Eolico galleggiante, l'Università di Napoli e Seapower presentano Hydraspar

Eolico galleggiante, l'Università di Napoli e Seapower presentano Hydraspar

In occasione della Giornata della Terra, l'Università Federico II di Napoli e Seapower cls hanno presentato Hydraspar, la piattaforma per abbattere i costi dell’eolico galleggiante

di pubblicata il , alle 16:23 nel canale Energie Rinnovabili
 

Fra le numerose strategie messe in campo per ottenere il massimo nello sfruttamento delle fonti rinnovabili [eolico, solare, geotermico ed idroelettrico] vi sono le piattaforme flottanti per l'eolico offshore, tecnologie necessarie quando il fondale marino supera i 30 metri di profondità, rendendo antieconomico l'ancoraggio delle turbine eoliche.

Le grandi profondità del Mar Mediterraneo rendono questa opzione l'unica via possibile per sfruttare la risorsa eolica nei nostri mari e produrre energia elettrica pulita e rinnovabile ma le piattaforme galleggianti sono una tecnologia molto cara, che pesa sui costi totali dell'impianto.

In questo contesto, si inseriscono le più recenti attività del consorzio di ricerca napoletano Seapower scrl che collabora a stretto contatto con l'Università Federico II di Napoli; insieme, le due realtà hanno messo a punto Hydraspar, la piattaforma galleggiante per aerogeneratori presentata presso l'ateneo campano in occasione della Giornata Mondiale della Terra, il 22 Aprile.

Hydraspar eolico offshore Napoli

La struttura

Hydraspar è composta da un corpo centrale di forma cilindrica e da colonne inclinate che si estendono verso l'alto, al di fuori della linea di galleggiamento del sistema, a formare una sorta di configurazione ad "ombrello".

Le colonne inclinate sono collegate al corpo centrale tramite delle cerniere, che permettono di modificarne l'angolo di inclinazione. Questi due elementipresentano numerosi vantaggi rispetto alle piattaforme tradizionali, che prediligono elementi fissi verticali.

Hydraspar eolico offshore Napoli

Le colonne inclinate forniscono galleggiamento e stabilità alla piattaforma sotto l'azione di vento e onde, massimizzandone la stabilità e riducendone al contempo il peso.

Il collegamento dei componenti strutturali tramite cerniere permette di allineare le colonne verticali al corpo centrale durante la fase di trasporto, evitando l'utilizzo di grandi imbarcazioni in favoere di barche più piccole. Le cerniere, inoltre, permettono di costruire elementi di dimensioni limitate, che potranno essere successivamente assemblati.

Questo schema costruttivo rende versatile la piattaforma, che può essere agevolmente adattata allo specifico caso di utilizzo, semplicemente modificando la posizione delle cerniere centrali, o essere facilmente scalata e rimodulata, grazie alla semplicità dei suoi elementi.

 Seapower ha recentemente terminato - tramite test sperimentali su un prototipo in scala, condotti nella vasca navale dell'Università di Napoli Federico II - la prima fase di sviluppo di Hydraspar ed è in attesa del rilascio del brevetto per invenzione industriale. 

Hydraspar eolico offshore Napoli

Il suo gruppo di ricerca è già al lavoro sullo scaling-up della piattaforma e sulla progettazione di una configurazione ottimizzata per installazioni di aerogeneratori nel Mar Mediterraneo.

"La piattaforma galleggiante sviluppata è composta da un corpo centrale di forma cilindrica e da colonne inclinate che si estendono verso l'alto, al di fuori della linea di galleggiamento del sistema, a formare una sorta di configurazione ad ombrello. Le colonne inclinate sono collegate al corpo centrale tramite delle cerniere, che permettono di modificarne l'angolo di inclinazione", ha riferito un portavoce dell'azienda.

"Questa modularità del design riduce i costi di costruzione e necessiterà di spazi più limitati ed attrezzature più facilmente reperibili. Entro certi limiti, inoltre, una stessa piattaforma potrà essere adattata in maniera agevole al caso specifico, semplicemente modificando la posizione delle cerniere centrali, o potrà essere facilmente scalata e rimodulata, grazie alla semplicità degli elementi costruttivi", ha concluso il portavoce.

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