Appello dei produttori europei di e-bike: "non hackerate le vostre bici". Da ora contromosse più rigorose

di pubblicata il , alle 13:25 nel canale e-bike Appello dei produttori europei di e-bike: non hackerate le vostre bici. Da ora contromosse più rigorose

I più importanti produttori di e-bike e componenti si uniscono per contrastare lo sblocco di potenza e velocità contro le leggi europee. Verranno messi in atto metodi più decisi per contrastare queste pratiche

 

Chi conosce bene il mercato delle e-bike sa sicuramente che in Europa la legislazione impone il limite di potenza per i motori elettrici di 250 watt, e la conseguente interruzione dell'assistenza alla pedalata una volta raggiunta la velocità di 25 km/h. Questo non significa ovviamente che una e-bike non può andare più veloce, ma solo che da lì in poi il motore si disattiva e la spinta in più deve arrivare tutta dai muscoli del rider.

Ad alcuni questo limite non è mai andato giù, e sono nati nel tempo diversi metodi per aggirarlo. Da quelli più semplici, come quello che inganna il sensore magnetico, a quelli che si basano sull'elettronica, aggiungendo dispositivi che bypassano o alterano il software originale della parte elettrica.

CONEBI

Si tratta ovviamente di pratiche illegali, se l'e-bike viene poi utilizzata su strade pubbliche o aree pubbliche, ed ora le più importati aziende del settore si sono unite per contrastare maggiormente il fenomeno. Riunite sotto la CONEBI (Confederation of European Bicycle Industry), 15 associazioni nazionali e 68 aziende, hanno firmato una dichiarazione di intenti per prevenire le azioni di hacking dei loro sistemi.

CONEBI

Tra i nomi troviamo alcuni dei più importanti produttori di motori, Bafang, Bosch, Brose e Shimano, ed anche brand vecchi e nuovi del mondo e-bike come Giant, GoCycle, Haibike, Gazelle, Riese & Müller, Specialized, Tern e Trek. Questo un estratto della lettera di intenti:

"I membri del CONEBI si oppongono a qualsiasi tipo di manipolazione delle e-bike e dei sistemi di azionamento delle e-bike, ad esempio per aumentare le prestazioni o la velocità massima supportata. La guida di e-bike manipolate su strade pubbliche può non solo portare a problemi tecnici, ma anche comportare gravi conseguenze legali. I kit di manomissione e altri tipi di manipolazione possono danneggiare il sistema di trasmissione e la bicicletta stessa. I rider rischiano di perdere la loro garanzia e invalidare le loro richieste di garanzia. Se si verifica un incidente con una e-bike manomessa, può comportare costi elevati e perseguimento penale".

Per rendere la vita più difficile a chi vuole modificare le e-bike, i firmatari si impegneranno nel rivedere gli standard anti manomissione, valutarne l'efficacia, ed eventualmente migliorarli se considerati insufficienti. È doveroso ricordare che anche il legislatore si sta muovendo in questa direzione. Il primo esempio è rappresentato dalla Francia, dove modificare una e-bike è ora un reato che potrebbe portare anche al carcere.

18 Commenti
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silviop02 Ottobre 2021, 14:23 #1

Ben svegliati produttori ...

...i 50ini sono 50 anni che si modificano, e i produttori hanno sempre favorito la pratica perche' altrimenti sarebbero invendibili.
giovanni6902 Ottobre 2021, 14:29 #2
Una bella legge europea come in Francia e passa la voglia!....
kbios02 Ottobre 2021, 18:34 #3
Ho un'idea migliore: leviamo il ridicolo limite di 25km/h, non è che andare a 30 con l'aiuto del motore sia più pericoloso che farlo pedalando
bancodeipugni02 Ottobre 2021, 22:33 #4
c'e' un problema legale: superando la velocità prodotta di 25km/h saresti obbligato a rendere il veicolo assimilabile a un motociclo e quindi rendendo l'assicurazione obbligatoria, ecc ecc...

per chi usa la bici per la spesa 25 basta e avanza: se uno vuole fare cicloturismo barando, che si dia al pinnacolo...
Saturn02 Ottobre 2021, 23:44 #5
"Il primo esempio è rappresentato dalla Francia, dove modificare una e-bike è ora un reato che potrebbe portare anche al carcere."

E mi pare giusto. Il problema primario, soprattutto da loro, per la sicurezza nazionale è mettere in galera chi ha truccato la bicicletta...non, tanto per dirne una, i terroristi assassini che fanno mattanze a intervalli quasi regolari !

La mia è una provocazione, non voglio mischiare capra e cavoli o fare qualunquismo ma la smettessero un po' tutti di minacciare la gente con questa fantomatica galera e prenderla per il sedere.

Si impegnassero di più a renderle non truccabili i produttori e non la facessero tanto lunga !
LMCH03 Ottobre 2021, 00:50 #6
Originariamente inviato da: kbios
Ho un'idea migliore: leviamo il ridicolo limite di 25km/h, non è che andare a 30 con l'aiuto del motore sia più pericoloso che farlo pedalando

Lo é se surriscaldi troppo la batteria, inoltre dubito che se uno fa modifiche si accontenta di 5km/h in più quando può fare molto di più.
elessar03 Ottobre 2021, 20:42 #7
Originariamente inviato da: kbios
Ho un'idea migliore: leviamo il ridicolo limite di 25km/h, non è che andare a 30 con l'aiuto del motore sia più pericoloso che farlo pedalando



Esiste già una categoria di e-bike chiamata "speed ebike" che arrivano fino a 45 km/h di assistenza. In Italia (ma anche in molti paesi d'europa) non sono ancora normate esplicitamente, quindi diventerebbero di fatto ciclomotori.

Ma nulla impedisce che si possa pensare di omologarle in una categoria dedicata con norme dedicate (es. obbligo di uso di un casco da bici anziché da moto, targa e/o assicurazione apposite, qualche tipo di patente). Sarebbe una gran cosa, secondo me!

Lasciamo che le ebike standard facciano da bici, senza fronzoli e senza complicazioni, e chi vuole qualcosa di più "spinto" sceglia una categoria fatta apposta.
retuor04 Ottobre 2021, 21:33 #8
Se ci riescono, mi auguro che queste restrizioni alla manomissione dei motori e-bike si applichino anche ai monopattini, e lo dico da monopattinista.
bancodeipugni04 Ottobre 2021, 21:47 #9
ti toccherà fa l'assicurazione casco

...e forse è raccomandata perchè se si fa male qualcuno davvero c'e' da piagne...
marchigiano04 Ottobre 2021, 21:54 #10
Originariamente inviato da: elessar
Esiste già una categoria di e-bike chiamata "speed ebike" che arrivano fino a 45 km/h di assistenza. In Italia (ma anche in molti paesi d'europa) non sono ancora normate esplicitamente, quindi diventerebbero di fatto ciclomotori.


e ci mancherebbe altro, se vai a 45, o in bici o in motorino o kawasaki sempre lo stesso rischio corri... anzi in teoria è più sicura una moto con la sua ciclistica e freni, però a 45 contro un muro o un camion è uguale, quindi una bici che va a 45 deve avere targa, casco, assicurazione e non deve sfrecciare a 2cm dai pedoni

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