La Norvegia apre le gare per l'eolico offshore. Potrebbe nascere il parco galleggiante più grande al mondo

di pubblicata il , alle 14:05 nel canale Energie Rinnovabili La Norvegia apre le gare per l'eolico offshore. Potrebbe nascere il parco galleggiante più grande al mondo

La Norvegia, pur continuando a esportare petrolio e gas, vive solo sulle energie rinnovabili idroelettriche, a cui presto si aggiungerà l'eolico offshore

 

La Norvegia è il Paese dai mille volti. Più volte vi abbiamo raccontato come sia il Paese dove le auto elettriche regnano incontrastate, ormai arrivate all'85% di tutto il venduto. Per di più queste auto sono alimentate quasi esclusivamente da energia rinnovabile, che il Paese ricava da centrali idroelettriche. Allo stesso tempo, però, è un grande esportatore di petrolio e gas.

In previsione di un ulteriore aumento delle auto a batteria su strada, ora si appresta ad allargare la produzione green affidandosi anche all'eolico offshore. Per questo sono state aperte le prime due gare per la realizzazione di due grossi parchi eolici al largo delle coste, di cui uno potrebbe diventare il più grande del mondo nel suo genere.

Norway Offshore

L'area denominata Utsira Nord farà uso di piattaforme galleggianti, per un'estensione di 1.000 km quadrati, ed è proprio questo che potrebbe essere un record a livello globale. La licenza prevede una potenza di 1,5 GW, divisa tra tre soggetti, ciascuno con 0,5 GW a disposizione, ma con la possibilità di aumentare fino a 0,75 GW. Secondo Arvid Nesse, della Norwegian Offshore Wind, arrivare per primi con un impianto di questo genere, potrebbe permettere di rimanere leader del mercato nel settore. Per questo si cercherà di anticipare i progetti simili previsti in Scozia.

La seconda area è la Sørlige Nordsjø II, in questo caso con turbine eoliche fissate al fondo. L'estensione è minore, 605 km quadrati, mentre la capacità è la stessa, 1,5 GW, ma affidata a un solo candidato. Le domande di partecipazione scadranno a agosto e settembre.

La Norvegia punta a raggiungere circa 30 GW di produzione dall'eolico offshore entro il 2040, in pratica il 75% della sua attuale capacità di produzione. Non tutta questa energia servirebbe al consumo interno, per cui è probabile che i piani prevedano anche di esportare il surplus come produzione 100% green, compensando le perdite del petrolio, che inesorabilmente sarà meno richiesto.

5 Commenti
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TorettoMilano30 Marzo 2023, 14:24 #1
è il proseguimento di questa news
https://auto.hwupgrade.it/news/ener...nte_113702.html

interessante come si parli di avere un surplus di energia da rivendere
ilariovs30 Marzo 2023, 15:47 #2
Hai capito i norvegesi, vendono petrolio e gas agli altri e loro invece si fanno l'energia verde e girano in BEV.

Con un po' di furbizia potremmo fare una cosa simile, implementare rinnovabili a pacchi e il gas ripremiato lo potremmo vendere ai nostri partner europei.
AlPaBo30 Marzo 2023, 18:58 #3
Originariamente inviato da: ilariovs
Hai capito i norvegesi, vendono petrolio e gas agli altri e loro invece si fanno l'energia verde e girano in BEV.

Con un po' di furbizia potremmo fare una cosa simile, implementare rinnovabili a pacchi e il gas ripremiato lo potremmo vendere ai nostri partner europei.


Non abbiamo né il petrolio né il gas né il vento che hanno in Norvegia.
Saturn30 Marzo 2023, 19:24 #4
Originariamente inviato da: AlPaBo
Non abbiamo né il petrolio né il gas né il vento che hanno in Norvegia.


E non siamo 5 milioni di abitanti come loro...piccolissimo particolare...

Bella la Norvegia ad ogni modo, efficiente senza dubbio, colonnine ovunque, viste con i miei occhi. Ci sono stato nel 2021, il primo viaggio dopo la riapertura post Covid. Una nazione assai ricca e anche gli stipendi medi sono un'altra storia rispetto ai nostri. I servizi funzionano. Peccato che per sei mesi c'è il buio totale.
gabrieleromano01 Aprile 2023, 16:11 #5

rinnovabili made in Italy

perché non si parla di Marco Alverà (intervistato qualche giorno fa da la7) che ha creato un azienda in Germania per la produzione di macchine ad idrogeno, quest'ultimo prodotto eclusivamente con le fonti rinnovabili?
Ho visto che l'ultimo articolo sul dirigente italiano risale al 2023

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