Toyota si prepara alla neutralità carbonica nel 2040. Spunta anche la nuova C-HR

Toyota si prepara alla neutralità carbonica nel 2040. Spunta anche la nuova C-HR

Toyota illustra i passi che la porteranno entro il 2040 alla neutralità di emissioni di carbonio, grazie anche a nuovi modelli elettrici. Ci sarà però spazio anche per ibrido e plug-in, come la nuova C-HR

di pubblicata il , alle 14:27 nel canale Auto Elettriche
Toyota
 

Durante l'evento annuale Kenshiki, Toyota Motor Europe ha illustrato le mosse che la porteranno entro il 2040 ad una completa carbon neutrality, ovvero sia per le vetture che per gli stabilimenti.

Per quanto riguarda le fabbriche europee il traguardo dovrebbe essere raggiunto addirittura in anticipo, nel 2035, grazie ad interventi in diverse aree. Per diminuire le emissioni di CO2 la prima mossa è ovviamente consumare meno, intervento già messo in atto per diverse divisioni, il tutto seguito poi dal passaggio a fornitura di energia da fonti rinnovabili.

Toyota C-HR Prologue

Dove i fornitori non bastano, Toyota ci ha messo del proprio, come nella fabbrica di motori di Deeside, nel Regno Unito. Qui sono stati installati pannelli fotovoltaici per un totale di 10 campi da calcio, garantendo energia a zero emissioni autoprodotta. Sempre nella stessa località, è partito un progetto con un'azienda locale per processare fino al 90% dei rifiuti, generando anche biogas, da utilizzare a sua volta per produrre energia elettrica o biometano.

Per quanto riguarda il parco auto, Toyota Motor Europe per ora manterrà l'approccio multi-energy, puntando fortemente all'elettrificazione, ma senza abbandonare i motori a combustione, almeno come parte dell'equazione. Sembra sia finalmente sdoganata l'importanza delle auto elettriche, come il prototipo visto di recente, affiancate però da full hybrid e da plug-in hybrid.

Toyota C-HR Prologue

Proprio per quest'ultima categoria, dal palco del meeting, Toyota ha riservato una sorpresa, mostrando la C-HR Prologue, prototipo che darà vita all'erede della popolare e apprezzata vettura, che avrà sempre una versione ibrida classica, ma questa volta anche una plug-in con batterie prodotte direttamente in Europa. A proposito della decisione di mantenere il mix di motorizzazioni, Gill Pratt, Chief Scientist di Toyota Motor Corporation e CEO di Toyota Research Institute, ha dichiarato: "Dobbiamo fare ciò che è meglio per l'ambiente, ovvero estrarre la massima riduzione di carbonio da ogni cella di batteria prodotta, sostituendo il maggior numero possibile di veicoli non elettrificati con veicoli elettrificati, guidati dal semplice principio che il carbonio è il nemico, non un particolare propulsore".

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3 Commenti
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TorettoMilano07 Dicembre 2022, 14:32 #1
Gill Pratt, Chief Scientist di Toyota Motor Corporation e CEO di Toyota Research Institute, ha dichiarato: "Dobbiamo fare ciò che è meglio per l'ambiente, ovvero estrarre la massima riduzione di carbonio da ogni cella di batteria prodotta, sostituendo il maggior numero possibile di veicoli non elettrificati con veicoli elettrificati, guidati dal semplice principio che il carbonio è il nemico, non un particolare propulsore".


preparo i popcorn, il thread ha del notevole potenziale
Vul07 Dicembre 2022, 14:41 #2
Come dico sempre, la soluzione ecologica e' sempre tenersi la propria vecchia macchina o prendere l'autobus.

Che il futuro sia elettrico e che i motori termici scompariranno neanche troppo lentamente lo sappiamo tutti, ma se generi l'elettricita' da gas o carbone anziche' da rinnovabili siamo da capo a dodici.

Poi produrre una macchina e la sua batteria non e' che sia un attivita' poco inquinante, anzi, e' equivalente a vari anni di utilizzo di un automobile e le elettriche superano in efficienza un ibrido solo intorno ai 100 mila chilometri.
Goofy Goober07 Dicembre 2022, 15:53 #3
"estrarre la massima riduzione di carbonio" is the new "posterdati per due con scribai e cofandina"

comunque è meglio quando dice che il carbonio è il nemico, quindi il nemico è anche la vita organica

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