In Spagna nascerà Francisco Pizarro, l’impianto fotovoltaico più grande d’Europa

In Spagna nascerà Francisco Pizarro, l’impianto fotovoltaico più grande d’Europa

Il gruppo Iberdrola posa un’altra pietra miliare nella decarbonizzazione europea: l’impianto, in fase di costruzione, sarà in grado non solo di alimentare energicamente due diverse province spagnole, ma anche di fornire elettricità a importanti società come Danone, Bayer e Pepsi

di pubblicata il , alle 19:49 nel canale Energie Rinnovabili
Iberdrola
 

Abbiamo conosciuto il gruppo Iberdrola per il suo progetto di agro-fotovoltaico nei vigneti di Toledo e oggi parliamo di Francisco Pizarro, l’impianto fotovoltaico in fase di costruzione ad Aldeacentenera, Comune sito nella comunità spagnola autonoma dell'Estremadura, destinato ad essere il più grande d’Europa con 590 MWp di capacità installata, in grado di fornire energia pulita a 334.400 abitazioni all'anno.

Frutto di un investimento di oltre 300 milioni di euro, Francisco Pizarro supera in potenza l'impianto fotovoltaico di Núñez de Balboa, con una potenza installata di 500 Mwp, a sua volta firmato Iberdrola; il nuovo progetto conta 1.494.240 moduli fotovoltaici, 13.724 inseguitori, 313 inverter e dà lavoro ad oltre 1.500 persone nei periodi di punta, di cui il 60% sono lavoratori della provincia. La sua entrata in funzione è prevista per il 1°gennaio 2023.

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Iberdrola, in questo frangente, ha dimostrato grande attenzione anche all’impatto ambientale e storico dell’impianto, collaborando con la Società Ornitologica Spagnola (SEO) nella campagna per monitorare gli uccelli della steppa in Estremadura per individuare il sito più adatto in cui installare il parco fotovoltaico, e con le autorità locali quando sono stati rinvenuti alcuni reperti archeologici.

Il gruppo ha inoltre firmato diversi accordi di PPA (Power Purchase Agreement) per la fornitura di una parte dell’energia pulita che l’impianto sarà in grado di elargire; fra i clienti che ne usufruiranno, ci sono le sedi spagnole di Danone, quelle della Bayer, che constano di nove centri (tre stabilimenti, cinque centri di ricerca e sviluppo e la sede Iberia dell'azienda) e PepsiCo, che con questo accordo si assicura il 100% di energia pulita per i suoi undici centri food&beverage in Spagna e Portogallo.

3 Commenti
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Sp3cialFx12 Ottobre 2022, 15:03 #1
quasi 600 MW
circa 300 milioni di euro
2 watt di potenza installata a euro

nelle discussioni che si facevano sul forum parlavo di stime di 1 watt a euro. Si vede che si tratta di stime vecchie

i reattori nucleari attualmente in costruzione in Europa / America arrivano anche ai 20 miliardi per 1600 MW (vedi Flamanville)

quindi da una parte abbiamo:
2 watt di potenza installata / euro
capacity factor che in quella zona dovrebbe essere tra il 18 e il 19%
inizio lavori 2022 fine lavori 1° gennaio 2023
costo base del tutto scalabile (qui hanno messo 300 milioni)

dall'altra:
0,083 watt di potenza installata / euro (VENTIQUATTRO volte meno)
capacity factor tra il 60 e il 70% (quindi combinando con la potenza installata è svantaggioso di SEI VOLTE E MEZZA)
inizio lavori 2007 fine lavori rimandata un tot di volte, per intanto sembra 2023
costo base 20 miliardi

ma il problema non è nemmeno che non capite quanto sia enorme il divario di 650% in un settore dove si gioca sui singoli punti percentuali (o meglio, non lo capite perché non ci mettete voi i soldi, quando vi viene detto di pagare un'auto il 50% in più perché è elettrica non valutate nemmeno se e quando avete un punto di break even e se effettivamente sia vantaggiosa, sentite che c'è da spendere di più e chiudete il discorso al volo, quindi non avete 50k per un'auto ma 20 miliardi a reattore nel vostro immaginario si trovano senza problemi), ma è totalmente fuori di testa pensare di aspettare 20 anni dalla costruzione (quindi 35 da che decidi di farlo, ora che trovi i soldi e il posto, Flamanville si parla di un reattore in più in una centrale esistente, quindi era anche tutto in discesa) e metter lì 20 miliardi a reattore.

si poi andrete avanti lo stesso a dire "eh ma il nucleare", lo prenderò come test di intelligenza
euscar15 Ottobre 2022, 10:38 #2
La Spagna può permettersi di usare molto territorio per farlo.
Per noi la cosa è meno fattibile, forse solo in Sicilia e in Sardegna si potrebbe pensare ad una cosa simile.
In ogni caso, da noi ci sono migliaia di tetti di capannoni industriali e capannoni agricoli da sfruttare per non parlare delle barriere sonore sulle autostrade e ancora tutte le case di privati ... quella che manca è la volontà politico/culturale .

... ad esempio, cosa è stato fatto in Italia dopo il progetto Archimede relativo al solare termodinamico voluto da Carlo Rubbia?
Da quello che so non ne hanno fatti altri. Perché?
Eppure la tecnologia alla base è promettente e permette di produrre energia dal sole H24 per lunghi periodi grazie alle proprietà del fluido a base di sali utilizzato, che accumula calore ad alta temperatura (550°C) in ogni momento della giornata, evitando la discontinuità tipica delle altre fonti rinnovabili.
aqua8415 Ottobre 2022, 12:35 #3
Originariamente inviato da: euscar
La Spagna può permettersi di usare molto territorio per farlo.
Per noi la cosa è meno fattibile, forse solo in Sicilia e in Sardegna si potrebbe pensare ad una cosa simile.
In ogni caso, da noi ci sono migliaia di tetti di capannoni industriali e capannoni agricoli da sfruttare per non parlare delle barriere sonore sulle autostrade e ancora tutte le case di privati ...


Vero
Io sarei contento di "concedere" il tetto del capannone qui vicino, se mi mettono tutto l impianto loro ovviamente, tutta quella prodotta in eccesso se la possono prendere gratis

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