Gogoro insegna e Honda impara; in arrivo le Honda Power Pack Exchanger e:

Gogoro insegna e Honda impara; in arrivo le Honda Power Pack Exchanger e:

Le prime stazioni sono state consegnate a Gachaco la società di scambio di batterie di formata congiuntamente da Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki

di pubblicata il , alle 16:12 nel canale Moto Elettriche
GogoroHonda
 

Gogoro ha fatto scuola ed Honda ha preso appunti, scegliendo a sua volta di costruire stazioni di scambio per i pacchi batteria Honda Mobile Power Pack e: (MPPe:) di cui sono dotati i suoi veicoli a due ruote; la società che si occuperà di installare i punti di scambio è Gachaco. Creata da Eneos e le "Big 4" delle moto giapponesi Honda, Kawasaki, Susuki e Yamaha, la start up ha due obbiettivi: avviare programmi di riciclo delle batterie esauste e creare punti di scambio per quelle in uso, che ovviamente dovranno avere uno standard uguale per tutte le parti coinvolte.

Le stazioni Honda dispongono di numerosi alloggiamenti in cui i proprietari di scooter e moto elettriche possono ritirare un pacco completamente carico e lasciare il proprio quando sono a corto di kW. La prima stazione HPPEe: sarà installata a Tokyo e anche l’India, dove molti risciò – il mezzo di trasporto più popolare – stanno venendo sostituiti da mezzi elettrici che montano le MPPe di Honda, presto potrà contare sul medesimo servizio.

electric rickshaw

L’azienda non ha divulgato molti dettagli circa la diffusione su larga scala di queste stazioni di scambio, ma tutto lascia presagire che si tratti di un progetto importante.

L’idea non è nuova ma ripresa (abbastanza chiaramente) dall’intuizione di Gogoro, che nel 2015 debuttò a Taiwan e ora ha una rete abbastanza capillare da riuscire a gestire circa 350.000 sostituzioni di batterie al giorno, con un totale di oltre 350 milioni di sostituzioni di batterie da quando ha iniziato a installare i suoi punti di scambio. Le stazioni della start up taiwanese sono progettate per mantenere il funzionamento durante le interruzioni di corrente di massa e possono fornire l'energia immagazzinata dalle batterie alla rete per alimentare infrastrutture locali critiche come gli ospedali.

Inoltre sono molto facili da usare, non necessitano di tessere né di registrazioni, dal momento che tutte le informazioni del pilota sono già memorizzate all’interno della batteria; al contrario, le HPPEe: richiederanno ai motociclisti di inserire i propri dati in una stazione di scambio prima di poter accedere alle batterie.

Gogoro gestisce principalmente la sua rete di scambio di batterie a Taiwan, ma ha iniziato ad espandersi a livello internazionale in tutta l'Asia e recentemente ha iniziato ad espandersi in Israele, dove i motociclisti possono ora acquistare gli scooter elettrici di Gogoro e abbonarsi alla rete di scambio di batterie.

Diversamente che per le auto elettriche, il mondo delle due ruote a zero emissioni offre diverse possibilità per caricare le proprie batterie: alla spina, tramite stazioni di scambio, estraendo il pacco e caricandolo a casa, come fosse un gigantesco power bank.

silence battery

La scelta della spagnola Silence e della californiana Ryyid è ricaduta proprio su quest’ultima possibilità; la prima è un’azienda con sede a Barcellona che produce veicoli a due ruote con batterie estraibili in stile trolley.

Alt

Ryvid è una start up di motociclette elettriche della California che ha a sua volta scelto di permettere ai suoi clienti di portarsi la batteria a casa, dotandola di ruote per facilitarne il trasporto.

Ryvid

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3 Commenti
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phmk27 Ottobre 2022, 16:34 #1
Si, mi "rompo la schiena" a trasportare "il pacco" su e giù per le scale al terzo piano senza ascensore ....
Ombra7728 Ottobre 2022, 00:24 #3
Se fosse altrettanto semplice sostituire i 60kw di batteria per le auto e usarle ad esempio per l'accumulo solare sarebbe l'uovo di colombo.
Alcuni recenti pickup come l'evoluzione dell'F150 già funziona come power station, ma per chi come il 90% della gente non può tirare un cavo dall'auto all'inverter o caricarsi 200kg di batterie per le scale non è ancora una tecnologia matura.
In un momento tecnologico costellato più che altro di soluzioni banali e illogiche questo al momento è il meglio a disposizione.
Il vero passo da gigante nella transizione si avrà con una evoluzione delle attuali celle, ancora troppo pesanti, aumentando la densità energetica e riducendone il deterioramento.

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