La Norvegia sperimenta la prima turbina eolica offshore galleggiante ad asse verticale

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Energie Rinnovabili La Norvegia sperimenta la prima turbina eolica offshore galleggiante ad asse verticale

La Direzione norvegese per le risorse idriche e l'energia ha dato il suo benestare all'installazione e valutazione del prototipo al largo della contea di Rogaland

 

Ottenuto il permesso dell'autorità competente, SeaTwirl ha iniziato la fase di test del suo prototipo di aerogeneratore galleggiante ad asse verticale S2x: nello specifico si tratta di una VAWT da 1 MW, e sarà testata a 700 metri dalla costa nella contea norvegese di Rogaland, presso una delle aree gestite dal METCenter.

Con l'acronimo VAWT si intendono le turbine ad asse verticale, ovvero Vertical-Axis Wind Turbines, che si contrappongono alle HAWT (Horizontal Axis Wind Turbine) le "classiche" turbine che troviamo più frequentemente sia sulla terraferma (onshore) che in mare (offshore).

Turbina eolica offshore asse verticale

Le VAWT hanno alcuni punti di forza da non sottovalutare, fra cui la possibilità di muovere le proprie pale indipendentemente dalla direzione in cui soffia il vento, cosa che le affranca dalla necessità di avere un meccanismo di controllo dell'imbardata per orientare le pale nella direzione della corrente.

La progettazione di una turbina eolica ad asse verticale è anche meno complicata e costosa, dal momento che il riduttore e il generatore sono installati nella parte inferiore della torre.

Turbina eolica offshore asse verticale

Di conseguenza, l'installazione di una VAWT è più semplice rispetto alla turbina eolica ad asse orizzontale.

Inoltre, sebbene queste turbine non siano autoavvianti, viene spesso utilizzato un meccanismo di avviamento per avviarle da una posizione fissa. Di contro, queste turbine hanno un basso coefficiente di potenza.

Turbina eolica offshore asse verticale

Le HAWT, invece, hanno un elevato coefficiente di potenza, ma sono anche più complicate e costose da progettare e costruire perché richiedono un riduttore e un generatore elettrico posizionato in cima alla torre.

Non stupisce quindi che ci sia una certa curiosità attorno alla sperimentazione norvegese: il prototipo S2x nello specifico è una turbina eolica galleggiante ad asse verticale dal diametro pari a 50 metri e un'altezza complessiva di 135 metri (55 emersi e 80 sommersi) ed è stato progettato per lavorare anche con velocità del vento di 50 metri al secondo.

"Siamo molto ansiosi di vedere i risultati di questa sperimentazione sul campo. La tecnologia verticale è nuova e molto entusiasmante. Questo progetto fornirà all'industria informazioni preziose e contribuirà a spingere in avanti l'innovazione nell'eolico senza fondamenta", ha affermato Hanne Tvedt, project manager del METCentre al quotidiano Recharge.

Il settore eolico non sta solo conoscendo un forte slancio nelle installazioni e nella ricerca, come lo sviluppo di pale gigantesche da parte di Vestas e di CSSC Haizhuang, ma anche nell'aspetto del riciclo degli impianti in disuso.

Turbina eolica offshore asse verticale

Continuum, società danese con il riciclo come core business, sta realizzando sei impianti per il riciclaggio dei materiali usati, disseminati strategicamente sul suolo europeo.

Ogni stabilimento avrà la capacità di riciclare almeno 36.000 tonnellate di pale a fine vita ogni anno, trasformandole in pannelli compositi di alto valore.

Turbina eolica offshore asse verticale

I mercati di riferimento sono: Danimarca, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Turchia.

La società afferma che tutte le pale delle turbine eoliche siano riciclabili al 100% ed è decisa a costruire fabbriche di riciclaggio su scala industriale in tutta Europa.

Qui il press release dell'azienda.

I processi perfezionati da Continuum permettono di frantumare, separare, setacciare e pulire i rifiuti eolici, trasformandoli in pannelli compositi di alto valore.

Da ognuno dei sei stabilimenti europei, afferma la start up, usciranno nuovi prodotti – performanti e riciclabili all'infinito – per l'industria delle costruzioni, con cui creare facciate edilizie o piani da cucina.

Grazie all'investimento di Climentum Capital e a una sovvenzione britannica della Offshore Wind Growth Partnership. La società prevede di rendere operativo il primo impianto nella città danese di Esbjerg entro la fine del 2024 e un secondo nel Regno Unito, poco dopo.

Entro la fine del decennio dovrebbero aggiungersi le rimanenti 4 strutture in Francia, Germania, Spagna e Turchia.

"Abbiamo bisogno di soluzioni per lo smaltimento delle pale delle turbine eoliche in modo rispettoso dell'ambiente, ne abbiamo bisogno ora e in fretta, ed è qui che entra in gioco Continuum", ha commentato Nicolas Derrien, amministratore delegato della società.

"Offriremo una soluzione di riciclaggio per le lame e un prodotto da costruzione che supererà la maggior parte degli altri materiali edilizi esistenti oltre a essere riciclabile all'infinito e con la più bassa impronta di carbonio della sua categoria".

10 Commenti
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ilariovs31 Gennaio 2023, 09:35 #1
Avevo letto la notizia.

La differenza potrebbe farla il range di vento in cui funziona e il fatto che va omnidirezionale.

Molto interessante vedere quanto produce in un anno.

Vedo che fra i mercati NON C'È L'Italia, ma a noi che estraiamo 3,5mld di m3 di gas e il 7% del fabbisogno di petrolio figurarsi a cosa ci può servire l'eolico.
Notturnia31 Gennaio 2023, 09:37 #2
e pensare che quella pala eolica è roba italiana che si sperimentava in Italia 10 anni fa...
ilariovs31 Gennaio 2023, 10:17 #3
Originariamente inviato da: Notturnia
e pensare che quella pala eolica è roba italiana che si sperimentava in Italia 10 anni fa...


Purtroppo quell'epoca di innovazione é finita, siamo un paese che invecchia avvitato su posizioni conservatrici e che vive di sentito dire.

Purtroppo questa é la conclusione che viene in mente quando leggo che nel 2022 in Italia abbiamo prodotto MISERI 98TWh da rinnovabili contro i 254 TWh della Germania.

É un confronto impietoso salvo poi lamentarsi delle bollette.

Cocchi miei, chi sceglie di vivere con l'energia DEGLI ALTRI deve accettare di PAGARE il prezzo che gli altri gli chiedono.

My opinion
gia1231 Gennaio 2023, 10:46 #4

"pale a fine vita" ?

Scusate l'ignoranza ma non riesco a capire come una pala possa arrivare (così presto!) a fine vita. Capisco il generatore, ma una pala? Di acciaio si arrugginisce? Di alluminio si crepa? Mi viene in mente Renzo Piano che dice che il suo nuovo ponte di Genova di acciaio durerà 1000 anni, e la cosa non mi stupisce affatto. Grazie.
LuFranco31 Gennaio 2023, 10:52 #5
Spero e credo che questo tipo di turbine, soprattutto per il loro posizionamento, sarà di minore impatto per l'avifauna.
Giulia.Favetti31 Gennaio 2023, 11:05 #6
Originariamente inviato da: gia12
Scusate l'ignoranza ma non riesco a capire come una pala possa arrivare (così presto!) a fine vita. Capisco il generatore, ma una pala? Di acciaio si arrugginisce? Di alluminio si crepa? Mi viene in mente Renzo Piano che dice che il suo nuovo ponte di Genova di acciaio durerà 1000 anni, e la cosa non mi stupisce affatto. Grazie.



Ciao,

ogni materiale ha un declino fisiologico e - immagino - parlando specificamente delle pale eoliche offshore anche banalmente la salsedine possa giocare un ruolo importante.

Ammetto però che non so dirti nel dettaglio quali fattori possano rendere inutilizzabile un pala.

All'interno dell'articolo ho inserito il link a un altro pezzo dove ho parlato del riciclo dei materiali utilizzati nelle fonti rinnovabili (solare, eolico, ecc) che ti rimetto qui sotto.

Anche in questo caso ci sono dei collegamenti esterni per approfondire i dati.

https://auto.hwupgrade.it/news/ener...hio_113661.html
!fazz31 Gennaio 2023, 11:29 #7
Originariamente inviato da: gia12
Scusate l'ignoranza ma non riesco a capire come una pala possa arrivare (così presto!) a fine vita. Capisco il generatore, ma una pala? Di acciaio si arrugginisce? Di alluminio si crepa? Mi viene in mente Renzo Piano che dice che il suo nuovo ponte di Genova di acciaio durerà 1000 anni, e la cosa non mi stupisce affatto. Grazie.


le pale sono in fibra di carbonio e di solito sono alleggerite il più possibile per aumentare l'efficienza del sistema quindi ci stà che abbiano una vita utile ridotta, stress meccanici rovinano e crepano la resina epossidica della fibra, dilatazioni termiche, grandine, bird strike impattano pure loro,
basta un impatto sul profilo alare della pala per rovinarla introducendo turbolenze che causano vibrazioni deleterie sulla struttura della pala
gia1231 Gennaio 2023, 11:38 #8
Si in effetti non avevo considerato il carbonio... immagino cosa stia pensando uno che ha una mountain bike di carbonio! (Io l'ho di alluminio...)
zappy31 Gennaio 2023, 20:58 #9
Originariamente inviato da: ilariovs
Purtroppo quell'epoca di innovazione é finita, siamo un paese che invecchia avvitato su posizioni conservatrici e che vive di sentito dire.

Purtroppo questa é la conclusione che viene in mente quando leggo che nel 2022 in Italia abbiamo prodotto MISERI 98TWh da rinnovabili contro i 254 TWh della Germania.

É un confronto impietoso salvo poi lamentarsi delle bollette.

Cocchi miei, chi sceglie di vivere con l'energia DEGLI ALTRI deve accettare di PAGARE il prezzo che gli altri gli chiedono.

My opinion

l'italia è il paese delle rendite di posizione parassitarie ed improduttive.

basta vedere come il governo difende tassisti, balneari, evasori e approfittatori vari...
Unax01 Febbraio 2023, 11:04 #10
Originariamente inviato da: zappy
l'italia è il paese delle rendite di posizione parassitarie ed improduttive.


l'Italia è il paese che amo

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