I motori per e-bike potrebbero essere riparati e non sostituiti, una ricerca lo dimostra

I motori per e-bike potrebbero essere riparati e non sostituiti, una ricerca lo dimostra

L'istituito Fraunhofer IPA ha esaminato i guasti più frequenti dei motori per e-bike, ed ha studiato dei metodi per realizzare i ricambi con stampa 3D

di pubblicata il , alle 15:50 nel canale e-bike
 

Come sappiamo orami da tempo, il mercato delle e-bike è letteralmente esploso. Vanno alla grande le vendite di eMTB, e-bike da città, mini e-bike, cargo, ma ciò che accomuna tutti i segmenti è la possibilità che un motore elettrico si guasti.

Nella maggior parte dei casi questo si traduce nella sostituzione dell'unità, e non importa di che produttore, tutti usano più o meno la stessa filosofia. Così un team dell'istituto Fraunhofer IPA si è chiesto se fosse possibile sviluppare un modello più circolare, che prevedesse la riparazione, anziché la sostituzione.

Così la squadra guidata dal project manager Jan Koller ha individuato le principali criticità dei motori per e-bike, cercando di capire quali fossero i componenti più soggetti a usura, e in quali condizioni. Successivamente hanno realizzato delle modelli 3D, con tecniche tradizionali e digitali, per poi andare a creare i ricambi con stampa 3D additiva.

Fraunhofer IPA

Non tutte le parti hanno caratteristiche simili, per questo motivo sono stati testati tanti tipi di materiali: dalle stampanti 3D sono usciti oltre 120 componenti in 20 materiali diversi. I motori sono poi stati riassemblati, e sottoposti a test severi, sul banco e con carico reale. I dati della ricerca parlano chiaro: i motori così ricondizionati offrono le stesse prestazioni di motori di nuova fabbricazione, e con la stessa garanzia.

Ciò che è più difficile stabilire è il punto di pareggio dell'attività di ricondizionamento dei motori. Alle case conviene spesso, economicamente parlando, sostituire il motore, poiché è una pratica molto più veloce, e in caso la garanzia sia scaduta l'unità viene venduta a caro prezzo. Un'azienda dovrebbe decidere di puntare sul ricondizionamento per un approccio ecologico e per migliorare la propria immagine.

13 Commenti
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roccia123405 Maggio 2023, 16:35 #1
Hanno scoperto l'acqua calda?
Tutto o quasi tutto si può aggiustare... ma all'azienda conviene farti buttare via il vecchio e venderti il "mirabolante" nuovo, quindi rendono la riparazione non conveniente o non offrono proprio il servizio.
"S'è bruciata la scheda signò" -> condensatore da 0,1€ gonfio.
agonauta7805 Maggio 2023, 18:43 #2
Il motore delle e-bike non è come quello della foto , è più costoso ripararlo (tra diagnosi ,pezzi e manodopera supponendo che si possa fare )che comprarne uno nuovo .
ciolla200505 Maggio 2023, 21:35 #3
Una soluzione sarebbe quella da tassare/de-tassare in base al grado di riparabilità.

Sicuramente tasserei tutti quei PC Fuori standard ATX (hp, Lenovo, Fuji e compagnia bella)
idroCammello06 Maggio 2023, 10:15 #4
Come gira il sistema di produzione? Semplice, ovvero produzione in luoghi dove : energia, manodopera, materie prime, fisco sono BASSE.

Come gestire le riparazioni, se poi vanno fatte nel posto dove il guasto si verifica, pagando tecnici che probabilmente per un ora di lavoro costano quanto molte ore della manodopera in fabbrica?

Mi sembra chiaro che l'unica soluzione sarebbe (nel caso dei motori per ebike) un sistema di motori di rotazione rigenerati in fabbrica.

zappy06 Maggio 2023, 17:04 #5
Originariamente inviato da: agonauta78
Il motore delle e-bike non è come quello della foto , è più costoso ripararlo (tra diagnosi ,pezzi e manodopera supponendo che si possa fare )che comprarne uno nuovo .


in che senso? la foto è [I][U]esattamente[/U][/I] un motore per ebike.
Mars9506 Maggio 2023, 22:33 #6
Prima o poi bisognerà obbligare i produttori a fornire i disegni 3D dei componenti meccanici in modo che i pezzi di ricambio si possano stampare con stampanti 3D.
zappy07 Maggio 2023, 14:54 #7
Originariamente inviato da: Mars95
Prima o poi bisognerà obbligare i produttori a fornire i disegni 3D dei componenti meccanici in modo che i pezzi di ricambio si possano stampare con stampanti 3D.

magari!
e mettiamoci anche obbligo di pubblicazione dei firmware opensource.
fantascienza.

anzi, il nostro governo ha appena pubblicato una norma per "chiudere" ancora di più su tematiche simili...
https://www.ilfattoquotidiano.it/20...allire/7152883/
non ostacoliamo chi ladra
CYRANO07 Maggio 2023, 14:58 #8
Originariamente inviato da: Mars95
Prima o poi bisognerà obbligare i produttori a fornire i disegni 3D dei componenti meccanici in modo che i pezzi di ricambio si possano stampare con stampanti 3D.


Si basta che poi se si spezza il canotto dello sterzo che ti sei stampato in 3d e finisci contro un platano non chiedi i danni...



Cmdndndnsjssnsnsmsn
zappy07 Maggio 2023, 20:51 #9
Originariamente inviato da: CYRANO
Si basta che poi se si spezza il canotto dello sterzo che ti sei stampato in 3d e finisci contro un platano non chiedi i danni...

Cmdndndnsjssnsnsmsn

ci lavori?
baruk08 Maggio 2023, 09:25 #10
Originariamente inviato da: ciolla2005
Una soluzione sarebbe quella da tassare/de-tassare in base al grado di riparabilità.

Sicuramente tasserei tutti quei PC Fuori standard ATX (hp, Lenovo, Fuji e compagnia bella)


Basta fare come faccio io da sempre per i miei colleghi, prendo degli assemblati.

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