Hai un'azienda agricola? Il Ministero ti paga il fotovoltaico fino al 70%, a fondo perduto

Hai un'azienda agricola? Il Ministero ti paga il fotovoltaico fino al 70%, a fondo perduto

Pubblicato il bando con tutte le regole per accedere ai fondi del PNRR per la realizzazione di parchi Agrisolari. Per le aziende più giovani ci sono fondi fino al 70% del costo

di pubblicata il , alle 09:49 nel canale Energie Rinnovabili
 

I fondi messi a disposizione con il PNRR stanno finalmente arrivando alle varie destinazioni, tra cui c'è anche il progetto "Rivoluzione verde e transizione ecologica", che include a sua volta il finanziamento di parchi fotovoltaici in ambito agricolo.

Le aziende agricole, zootecniche, e agrindustriali, così come identificate dal bando, possono accedere a 1,5 miliardi di euro di fondi messi a disposizione, di cui almeno il 40% deve essere destinato alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La misura, come si legge sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, è finalizzata a "rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori". Si punta a una nuova capacità di generazione da fotovoltaico di almeno 375.000 kW.

Agrisolare

Consultando il regolamento operativo si scopre che per le aziende attive nel settore della produzione primaria, e per quelle del settore della trasformazione di prodotti agricoli, il contributo arriva al 50% delle spese ammissibili per le regioni meno sviluppate, e al 40% per le altre regioni. Inoltre, se il soggetto beneficiario è identificato come giovane agricoltore, o agricoltore insediato nei cinque anni precedenti la data della domanda di aiuto, il contributo può essere maggiorato di 20 punti percentuali, arrivando quindi nei migliori casi al 70% della spesa.

Le domande di accesso al contributo si potranno presentare tramite portale apposito messo a disposizione dal sito del GSE, dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022.
Le agevolazioni verranno concesse mediante una procedura a sportello sino ad esaurimento delle risorse disponibili.

24 Commenti
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Paganetor31 Agosto 2022, 10:02 #1
il problema resta la reperibilità dei materiali e il loro costo (gonfiato a dismisura).
Quel 70% non va all'azienda agricola, ma se lo cuccano i produttori di pannelli, inverter, batterie ecc. che hanno alzato i prezzi in maniera esagerata.
VanCleef31 Agosto 2022, 10:03 #2
Consultando il regolamento operativo si scopre


@Massimiliano Zocchi: Bello il link direttamente nella cartella tua Download
file:///Users/massimiliano/Downloads/MIPAAF_2022_0362593_Allegato_AllegatoA_RegolamentoOperativo.pdf
mattxx8831 Agosto 2022, 10:17 #3
Originariamente inviato da: Paganetor
il problema resta la reperibilità dei materiali e il loro costo (gonfiato a dismisura).
Quel 70% non va all'azienda agricola, ma se lo cuccano i produttori di pannelli, inverter, batterie ecc. che hanno alzato i prezzi in maniera esagerata.


esatto, come in ogni cosa incentivata
Massimiliano Zocchi31 Agosto 2022, 11:17 #4
Originariamente inviato da: VanCleef
@Massimiliano Zocchi: Bello il link direttamente nella cartella tua Download
file:///Users/massimiliano/Downloads/MIPAAF_2022_0362593_Allegato_AllegatoA_RegolamentoOperativo.pdf


Ops, preso per sbaglio il link dalla pagina già aperta, thanks
Massimiliano Zocchi31 Agosto 2022, 11:17 #5
Originariamente inviato da: Paganetor
il problema resta la reperibilità dei materiali e il loro costo (gonfiato a dismisura).
Quel 70% non va all'azienda agricola, ma se lo cuccano i produttori di pannelli, inverter, batterie ecc. che hanno alzato i prezzi in maniera esagerata.


La reperibilità scarsa dipende dai tanti progetti all'attivo, ma i costi non sono aumentati così tanto.
Alvaro.boni31 Agosto 2022, 11:47 #6
Con i costi aumentati, i ricavi in diminuzione, gli agricoltori avranno molto da spendere
Paganetor31 Agosto 2022, 14:23 #7
Originariamente inviato da: Massimiliano Zocchi
La reperibilità scarsa dipende dai tanti progetti all'attivo, ma i costi non sono aumentati così tanto.


un paio di conoscenti hanno fatto fare preventivi di recente (subito prima delle ferie) e i costi sono decisamente più alti di un anno fa.

Sarà una questione di domanda (alta)/offerta (bassa), ma con gli incentivi secondo me si è innescato un andazzo non buono.

Come con il 110%, su quello ha ragione Draghi: quando ti viene rimborsata l'intera cifra, non ti preoccupi di quanto stai spendendo.

Con il 50% e il 65% per le ristrutturazioni (presenti ormai da tanti anni) non si era visto un simile andamento...
Sgt.Joker31 Agosto 2022, 23:03 #8
Originariamente inviato da: Paganetor
Come con il 110%, su quello ha ragione Draghi: quando ti viene rimborsata l'intera cifra, non ti preoccupi di quanto stai spendendo.

Con il 50% e il 65% per le ristrutturazioni (presenti ormai da tanti anni) non si era visto un simile andamento...


La fregatura si è innescata con due fattori:
- percentuale di detrazione troppo alta (bastava 95%);
- scadenza temporale a breve termine.

Per la elementare legge di mercato della domanda e dell'offerta, è pacifico che in presenza di un'offerta limitata (imprese, artigiani, eccetera) nel momento in cui la domanda aumenta esponenzialmente si ha un aumento dei prezzi.
Poi dobbiamo dire un'altra cosa: nel caso dell'aumento del prezzo dei noli - tipo per i ponteggi - possiamo ragionevolmente dare la colpa al superbonus ed al bonus facciate, ma l'aumento delle materie prime ha origini per più a monte, per dire:
- Gli isolanti erano fermi da un pezzo; e con la pandemia i produttori avendo le fabbriche ferme avevano dato fondo ai magazzini
- Il ferro ed il legno seguono dinamiche spiegabili solo con speculazioni da parte di qualche fondo di investimento
mail9000it31 Agosto 2022, 23:30 #9
Originariamente inviato da: Sgt.Joker
La fregatura si è innescata con due fattori:
- percentuale di detrazione troppo alta (bastava 95%);
- scadenza temporale a breve termine.
...


Concordo,
ma in realtá le truffe maggiori si sono avute con il bonus facciata al 90%.
Questo perché nel 110% c'erano dei tetti, mentre sul 90% non c'era limite.
Sgt.Joker31 Agosto 2022, 23:47 #10
Originariamente inviato da: mail9000it
Concordo,
ma in realtá le truffe maggiori si sono avute con il bonus facciata al 90%.
Questo perché nel 110% c'erano dei tetti, mentre sul 90% non c'era limite.


Da tecnico del settore confermo che la quasi totalità delle frodi è proprio sul bonus facciate perché oltre a non avere massimali... NON RICHIEDEVA ALCUNA ASSEVERAZIONE SULLA CONGRUITA' DEI COSTI!!! Ho saputo di grossi condomini dove sono state emesse fatture per 15 milioni di euro a fronte di lavori che arrivavano a 3... e di gente che fatta la frode e avuto i soldi dalla banca con la cessione del credito... li ha convertiti in bitcoin.

Le frodi sul 110% sono intorno al 3%, che mi pare un dato fisiologico.
Poi staremo a vedere quando controlleranno le pratiche una a una: il livello di complicazione che abbiamo oramai raggiunto è pazzesco, e badate che vengono inserite nuove regole senza spiegare nel concreto come applicarle, perché come al solito nei ministeri nessuno vuole prendersi alcuna responsabilità!

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