Northvolt

Northvolt al lavoro su una batteria a base di legno: carbonio dalle foreste coltivate

di pubblicata il , alle 09:04 nel canale Batterie Northvolt al lavoro su una batteria a base di legno: carbonio dalle foreste coltivate

L'azienda fondata da ex-dipendenti Tesla sta studiando insieme a un partner un anodo il cui carbonio deriva dal legno. Più materia prima disponibile, e con minor impatto ambientale

 

La produzione di batterie sta aumentando in tutto il mondo, soprattutto in Europa, dove le aziende vogliono smarcare la dipendenza dalla Cina. Uno dei nuovi attori è Northvolt, azienda fondata da due ex-dipendenti Tesla, che hanno avuto l'idea di ricreare il concetto di Gigafactory di Elon Musk anche nel vecchio continente.

La produzione per Northvolt è già iniziata, e ci sono in programma già altre due fabbriche, ma nel frattempo l'azienda sta studiando nuove tecnologie e nuove soluzioni, per non limitarsi ad essere solo un produttore di brevetti altrui. Tra le ricerche più interessanti c'è quella in corso con il partner finlandese Stora Enso, per creare batterie a base di legno.

Northvolt Stora Enso

Precisamente si tratta di un anodo in formato più o meno classico, il cui carbonio però non deriva da grafite, ma dalla lignina, un polimero di origine vegetale che si trova nelle pareti cellulari delle piante. Gli alberi sono composti per circa il 20-30% di lignina, per cui si tratta di una delle principali fonti di carbonio al mondo, e in qualunque parte del mondo.

Northvolt Stora Enso

L'approvvigionamento di Stora Enso è effettuato tramite foreste sostenibili coltivate, legno rinnovabile dunque, dalle quali ricava il materiale di base che ha chiamato Lignode. A sua volta Northvolt utilizzerà il Lignode per creare i nuovi anodi, e cercare di raggiungere una produzione di scala delle batterie così concepite.

Se lo sviluppo dovesse portare a risultati concreti, le batterie di Northvolt potrebbero diventare quelle con il minor impatto ambientale al mondo, visto l'impegno parallelo all'utilizzo di nichel, manganese e cobalto 100% da fonti di riciclo.

1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
marco_zanardi25 Luglio 2022, 10:12 #1

...dai prenderanno fuoco più facilmente...

...dai scherzo!!! Ben vengano soluzioni alternative a quelle classiche. E' proprio sulle batterie e sulla rete la sfida più grande! Chissà se ne frattempo l'idrogeno sulle auto si farà spazio dopo le ultime notizie di queste settimane...

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^