Incentivi con limite a 42.000 euro, rientrano solo le auto cinesi? No, ecco diversi esempi
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 21 Febbraio 2022, alle 09:56 nel canale Auto Elettriche
La bozza circolata giorni fa descrive incentivi con un limite di spesa per le auto elettriche più basso che in passato, 35.000 euro IVA esclusa. Se confermato permetterebbe comunque di scegliere tra tante auto
È ormai certo il ritorno degli incentivi per il settore automobilistico, sempre con un occhio di riguardo alle auto elettriche. Non ci sono ancora informazioni ufficiali sulle cifre in gioco (si parla di circa un miliardo all'anno) ma era circolata una bozza qualche tempo fa riguardo i possibili contributi in base alle emissioni. Secondo lo schema diffuso, l'incentivo statale per le auto a zero emissioni sarebbe sempre discreto, fino a 9.000 euro, ma con un limite di spesa ribassato, rispetto al passato, a 35.000 euro IVA esclusa.
In un primo momento sembrerebbe che così vengano incluse solo utilitarie o auto economiche di produttori cinesi, ma in realtà, considerando l'IVA, si arriverebbe a 42.700 euro, cifra nella quale rientrano tante vetture interessanti, di costruttori europei o coreani. Vediamo alcuni esempi.
Tralasciando le auto più piccole, che sarebbero numerose (Opel Corsa-e, Fiat 500, Renault Zoe e altre) ci sono proposte sul mercato delle auto elettriche medie che rientrano senza troppi problemi nei limiti di spesa ipotizzati (e ricordiamo ancora una volta, per nulla certi).
A partire ad esempio dalla BMW i3, un modello che ha fatto la storia delle auto elettriche, che nell'ultima versione, quella con batteria da 120 Ah, viene proposta con un prezzo a partire da 41.100 euro. Manca ancora il decreto attuativo degli incentivi, ma se fossero applicati ancora una volta al prezzo esente IVA, significherebbe portarla a casa per una cifra vicina ai 30.000 euro.
Passiamo ad una delle auto più discusse degli ultimi dieci anni, ovvero la Volkswagen ID.3. L'icona del cambiamento della casa tedesca ha diverse varianti, e diversi tagli di batteria. Non si può arrivare alla top di gamma, che sforerebbe il limite, ma c'è comunque l'opportunità di scegliere tra la Pure, con batteria da 45 kWh, e la Pro Performance, con 58 kWh. Il costo sarebbe rispettivamente di 34.850 euro e 39.950 euro. Anche qui vale il discorso di cui sopra, con prezzo finale anche sotto la soglia psicologica dei 30.000 euro.
Cambiamo continente, e rivolgiamo lo sguardo ai produttori coreani. La Hyundai Ioniq 5, anche questa una vettura decisamente distintiva, è attualmente in promozione a 41.700 euro, nonostante il listino parta in realtà un po' più in alto. Questo dimostra una certa flessibilità da parte della casa, che potrebbe agevolmente rientrare negli incentivi, sempre parlando della versione con la batteria di taglio più piccolo, da 58 kWh, e con trazione solo posteriore. Rimanendo in casa Hyundai, ci sarebbe anche la Kona Electric, il cui listino parte ben più in basso, da 36.100 euro per la versione con batteria da 39 kWh, ma potrebbe essere accessibile anche con il taglio da 64 kWh, che al momento eccede il limite ipotizzato di poco. Pienamente dentro invece la gemella Kia e-Niro, che ha gli stessi tagli di batteria, con prezzi di partenza di 35.850 euro e 40.850 euro. Quest'ultima in particolare, data l'ottima autonomia, potrebbe anche essere tranquillamente una prima auto di famiglia.
Ritornando nel vecchio continente, ci sono ad esempio diverse scelte all'interno della gamma Stellantis. Nella nostra immagine di testa abbiamo messo, a titolo esemplificativo, la Peugeot e-2008. Dotata del powertrain che il gruppo usa praticamente su tutte le sue elettriche, attualmente è in promozione a 34.650 euro, ma anche a prezzo pieno non sforerebbe il limite, dato che il marchio francese la propone a 38.750 euro.
Diamo uno sguardo finale anche a ciò che arriverà nelle concessionarie tra poco, come la nuova Renault Megane E-Tech Electric. L'auto simbolo della casa francese sarà solo ed esclusivamente elettrica, ed anche scegliendo la batteria più capiente, da 60 kWh, accontentandosi dell'allestimento base Equilibre, rientrerebbe alla grande, con un prezzo di 41.700 euro.
La grande esclusa da questi ipotetici incentivi sarebbe invece Tesla, le cui vetture al momento non scendono sotto i 49.990 euro. La casa californiana si era trovata in una situazione simile già altre volte, in altri Paesi, ed aveva studiato versioni ad hoc con prezzo ribassato, e possibilità di sbloccare autonomia e funzionalità a pagamento dopo l'acquisto. Un metodo lecito, ma che aveva scatenato polemiche, ed in alcuni casi anche l'intervento delle autorità.
Come abbiamo visto, anche con paletti più severi, gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche sarebbero utili ed efficaci, e non ci resta dunque che attendere i decreti attuativi, che dovrebbero arrivare entro 30 giorni.
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56 Commenti
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Sta roba e' il futuro, non certo il presente.
Anch'io quando ho letto questi prezzi ho pensato la stessa cosa.
Uno che spende 40000€ non ha certo bisogno degli incentivi per convincersi a cambiare auto. La differenza di prezzo con le auto tradizionali è ancora troppo elevata.
Gli incentivi servono per aumentare il parco circolante (non importa di chi parliamo). Questo serve per rendere possibile l'estensione dell'infrastruttura di ricarica. Non puoi fare stazioni di ricarica se nessuno le usa.
Nessuno (ricco o povero) compra un'auto elettrica se non riesce ad usarla per mancanza di stazioni di ricarica.
Per avere costi più bassi si attendono le economie di scala nella produzione e soprattutto batterie capienti ed economiche... Si spera in quelle allo stato solido, ma vedremo.
Sta roba e' il futuro, non certo il presente.
Spiegalo a quello che pensa che 27K€ per la VW e-up siano il giusto prezzo
Magari dovrebbero concedere l'incentivo solo alle famiglie che possiedono una sola auto (compresa quella elettrica).
In generale pero' sono modelli standard. Se quelle auto fossero dei processori, sarebbe come dire, ti vendo l'Atom Z8350 a 750E, e te lo sconto di 200E, quando con la stessa cifra potresti comprare il Ryzen 5950X... :-)
limite basso, si venderanno auto con batterie piccole e basta
Con i costi attuali delle auto elettriche (elevatissimi) porre il limite a 35k+IVA è un errore strategico enorme visto che verranno vendute solo ed esclusivamente utilitarie o poco più con batterie piccole ed autonomia insufficiente per i viaggi. In sostanza si stanno incentivando le seconde auto penalizzando Tesla e similari che invece sono auto del tutto sostitutive della auto familiari, con cui anche viaggiare. Se l'obiettivo è potenziare la rete di ricariche, occorre incentivare proprio auto con batteria grande che necessitano di ricaricare in tempi rapidi....se devi ricaricare 30kw di batteria basta anche una quick da 22kw....se invece la batteria è da 60/70kw allora necessiti una fast da >100al solito dietro ad una mossa furba si nasconde la modalità di utilizzo che ne vanifica la portata. bha...
Ma che commento è?
Mica c'è solo Tesla, ovvio che si danno incentivi ad auto economiche. Per lo stesso motivo è esclusa Jaguar, POrsche e via dicendo...
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