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I Tesla Megapack 2XL alimentano la centrale di accumulo più grande al mondo

di pubblicata il , alle 12:35 nel canale Energie Rinnovabili I Tesla Megapack 2XL alimentano la centrale di accumulo più grande al mondo

Ancora una volta i moduli di accumulo Tesla sono stati scelti per un grande progetto di accumulo, necessario per ottimizzare la produzione di energie rinnovabili

 

I grandi progetti di accumulo energetico, creati per supportare la rete di distribuzione, spesso in sostituzione di piccole centrali a gas, si stanno sempre più diffondendo, ed ancora una volta l'Australia ci mostra un esempio concreto.

E come in altri casi precedenti, la francese Neoen è protagonista, insieme al prodotto principe del settore, il Tesla Megapack. Proprio il modulo Tesla dedicato ai grandi progetti alimenterà il sito denominato Collie Battery, precisamente con quello che è stato battezzato Megapack 2XL, dopo il rinnovamento che ha portato la capacità del singolo pack a 3,9 MWh.

Megapack 2XL

Una volta ultimato il primo stadio della nuova centrale di accumulo, i Megapack 2XL saranno 224, per una capacità totale di 877 MWh, con potenza di 219 MW. Il sito ha però ottenuto un'approvazione per l'espansione fino a 4 GWh e 1 GW di potenza, il che lo renderebbe l'accumulo energetico più grande del mondo.

Come già successo con le installazioni precedenti, la centrale vicino alla città di Collie servirà per accumulare l'energia elettrica nelle ore di grande produzione rinnovabile, soprattutto dal fotovoltaico, per poi rilasciarla durante i picchi di richiesta quando queste fonti non producono, o producono meno. I vecchi progetti di Neoen hanno già dimostrato la fattibilità di tali sistemi, che permettono tempi di intervento nettamente più veloci rispetto alle vecchie mini centrali a gas, e portano introiti consistenti ai gestori della rete, il che poi si riflette con migliori prezzi e bollette più basse per i cittadini.

13 Commenti
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TorettoMilano21 Giugno 2023, 12:43 #1
assurdo come tesla si stia espandendo in ogni dove
ilariovs21 Giugno 2023, 14:05 #2
Non é possibile?!?! Gli accumuli sono costosi e non possono stabilizzare la rete.
Il V2G é un utopia e solo 50 reattori nucleari presi in saldo al 50% (esistono i saldo ma non cielo dicono?!?!?!) possono salvarci.
Attenzione reattori ultra-fast che si costruiscono in 5 anni, senza scorie e che vanno ad aria ionizzata.
Hypergolic21 Giugno 2023, 14:11 #3
Originariamente inviato da: TorettoMilano
assurdo come tesla si stia espandendo in ogni dove


Assurdo come non siano riusciti a farlo anche altri, visto che non hanno mai tenuto nascosto niente, anzi.
In pochissimi hanno capito cosa sarebbe successo, ma non si sono comunque mossi.
Alfhw21 Giugno 2023, 15:05 #4
1 GW è la potenza media di una centrale nucleare. Certo, con 4 GWh li può erogare per max 4 ore però è comunque molto interessante anche considerando che nei prossimi anni prestazioni e costi miglioreranno di sicuro.
rigelpd21 Giugno 2023, 15:12 #5
e c'è chi continua a dire che Tesla è sopravvalutata perchè la confronta solo con altre aziende automobilistiche....

Tesla ha il potenziale per diventare l'azienda più ricca influente e potente del mondo.

PS. per non parlare si SpaceX che IMHO ha un potenziale ancora più grande
Ginopilot21 Giugno 2023, 16:06 #6
Ancora un comunicato stampa tesla. Spero frutti in modo sostanzioso.
Ginopilot21 Giugno 2023, 16:06 #7
Originariamente inviato da: rigelpd
e c'è chi continua a dire che Tesla è sopravvalutata perchè la confronta solo con altre aziende automobilistiche....

Tesla ha il potenziale per diventare l'azienda più ricca influente e potente del mondo.

PS. per non parlare si SpaceX che IMHO ha un potenziale ancora più grande


E musk l’uomo più bello del mondo!
Valen1221 Giugno 2023, 16:11 #8
Onestamente è una notizia interessante, ma in questo articolo mancano ancora diversi dettagli, che è possibile trovare online, sulla pagina di Collie Battery.

Il tempo di pianificazione/costruzione totale arriva anche a 3 anni e mezzo, e questo credo sia anche un "first of a kind". Non leggo del prezzo, che sarebbe interessante conoscere, visto che 4 GWh è un bel numero sicuramente, ma in uno stato molto energy intensive quale può essere una germania, di questi ne servirebbero almeno 10 volte tanto, se si vuole minimizzare l´impatto di altre fonti non rinnovabili. Però questo sembra un buon "laboratorio" per eventualmente valutarne pro/contro.

In più, altra cosa che sfugge, è che al momento non esistono le capacità produttive in termini di batterie per soddisfare la richiesta di eventuali storage di rete di massa su scala perlomeno continentale (europea).

Ben vengano progetti di questo tipo, ma chi si batte per il 100% rinnovabile (utopico), dovrebbe mettere in campo tutti i numeri e le condizioni nello stesso modo anche per altre tecnologie di produzione (in particolare) di energia.

Io personalmente sono per un 80Rinnovabile/20Baseload Nucleare(Come anche molti scenari previsti per una decarbonizzazione possibile).


PS: Non parliamo di gestori che fanno bollette più basse grazie a queste soluzioni, è falso.
Valen1221 Giugno 2023, 16:12 #9
Originariamente inviato da: Ginopilot
Ancora un comunicato stampa tesla. Spero frutti in modo sostanzioso.


L´autore è noto alle cronache Teslare
Marco7121 Giugno 2023, 17:08 #10

I sistemi di accumulo...

...sono comunque un ulteriore livello nella gerarchia della produzione ed erogazione di energia elettrica insieme al livello base costituito dall'ossatura delle centrali a fissione nucleare e speriamo presto fusione nucleare "calda".

Non penserete mica di poter fare a meno del paradigma standard di produzione di energia elettrica ovvero affidarvi completamente alle cosiddette "fonti rinnovabili" eh ?

Poi qui al solito si parla dell'Australia...paese che ad oggi nel 2023 ha notoriamente problemi e discontinuità di approvvigionamento di energia elettrica prodotta da sistemi fotovoltaici...eh già.

In Italia senza il kWh a basso costo prodotto dalle centrali "classiche" andiamo da poche parti anche con mirabolanti impianti fotovoltaici ed accumuli/serbatoi che sono dei sistemi di compensanzione temporanei necessari quando cessa la produzione da fotovoltaico, eolico, "marino" ecc.

Marco71

Marco

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