Le turbine eoliche rilasciano un inquinante, che riduce la fertilità entrando nel ciclo alimentare. L'allarme dalla Norvegia

di pubblicata il , alle 11:27 nel canale Energie Rinnovabili Le turbine eoliche rilasciano un inquinante, che riduce la fertilità entrando nel ciclo alimentare. L'allarme dalla Norvegia

Desta preoccupazione la ricerca dell'Agenzia norvegese per la protezione dell'ambiente, secondo cui le microplastiche derivate dal deterioramento delle pale eoliche fanno da cavallo di troia per pericolosi inquinanti, fino ad entrare nell'organismo umano e animale

 
54 Commenti
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cdimauro17 Ottobre 2021, 06:37 #31
Ma la notizia non parla di PM10, quanto della ben più sottile e pericolosa PM2.5 (e di "nerofumo"; che non mi pare sia PM10):
[INDENT][I]"Il riscaldamento domestico a base di legna (e carbone) in piccole stufe e caldaie emette circa [B][U]la metà[/U] di tutto il particolato fine (Pm2,5) e il nerofumo[/B] (la polvere nera prodotta in prevalenza dal carbonio) all'interno dell'Unione Europea."[/I][/INDENT]

Altre cose interessanti riportate:
[INDENT][I]Tra tutte le fonti di produzione di calore, spiega lo studio, "[B]la combustione di legname domestico è l'inquinante peggiore, [U]causando i costi sanitari più elevati[/U][/B]. Sebbene le nuove stufe e caldaie a legna emettano meno particelle rispetto ai modelli precedenti [B][U]inquinano molto più[/U] di altri metodi di produzione di calore disponibili, e quindi [U]non dovrebbero essere considerate una soluzione praticabile[/U] per la riduzione dell'inquinamento atmosferico[/B]".

Al contrario, afferma l'Eeb, "[B]si avrebbero maggiori benefici per la salute [U]se si interrompe l'uso della combustione del legno[/U] su piccola scala[/B] e si utilizzano un migliore isolamento e soluzioni di calore pulite, come il teleriscaldamento nelle città e le pompe di calore fuori dalle città".[/I][/INDENT]

Mi pare sia cristallino che è qui che i governi dovrebbero puntare principalmente per tutelare la salute pubblica.

Come emerge da altre notizie e studi, peraltro, che ho trovato subito con una rapida ricerca.

https://www.snpambiente.it/2020/07/...che-del-diesel/
[I][INDENT]D’altra parte le modalità con cui avviene la combustione nel motore Diesel portano ad un “naturale” maggior livello di emissioni di ossidi di azoto e di particolato rispetto al motore benzina ed obbligano quindi ad [B]equipaggiare i veicoli con più avanzati (e costosi) [U]sistemi di post trattamento dei gas esausti[/U][/B].

Tutto questo però è ben vigilato dalle citate normative EURO (con riferimento all’Europa ovviamente) per cui possiamo considerare [B]un motore Diesel immesso sul mercato [U]equivalentemente “pulito” rispetto ad un motore benzina[/U][/B].

Risulta quindi assolutamente scorretta la recente campagna di “demonizzazione” del [B]motore Diesel che risulta senza dubbio [U]una delle miglioti “macchine di conversione energetica[/U]”[/B].
[...]
[B]i motori Diesel [U]di ultima generazione[/U][/B] oltre ad abbattere maggiormente le emissioni di CO2 rispetto ai benzina [B][U]non sono i soli responsabili[/U] della presenza nei centri urbani delle emissioni di PM10 e poveri sottili, infatti alla produzione della maggior parte di questi inquinanti [U]contribuisce tutto il parco auto[/U] oltre che con le emissioni anche con le polveri derivanti dai freni, dall’abrasione di asfalto e pneumatici[/B]. Queste polveri dei freni e polverino derivante dall’attrito dei pneumatici con l’asfalto sono comunque [B]prodotte anche dai [U]veicoli elettrici[/U][/B] per cui anche per questo aspetto (e non solo) [B][U]non è proprio corretto affermare che questi ultimi sono ad emissioni zero[/U][/B].
[...]
Dal settembre 2019 al ciclo di omologazione WLTP eseguito in laboratorio, è stato affiancato il ciclo RDE (Real Driving Emission), condotto in strada, la combinazione dei due protocolli corrispondenti ai valori di emissione Euro 6 d temp, permettono di affermare che [B]le emissioni di ossidi di azoto tra le due tipologie di motori termici si equivalgono ma non per la CO2 dove [U]i benzina continuano ad avere valori emissivi di maggior entità rispetto al Diesel[/U][/B].

[B]La scelta di penalizzare le auto a gasolio sta portando ad un effetto paradossale: [U]l’aumento delle vendite dei motori a benzina ha portato ad un incremento della CO2 emessa[/U] in media dalle auto di nuova immatricolazione.[/B][/INDENT][/I]


https://www.ilsole24ore.com/art/die...sapere-AEVypy7D
[I][INDENT][B]Tutti i veicoli producono emissioni, [U]perfino tram e biciclette (impercettibili)[/U][/B]. Producono polveri l’usurarsi degli ingranaggi, il consumarsi dei freni e lo sfregare delle gomme sull’asfalto (o sull’acciaio delle rotaie, nel caso di tram e metropolitane).
[...]
Secondo le ricerche condotte dal centro Rse, solo il 35-40% delle polveri fini delle città dell’Alta Italia come Milano o Torino è stato prodotto in quelle città; il restante 60-65% viene importato dall’hinterland e dalle campagne. È l’effetto camino: la città è più calda perché sono più concentrati gli impianti di riscaldamento e perché la copertura edile è più calda delle aree coltivate; l’aria più tiepida si alza verso l’alto, per i moti convettivi, e rasoterra verso la città fluisce aria più fresca e più inquinata dalle campagne, dalle tangenziali e autostrade, dalle fabbriche dell’hinterland. [B]Tra le fonti più furiose di produzione di polveri fini ci sono gli [U]impianti di riscaldamento (soprattutto stufe a legna e a pellet)[/U], i vecchi motori diesel, l’agricoltura, gli allevamenti.[/B]
[...]
Le vetture elettriche sono quelle a minori emissioni, anche se [B]le emissioni prodotte dalle auto con gli standard Euro 6 ed Euro 7 [U]sono così basse da non poter essere distinte da quelle delle auto elettriche[/U][/B]. Rimangono ineliminabili le polveri Pm10 e Pm2,5 prodotte dall’usura di freni e pneumatici. [B]Il polverino degli pneumatici, dilavato dalle piogge verso i fiumi, [U]è tra le primarie fonti di microplastiche nel mare e nei pesci[/U].[/B][/INDENT][/I]


https://www.arpa.vda.it/it/aria/l-i...ato-atmosferico
[I][INDENT]Tra le fonti antropiche che emettono particolato vi sono alcune attività industriali (fonderie, cementifici, cantieri edili, miniere), i processi di combustioni relative a centrali termoelettriche, gli inceneritori, il riscaldamento ed il traffico autoveicolare (in particolare i motori diesel). Nelle aree urbane, il particolato può avere origine anche dall’usura dell’asfalto, dei pneumatici, dei freni, delle frizioni.[/INDENT][/I]
Di quest'ultimo non evidenzio niente, perché è tutto importante.
schwalbe17 Ottobre 2021, 15:38 #32
Originariamente inviato da: cdimauro


[I][INDENT][B]i motori Diesel [U]di ultima generazione[/U][/B] oltre ad abbattere maggiormente le emissioni di CO2 rispetto ai benzina [B][U]non sono i soli responsabili[/U] della presenza nei centri urbani delle emissioni di PM10 e poveri sottili, infatti alla produzione della maggior parte di questi inquinanti [U]contribuisce tutto il parco auto[/U] oltre che con le emissioni anche con le polveri derivanti dai freni, dall’abrasione di asfalto e pneumatici[/B]. Queste polveri dei freni e polverino derivante dall’attrito dei pneumatici con l’asfalto sono comunque [B]prodotte anche dai [U]veicoli elettrici[/U][/B] per cui anche per questo aspetto (e non solo) [B][U]non è proprio corretto affermare che questi ultimi sono ad emissioni zero[/U][/B].
[/INDENT][/I]


Ed è per questo che l'introduzione sempre più massiccia di dissuasori e rotonde per far calare la velocità è contrario alla lotta all'inquinamento, oltre causa di più incidenti.
mmorselli17 Ottobre 2021, 16:12 #33
Originariamente inviato da: schwalbe
Ed è per questo che l'introduzione sempre più massiccia di dissuasori e rotonde per far calare la velocità è contrario alla lotta all'inquinamento, oltre causa di più incidenti.


Beh, dire che un dissuasore per la velocità aumenta gli incidenti mi sembra un modo molto parziale di vedere le cose. E' difficile fare un incidente mortale mentre percorri una rotonda.
schwalbe17 Ottobre 2021, 17:32 #34
Originariamente inviato da: mmorselli
Beh, dire che un dissuasore per la velocità aumenta gli incidenti mi sembra un modo molto parziale di vedere le cose. E' difficile fare un incidente mortale mentre percorri una rotonda.

Li ho messi insieme, ma tamponamenti e decolli i dissuasori, li causano. Rotonde portano vari incidenti dentro, ma tantissimi tamponamenti nell'immissione, e le mettono anche nelle strade a scorrimento veloce. Le rotonde son pericolose per le moto e pericolosissime per le biciclette.
Ci son alternative per aver più scorrevolezza (e più sicurezza e meno inquinamento), ma costano.
Quindi andiamo avanti spendendo poco e avendo inquinamento, più feriti e morti.
PS Non è un inno per andar veloce dove non si deve. Chi passa davanti ad una scuola/asilo ad alta velocità è un asino, e dovrebbe esser punito. Come in altri posti, e siamo tutti in grado di vedere dove è pericoloso o no.
Però i comuni non fanno cassa con questi, quindi preferiscono metter i 50 su un'"autostrada" in periferia e presidiarli con i velox e metter dossi su dossi in paese.
mmorselli17 Ottobre 2021, 17:36 #35
Originariamente inviato da: schwalbe
Le rotonde son pericolose per le moto e pericolosissime per le biciclette.


Ma fanno più o meno morti dei semafori? Perché la rotonda è alternativa al semaforo, se potessimo fare dei ponti ad ogni incrocio non ci sarebbero problemi, lo stesso se potessimo fare ciclabili in ogni strada.
Notturnia18 Ottobre 2021, 07:56 #36
L’articolo dell’ansia voleva solo evidenziare che tutto questo interesse per l’economia e salvare il mondo non interessa ne ai fan di Greta ne ai governi visto che la maggior parte delle soluzioni per salvare mondo e salute non vengono adottate ed invece si nascondono dietro alle presunte soluzioni una marea di speculazioni economiche.

Ci sarebbe anche un bellissimo articolo sul perchè è più ecologico usare interni in pelle che interni in plastica vegana sulle automobili e perchè fare gli interni vegan in realtà inquina di più e usa più idrocarburi di quanti se ne usino con gli interni in pelle, che fra l’altro fanno parte dell’economia circolare.

Ma si preferisce il marketing alla verità.. pure la volvo ci è cascata e Tesla..

In nome del marketing si va contro L’ ecologia a favore dell’eco-chic
mmorselli18 Ottobre 2021, 15:52 #37
Originariamente inviato da: Notturnia
Ci sarebbe anche un bellissimo articolo sul perchè è più ecologico usare interni in pelle che interni in plastica vegana sulle automobili e perchè fare gli interni vegan in realtà inquina di più e usa più idrocarburi di quanti se ne usino con gli interni in pelle, che fra l’altro fanno parte dell’economia circolare.


Premesso che io come sedile ci metterei pure la mucca intera, se fosse più comoda, penso che il tuo discorso si riferisca al fatto che noi le mucche le uccidiamo comunque, mentre il vegano vorrebbe un mondo in cui le mucche non si abbattono, e quindi fare il sedile in pelle sarebbe impossibile.
Vash8819 Ottobre 2021, 22:14 #38
articolo scritto da cani, con offesa ai cani.
Intanto non è uno studio ma una collezione di citazioni da diversi studi presentata da un associazione ambientalista.
Che le microplastiche inquinassero era già chiaro ma gli effetti a lungo termine sono completamente sconosciuti (e spero lo resteranno).
L'unione europea ha già chiesto ai produttori di trovare materiali più sostenibili per la costruzione delle pale eoliche. Il principio di precauzione deve tenere conto che le pale eoliche sono il mezzo principale per combattere l'attuale crisi di CO2 e che ritardare l'installazione dell'eolico causerebbe un ritardo inaccettabile alla decarbonizzazione dell'economia.
Notturnia23 Ottobre 2021, 16:31 #39
Originariamente inviato da: mmorselli
Premesso che io come sedile ci metterei pure la mucca intera, se fosse più comoda, penso che il tuo discorso si riferisca al fatto che noi le mucche le uccidiamo comunque, mentre il vegano vorrebbe un mondo in cui le mucche non si abbattono, e quindi fare il sedile in pelle sarebbe impossibile.


ovvio che alludo al mondo di oggi e non a quello finto dei vegani.. parlo di un mondo dove oltre il 90% della popolazione è onnivoro e non smetterà da oggi a domani di mangiare carne solo per qualche strano motivo dopo 8 milioni di anni di evoluzione..

oggi il mondo è questo.. e 70 e più anni fa si facevano le cataste per bruciare i residui di pelli e carniccio che produceva l'industria alimentare fino a che qualcuno non ha iniziato a trasformarli in un prodotto industriale e le cose sono cambiate.. sarebbe stupido tornare indietro in un mondo che chiede (almeno nelle piazze) l'economia circolare e quindi il minor spreco possibile.. invece troviamo metodi sempre più bizzarri per produrre cose sintetiche ed eliminare quelle naturali che potremmo sfruttare.. ma era una parentesi
mmorselli23 Ottobre 2021, 17:31 #40
Originariamente inviato da: Notturnia
oggi il mondo è questo.. e 70 e più anni fa si facevano le cataste per bruciare i residui di pelli e carniccio che produceva l'industria alimentare fino a che qualcuno non ha iniziato a trasformarli in un prodotto industriale e le cose sono cambiate.. sarebbe stupido tornare indietro in un mondo che chiede (almeno nelle piazze) l'economia circolare e quindi il minor spreco possibile.. invece troviamo metodi sempre più bizzarri per produrre cose sintetiche ed eliminare quelle naturali che potremmo sfruttare.. ma era una parentesi


Però il vegano può pensare che attaccando l'economia circolare del commercio della carne questa diventerà meno conveniente e di conseguenza meno mucche dovranno morire.

Al vegano non interessa la questione economica, non è nemmeno scontato che il suo intento animalista debba anche essere ecologista, cioè potrebbe stargli bene che bruci petrolio per fare i sedili, basta che non torturi le mucche.

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