Fusione nucleare: fra otto anni potrebbe alimentare la rete

di pubblicata il , alle 14:36 nel canale Energie Rinnovabili Fusione nucleare: fra otto anni potrebbe alimentare la rete

L’esponenziale aumento di enti, imprese private e fondi investiti sta permettendo alla ricerca di compiere passi in avanti notevoli, al punto da rendere sempre più vicina la fusione nucleare

 

Ieri alcuni di noi hanno puntato il naso all'insù per ammirare – adeguatamente protetti – l'eclissi solare, parzialmente visibile dall'Italia: il cosmo attrae tutti, che si tratti di esperti, appassionati o semplici curiosi e la possibilità di poter riprodurre sulla Terra ciò che avviene sul Sole, di poterlo controllare e gestire in totale sicurezza, viene vista da molti come uno dei più grandi traguardi – o forse il più grande traguardo – raggiungibile dal genere umano. Gli operatori del settore stanno diventando più ottimisti e secondo un'indagine della FIA, la Fusion Industry Association, la speranza è che la fusione diventi accessibile entro il 2030 a livello commerciale, andando quindi a immettere potenza sulla rete.

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Nel 2022 le imprese del settore hanno raccolto finanziamenti pari a 2,83 miliardi di dollari aumentando del 139% le risorse economiche a loro disposizione, secondo quanto riportato dalla FIA; anche il numero degli attori partecipanti è aumentato, passando da 23 imprese private a 33.

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Fra queste spiccano la Commonwealth Fusion Systems e la Helion Energy; quest'ultima ha terminato nel 2020 il suo sesto prototipo di reattore, chiamato Trenta, sta attualmente costruendo il settimo, denominato Polaris, e progettando l'ottavo, Antares. Secondo le ricerche dell'azienda, Polaris sarà il primo dispositivo di fusione in grado di produrre più energia di quanta ne consumi, fornendo importanti dati per lo sviluppo di Antares. Dietro ai notevoli progressi di Helion c’è l'astuzia aziendale di trarre vantaggio dalle competenze locali; Polaris è in costruzione ad Everett, nello Stato di Washington, dove si trovano alcune delle più grandi fabbriche Boeing, circostanza che ha permesso ad Helion di collaborare con affermati lavoratori di precisione ed ingegneri.

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Anche le società di fusione finanziate da privati hanno fatto progressi significativi, con Commonwealth Fusion Systems, nel Massachusetts, che ha costruito il magnete più potente del mondo; Tokamak Energy, nel Regno Unito, ora in grado di effettuare la compressione precisa del plasma e General Fusion, in Canada, capace di operare sul plasma ad alte temperature in sicurezza.

Queste pietre miliari stanno attirando l'attenzione – e i soldi – di numerosi privati pronti a finanziare la ricerca, portando l’ammontare totale delle risorse finanziarie a disposizione del settore ad oltre 4,7 miliardi di dollari. Fra gli investitori spiccano i nomi di Bill Gates e Jeff Bezos.

Persino il governo americano è entrato in scena, staccando un assegno da 117 milioni di dollari, il triplo rispetto allo scorso anno.

Gli anni 2021 e 2022 sono stati cruciali per lo sviluppo tecnologico e sarà fondamentale vedere come la fusione lascerà progressivamente i laboratori ed entrerà nel mercato negli anni a venire; come riportato dal CEO della FIA Andrew Holland, quest'anno si è raggiunta una produzione di energia record dal Joint European Torus di Oxford e periodi di tempo sempre più lunghi di confinamento del plasma ad alta temperatura a KSTAR in Corea del Sud e EST in Cina.

Ma il traguardo più importate è quello ottentuto dalla National Ignition Facility in California che ha segnato il primo caso di "burning plasma". Per spiegare con un’immagine cosa sia il burning plasma basta pensare al Sole, sulla cui superficie la reazione di fusione si auto-alimenta: il calore necessario alla fusione degli atomi di idrogeno proviene dalla fusione stessa, cosicché non è necessario immettere energia dall'esterno per alimentarla.

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Nonostante i progressi portati avanti dai singoli centri di ricerca disseminati in tutto il mondo, c'è ancora molto lavoro da fare in alcune aree, come la creazione di una forza lavoro più diversificata, per includere fisici e ingegneri termici, ha affermato la FIA, che vede anche la necessità di creare una sinergia globale, che riguardi tutti i Governi, per la ricerca e sviluppo di questo settore. 

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41 Commenti
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TorettoMilano26 Ottobre 2022, 14:42 #1
benissimo, sono felice per la notizia e felice che i pro-nucleare del forum potranno sentirsi considerati
DevilsAdvocate26 Ottobre 2022, 14:43 #2
Otto anni sembrano un po' pochini, pensando soprattutto al problema di approvvigionamento di trizio.... inoltre qualcuno ha considerato che con la fusione termica si producono milioni di gradi, anche se in ambiente ristretto??!?

Avere reattori a fusione accesi sempre un po' ovunque nel mondo potrebbe non essere una gran soluzione per il riscaldamento globale..... io punterei di più sulla fusione del boro (con laser) o sull'avalanche energy design, sempre che siano verificati funzionanti e convenienti al 100%....
Opteranium26 Ottobre 2022, 14:50 #3
per quel traguardo in soli 8 anni dovrebbero avere praticamente già i cantieri avviati.. la vedo molto improbabile
Opteranium26 Ottobre 2022, 14:53 #4
Originariamente inviato da: DevilsAdvocate
Otto anni sembrano un po' pochini, pensando soprattutto al problema di approvvigionamento di trizio.... inoltre qualcuno ha considerato che con la fusione termica si producono milioni di gradi, anche se in ambiente ristretto??!?

Avere reattori a fusione accesi sempre un po' ovunque nel mondo potrebbe non essere una gran soluzione per il riscaldamento globale..... io punterei di più sulla fusione del boro (con laser) o sull'avalanche energy design, sempre che siano verificati funzionanti e convenienti al 100%....

come hai detto, in ambiente ristretto, anzi, molto ristretto. Al di fuori del reattore c'è temperatura ambiente, problemi di riscaldamento globale pari a zero
PC_BUILDER26 Ottobre 2022, 14:55 #5
Originariamente inviato da: DevilsAdvocate
Otto anni sembrano un po' pochini, pensando soprattutto al problema di approvvigionamento di trizio.... inoltre qualcuno ha considerato che con la fusione termica si producono milioni di gradi, anche se in ambiente ristretto??!?

Avere reattori a fusione accesi sempre un po' ovunque nel mondo potrebbe non essere una gran soluzione per il riscaldamento globale..... io punterei di più sulla fusione del boro (con laser) o sull'avalanche energy design, sempre che siano verificati funzionanti e convenienti al 100%....


Non credo che i milioni di gradi fuoriescano da un ambiente controllato
nickname8826 Ottobre 2022, 15:27 #6
Fra 8 anni ?????

Ma se il record oggi corrisponde a qualche decina di sec se non sbaglio, come si può pensare ad arrivare a tenere un reattore a fusione sempre acceso H24 per anni partendo da una manciata di sec in soli 8 anni ?
Slayer8626 Ottobre 2022, 15:37 #7
Originariamente inviato da: nickname88
Fra 8 anni ?????

Ma se il record oggi corrisponde a qualche decina di sec se non sbaglio, come si può pensare ad arrivare a tenere un reattore a fusione sempre acceso H24 per anni partendo da una manciata di sec in soli 8 anni ?


Considerando che ci vogliono 10 anni almeno per costruire una centrale nucleare a fissione di cui conosciamo benissimo la tecnologia, non oso immaginare come si possa in 8 anni finire la sperimentazione e costruire centrali adeguate per produrre energia su larga scala...
Kenichi8026 Ottobre 2022, 15:48 #8
Risposta breve al titolo fatto per farti aprire la notizia... NO e al corpo di questo articolo divulgativo... interessante ma rimane sempre un NO, fra 8 anni non avremo un bel nulla di commerciale ma anche a livello protipico, solo a livello di test avremo fatto passi avanti, con ITER che dovrebbe essere entrato in funzione (dal 2025), insieme a tutti gli altri esperimenti che sono descritti nel testo.
L'orizzonte rimane fisso su applicazioni pratiche al più verso la seconda metà inoltrata di questo secolo con previsioni più "sicure" al 2100. Per quanti soldi gli si buttino dentro ci sono moltissimi problemi nella fusione che non sono ancora stati risolti.
In primis il fatto che non si è nemmeno certi di poter effettivamente generare energia elettrica con questo tipo di macchine.
DevilsAdvocate26 Ottobre 2022, 15:53 #9
Originariamente inviato da: Kenichi80
Risposta breve al titolo fatto per farti aprire la notizia... NO e al corpo di questo articolo divulgativo... interessante ma rimane sempre un NO, fra 8 anni non avremo un bel nulla di commerciale ma anche a livello protipico, solo a livello di test avremo fatto passi avanti, con ITER che dovrebbe essere entrato in funzione (dal 2025), insieme a tutti gli altri esperimenti che sono descritti nel testo.
L'orizzonte rimane fisso su applicazioni pratiche al più verso la seconda metà inoltrata di questo secolo con previsioni più "sicure" al 2100. Per quanti soldi gli si buttino dentro ci sono moltissimi problemi nella fusione che non sono ancora stati risolti.
In primis il fatto che non si è nemmeno certi di poter effettivamente generare energia elettrica con questo tipo di macchine.


A costo di ripetermi, HB11 sembra abbastanza avanti con la fusione aneutronica al boro (alcuni dati scientifici verificati questa estate, lo yield preciso però è ancora ignoto), che produce direttamente elettricità, richiede boro che in natura è facile da rimediare, non produce molte radiazioni. Avalanche Energy Design (orbitron) è un'altra possibilità, anche se le verifiche di organi competenti al momento sembrano scarseggiare e potrebbe essere un nuovo ECAT...
Giulia.Favetti26 Ottobre 2022, 15:54 #10
Originariamente inviato da: Kenichi80
Risposta breve al titolo fatto per farti aprire la notizia... .


Il titolo riporta quanto sostenuto dalla FIA (che immagino annoveri nel suo staff persone competenti, ma potrei sbagliarmi visto il numero di premi Nobel che scrivono su questo forum...), quindi questa obiezione dovrebbe farla a loro, non a me. Solo che dovrebbe essere abbastanza compente per muovere questa critica di fronte a persone che lavorano nel settore.

Il giorno in cui finirà la moda di definire ogni articolo "clickbait" solo perché non incontra i nostri gusti non arriverà mai troppo presto.

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