon16 Gennaio 2024, 15:49 #11
Originariamente inviato da: Goofy Goober
hai di che biasimarli?
per molti il concetto è che la vita è una soltanto, se te la rovini con un paio o anche solo 1 scelta sbagliata, non hai la macchina del tempo per tornare indietro e rimediare


Assolutamente no. Francamente penso che quella sia la scelta più efficiente.

Se questi dell'articolo fossero effettivamente licenziati significa che per far solidarietà a terzi si ritroveranno senza lavoro e senza stipendio. A quel punto chi li aiuta? Chi gli farà sopravvivere?

E comunque tira via che sono in paesi dove c'è un welfare devastante... fossero in Italia si ritroverebbero con sostanzialmente possibilità di riassunzione prossime allo zero e un welfare a tempo determinato dopodiché c'è la fame.
Doraneko16 Gennaio 2024, 16:03 #12
Originariamente inviato da: TorettoMilano
per ogni licenziamento mi piange il cuore, potrebbe essere un padre di famiglia. mi pare di aver capito questi lavoratori volessero tesla si adeguasse alle "abitudini" svedesi mentre tesla semplicemente si è adeguata a seguire le regole, se davvero è andata così questi lavoratori non sono stati furbissimi


Sono d'accordo con questa frase ma se uno ha una famiglia sulle spalle ed un senso della responsabilità da adulto o da padre di famiglia, certe cavolate non le fa. Vorrei vedere la faccia delle mogli quando si sentono dire il perché sono stati licenziati...
Alla fine è gente che il lavoro ce l'ha ma si rifiuta di farlo, metterli a fare mansioni non necessarie solo per non lasciarli a casa vorrebbe dire che il datore di lavoro deve farsi carico delle loro prese di posizione. Anche no secondo me.
Doraneko16 Gennaio 2024, 16:07 #13
Originariamente inviato da: Darkon
Assolutamente no. Francamente penso che quella sia la scelta più efficiente.

Se questi dell'articolo fossero effettivamente licenziati significa che per far solidarietà a terzi si ritroveranno senza lavoro e senza stipendio. A quel punto chi li aiuta? Chi gli farà sopravvivere?

E comunque tira via che sono in paesi dove c'è un welfare devastante... fossero in Italia si ritroverebbero con sostanzialmente possibilità di riassunzione prossime allo zero e un welfare a tempo determinato dopodiché c'è la fame.


Intendi dire che sta gente non ha paura di essere licenziata perché sa che tanto ce lo stato che li paga? Coraggiosi direi... Bisogna vedere però se lì ti danno la disoccupazione in caso di licenziamento per giusta causa.

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