Giappone, entro il 2050 l'eolico fornirà un terzo dell'energia

Giappone, entro il 2050 l'eolico fornirà un terzo dell'energia

L'ente eolico giapponese ha fissato l'obiettivo di metà secolo di aumentare la capacità a 140 GW tramite investimenti massicci e mirati, arrivando a coprire un terzo della domanda di elettricità del Paese e spianando la strada per la neutralità carbonica, fissata al 2050

di pubblicata il , alle 09:31 nel canale Energie Rinnovabili
 

140 GW in meno di trent'anni, partendo dai 5 GW "scarsi" attualmente disponibili; questo è l'ambizioso obiettivo della Japan Wind Power Association (JWPA), annunciato ad inizio settimana.

L'eolico offshore avrà il ruolo di protagonista assoluto dopo un lungo periodo di stallo, dovuto ai numerosi ritardi che il governo nipponico ha incontrato negli ultimi anni; solo lo scorso anno l'esecutivo ha dovuto sospendere per nove mesi il processo di selezione per progetti riguardanti parchi eolici a causa della poca chiarezza dei bandi di gara.

Eolico Giappone

Nei piani del governo, nel 2040 il Giappone avrebbe potuto contare su 45 GW di energia eolica offshore; un traguardo che impallidisce di fronte a quello, molto più sostanzioso, che JWPA intende perseguire.

"Dobbiamo tracciare un obiettivo chiaro per attrarre fornitori stranieri di parchi eolici in modo che investano in Giappone e costruiscano catene di approvvigionamento locali qui", ha detto il presidente del JWPA, Jin Kato durante la conferenza stampa.

L'ente eolico nazionale ha affermato senza mezzi termini che la nazione asiatica (al quinto posto per emissioni di CO2 su scala globale) dovrebbe aumentare la sua produzione di energia eolica offshore a 100 GW entro la metà del secolo per contribuire a ridurre le emissioni.

Inoltre, al fine di creare un'industria dell'energia eolica che possa essere competitiva a livello internazionale, ha aggiunto JWPA, sarà necessaria la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato.

Eolico Giappone

Il consorzio mira a installare 40 GW di parchi eolici onshore, 40 GW di parchi eolici offshore fissi e 60 GW di parchi eolici galleggianti offshore. Gli importanti investimenti, secondo le stime dell'ente, avranno come dirette conseguenze un ritorno economico pari a 6 trilioni di yen (circa 45 miliardi di euro) all'anno nel 2050, creando 355.000 posti di lavoro e riducendo notevolmente i costi di approvvigionamento di combustibili fossili.

19 Commenti
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Zappz30 Maggio 2023, 09:38 #1
In effetti da loro c'è sempre molto vento e fanno bene a sfruttarlo.
biometallo30 Maggio 2023, 10:26 #2
Originariamente inviato da: Zappz
In effetti da loro c'è sempre molto vento e fanno bene a sfruttarlo.


Però da loro ci sono anche molti Tsunami che non a caso è una parola giapponese, quanto fenomeni simili possono mettere a rischio impianti off shore?
Zappz30 Maggio 2023, 10:48 #3
Sicuramente li hanno tenuti in considerazione. Riescono a costruire metropoli in grado di reggere terremoti, riusciranno anche a fare delle pale eoliche in grado di sopportare uno tsunami.
MorgaNet30 Maggio 2023, 10:57 #4
Inoltre le onde, pur avendo una velocità molto elevata in caso di tsunami, in mare aperto sono più basse e pertanto meno pericolose. E' nei pressi delle coste che si alzano e il potere distruttivo aumenta.
Ratavuloira30 Maggio 2023, 11:23 #5
Chissà come saranno nel 2050 le bollette del sol levante. Scommetto un euro che saranno più basse che da noi...
aqua8430 Maggio 2023, 11:44 #6
Forse dico una minchiata colossale... ma potrebbe anche essere che una "rete" di pale eoliche farebbe in qualche modo da "freno" ad eventuali tsunami? L onda non sarebbe del tutto libera come se non avesse sopra niente
MorgaNet30 Maggio 2023, 12:20 #7
Originariamente inviato da: aqua84
Forse dico una minchiata colossale... ma potrebbe anche essere che una "rete" di pale eoliche farebbe in qualche modo da "freno" ad eventuali tsunami? L onda non sarebbe del tutto libera come se non avesse sopra niente


Sono onde che viaggiano a 700km/h, dubito rallentino molto per colpa dei pali dell'eolico
enos7630 Maggio 2023, 12:53 #8
Originariamente inviato da: biometallo
Però da loro ci sono anche molti Tsunami che non a caso è una parola giapponese, quanto fenomeni simili possono mettere a rischio impianti off shore?


Da un lato ci sono possibili contromisure, dall'altro il rischio è calcolato. Alcune turbine in caso di tempeste possono inclinare le pale offrendo meno resistenza al vento. Un'altra soluzione potrebbe essere spostare le pale in alto dove non vengono colpite dall'acqua, o mettere uno sgancio di sicurezza che causa l'eventuale distacco delle sole pale senza compromettere l'intera turbina. Il solo palo circolare simmetrico offrirebbe relativamente poca resistenza al passaggio dell'onda, in particolare se la forma fosse appositamente fluidodinamica e orientabile.
Gli tsunami non sono poi così frequenti. Probabilmente l'incidente di Fukushima ti influenza oltremodo in base a quanto se ne è parlato (vedi euristica della disponibilità). Se (ipotizzo) la frequenza media di uno tsunami in una certa area è di uno ogni cento anni e una turbina ha una vita media di 20 anni, lo tsunami ti aumenta i costi medi al massimo del 10%.

Riedit: ci sono impianti che sfruttano l'energia delle maree (es. Francia) e delle onde in mare aperto (un paio di startup USA). In teoria se gli tsunami fossero abbastanza frequenti sarebbe possible recuperare energia anche da quelli, magari imparando a prevederli e spostando sul posto delle piattaforme galleggianti dedicate allo scopo.
aqua8430 Maggio 2023, 12:54 #9
Originariamente inviato da: MorgaNet
Sono onde che viaggiano a 700km/h, dubito rallentino molto per colpa dei pali dell'eolico


Infatti avevo avvisato prima della mia possibile minchiata
Pensavo che facessero un po da filtro, e invece... ci sarebbe addirittura il rischio contrario? Cioè che invece che le sole onde arrivino pure le pale eoliche a sbattere contro le coste?
Zappz30 Maggio 2023, 12:58 #10
Si, forse avranno più problemi causati dai tifoni, piuttosto che dagli tsunami.

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