Piombino, c'è l'ok per il mega impianto agrivoltaico: ortaggi e vigne sotto i pannelli solari

di pubblicata il , alle 11:23 nel canale Energie Rinnovabili Piombino, c'è l'ok per il mega impianto agrivoltaico: ortaggi e vigne sotto i pannelli solari

È arrivato anche l'ok della regione per l'impianto agrivoltaico di Piombino. Con i pannelli fotovoltaici si proteggono le colture e si aumenta la produzione, ottenendo anche energia pulita

 

Inizieranno a metà del 2023 i lavori per la realizzazione di un mega impianto agrivoltaico (o agrovoltaico che dir si voglia) a Piombino, in Toscana. Proprio l'ok della regione era tra le cose che ancora mancavano per l'attivazione del progetto, ed è già arrivato il provvedimento autorizzatorio unico regionale, si attende ora l’ok finale.

In località Bocca di Lernia, a un passo dal mare, sorgerà un campo fotovoltaico su una superficie di 60 ettari, ma non con pannelli a terra. Le strutture saranno rialzate, per permettere la condivisione dello spazio con l'agricoltura e l'apicoltura.

Nello specifico, sui pali rialzati ad inseguimento solare verranno installati 51.000 pannelli fotovoltaici bifacciali, per una potenza complessiva di 30,8 MWp, e una produzione stimata annuale di 55,8 GWh, per un periodo di trenta anni.

Piombino

Al di sotto dei pannelli, sfruttando la ciclica ombreggiatura, che non è dannosa bensì aiuta le piante, troveranno posto ortaggi a rotazione, come asparagi, pomodori, carciofi, zucchini, ma anche vigne, meli, ulivi ed anche arbusti adatti all'apicoltura.

Negli spazi senza pannelli ci saranno anche coltivazioni di foraggi e seminativi a rotazione, seguendo sempre sequenze che favoriscano il ritorno dell'azoto nel terreno. Il progetto sarà anche occasione di recupero del territorio, con il riutilizzo di fabbricati abbandonati, destinati ad alloggi, magazzini e ricoveri dei mezzi agricoli. Esprime soddisfazione la Legambiente Val di Cornia, impegnata i un lungo dialogo per migliorare il progetto iniziale, sottolineando la linea totalmente contraria del Comune di Piombino, senza però mai proporre alternative e motivazioni scientificamente valide.

Sul fronte occupazionale, la struttura darà lavoro a personale fisso, e si occuperanno della parte agraria le Università della Tuscia e di Ferrara. Spiace invece sottolineare che l'investimento, da ben 30 milioni di euro, è ad opera di un colosso energetico Spagnolo, Solarig, anche se per tramite della controllata Solar Energy Sette srl.

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13 Commenti
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phmk22 Novembre 2022, 12:35 #1
Senza i "no a tutto" qualcosa si muove, pure nelle regioni "rosse" ...
federicogig22 Novembre 2022, 13:05 #2

ma piombino...

ma piombino è nera adesso, il sindacoe la giunta sono di fratelli d'italia, e vedrai che tra poco non diranno piu' niente del rigassificatore....
Opteranium22 Novembre 2022, 13:32 #3
Originariamente inviato da: federicogig
ma piombino è nera adesso, il sindacoe la giunta sono di fratelli d'italia, e vedrai che tra poco non diranno piu' niente del rigassificatore....

e meno male, sennò questo ma soprattutto il prossimo inverno, ti scaldi bruciando il mobilio
rikyxxx22 Novembre 2022, 14:08 #4
Originariamente inviato da: Opteranium
e meno male, sennò questo ma soprattutto il prossimo inverno, ti scaldi bruciando il mobilio


Ti do una notizia: i rigassificatori non nascono pieni e la grande maggioranza del gas importato viene usato per creare energia elettrica.
Opteranium22 Novembre 2022, 14:52 #5
Originariamente inviato da: rikyxxx
Ti do una notizia: i rigassificatori non nascono pieni e la grande maggioranza del gas importato viene usato per creare energia elettrica.

te ne dò un'altra, la situazione geopolitica attuale non consente alternative nel breve-medio periodo al gas naturale, che si tratti di elettricità o riscaldamento
Ragerino22 Novembre 2022, 15:36 #6
Originariamente inviato da: rikyxxx
Ti do una notizia: i rigassificatori non nascono pieni e la grande maggioranza del gas importato viene usato per creare energia elettrica.


E? Quindi?
Cioè, doveva essere una critica? Non capisco eh.
Perche sai, senza energia elettrica fai fatica pure a postare su questo forum .
Riccardo Papi22 Novembre 2022, 17:40 #7

Non sapevo esistesse il fiume Lernia in Val di Cornia

Premessa, sono nato a Piombino, vivo nelle sue vicinanze e faccio l'agricoltore . Articolo interessante, soprattutto perché parla di cose che non esistono. La prima cosa è la famosa Bocca di Lernia... Il fiume e la valle omonima si chiama Cornia. Bocca di Cornia. La parola "Lernia", nel dialetto locale, è un bambino che piange per qualsiasi cosa.La seconda cosa che non esiste è la possibilità di fare agricoltura nelle ex aree industriali in bocca di Cornia, perché sono terreni sabbiosi, in buona parte semipaludosi e sul piano idrico semi sterili a causa di una drammatica incursione salina che rende l'acqua poco utilizzabile per chilometri nell'interno. Tanto è vero che nessuno, dopo la caduta di Roma, ha più fatto agricoltura sulle fasce costiere della Maremma. Per salvare il mondo, sarebbe bene intanto conoscere il nome dei luoghi che vorremmo, altrimenti si va a salvare il posto sbagliato. Saluti
zappy22 Novembre 2022, 19:17 #8
Originariamente inviato da: Riccardo Papi
Premessa, sono nato a Piombino, vivo nelle sue vicinanze e faccio l'agricoltore . Articolo interessante, soprattutto perché parla di cose che non esistono. La prima cosa è la famosa Bocca di Lernia... Il fiume e la valle omonima si chiama Cornia. Bocca di Cornia. La parola "Lernia", nel dialetto locale, è un bambino che piange per qualsiasi cosa.La seconda cosa che non esiste è la possibilità di fare agricoltura nelle ex aree industriali in bocca di Cornia, perché sono terreni sabbiosi, in buona parte semipaludosi e sul piano idrico semi sterili a causa di una drammatica incursione salina che rende l'acqua poco utilizzabile per chilometri nell'interno. Tanto è vero che nessuno, dopo la caduta di Roma, ha più fatto agricoltura sulle fasce costiere della Maremma. Per salvare il mondo, sarebbe bene intanto conoscere il nome dei luoghi che vorremmo, altrimenti si va a salvare il posto sbagliato. Saluti

rikyxxx22 Novembre 2022, 22:11 #9
Originariamente inviato da: Ragerino
E? Quindi?
Cioè, doveva essere una critica? Non capisco eh.
Perche sai, senza energia elettrica fai fatica pure a postare su questo forum .


Quindi è falso dire che i rigassificatori li facciamo per non restare al freddo.
Sarebbe più onesto ammettere che non vogliamo mettere in discussione la società dei consumi (anche a costo di compromettere l'unico pianeta che abbiamo e la nostra esistenza) e che, noi in Italia, siamo pure colpevolmente in ritardo sullo rinnovabili.
rigelpd23 Novembre 2022, 08:33 #10
Originariamente inviato da: rikyxxx
Quindi è falso dire che i rigassificatori li facciamo per non restare al freddo.
Sarebbe più onesto ammettere che non vogliamo mettere in discussione la società dei consumi (anche a costo di compromettere l'unico pianeta che abbiamo e la nostra esistenza) e che, noi in Italia, siamo pure colpevolmente in ritardo sullo rinnovabili.


siccome il gas in italia viene usato sia per produrre elettricità che per riscaldare se manca il gas salgono sia i prezzi dell'elettricità che quelli del riscaldamento, ergo:

anche se usassimo il 100% del gas del rigassificatore di Piombino per produrre elettricità questo comporterebbe comunque una riduzione dei prezzi del gas per il riscaldamento.

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