Ecco PairTree, fotovoltaico e ricarica off-grid che si installa in quattro ore

Paired Power ha presentato la sua soluzione per punti di ricarica provvisori o alimentati da fotovoltaico e accumulo. Si trasporta e si monta in quattro ore
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Settembre 2022, alle 11:16 nel canale Soluzioni di ricaricaPaired Power
Una nuova azienda californiana, Paired Power, ha presentato la sua soluzione per punti ricarica off-grid, provvisori o facilmente trrasportabili. Il sistema prende il nome di PairTree, e si basa su una semplice pensilina modulare, che nella singola unità propone una copertura fotovoltaica da 5 kW, grazie a 10 pannelli bifacciali.
Sotto, al centro, è posizionata una struttura dove viene fissata una semplice wallbox per ricarica in corrente alternata, ma che può contenere anche una batteria di accumulo, realizzata con celle al litio LFP e dalla capacità di 40 kWh. La struttura è facilmente trasportabile quando smontata, e richiede solo due persone per essere installata in circa quattro ore.
Come detto, PairTree è utilizzabile off-grid, ad esempio in occasione di eventi dove non è disponibile una linea pubblica di corrente elettrica, ma può anche essere collegata alla rete, come apparato semi definitivo. Inoltre Paired Power gestisce anche il pagamento della ricarica in maniera diretta, con la sua app.
L'azienda al momento sta raccogliendo manifestazioni di interesse e preordini, tramite il proprio sito, e conta di effettuare le prime consegne della versione di produzione di serie nel secondo trimestre 2023.
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12 Commenti
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Cosi' come sono fatti non sono affiancabili su 2 posti adiacenti, conveniva farli + "profondi" in modo da diventare anche una tettoia vera e propria per l'auto.
2 piccioni con una fava.
Gia' ce li vedo i parcheggi dei centri commerciali completamente ricoperti di pannelli con logica simile
Tra l'altro quei rendering sono estremamente... come dire... come minimo reticenti.
L'auto è parcheggiata fuori centro, sul bordo sinistro dello stallo (in modo da dare l'impressione che ci sia più spazio); l'ombra del pannello deborda appena dal margine destro dello stallo e sta tutta dentro la sagoma dell'auto (in prospettiva, considerando il tetto), ma in realtà è proiettata su due stalli, questo perché, come si vede dalla seconda immagine, i pannelli occupano due stalli (diciamo che un modulo e un quarto per lato, totali due moduli e mezzo, stanno fuori dalla sagoma dello stallo. Su cinque moduli, è la metà esatta).
Più profondi come giustamente dice Univac o aumenta la leva (che è male) o devi mettere dei supporti più indietro, e possono dare noia per aprire le portiere etc.
C'era una foto poco tempo fa, quest'estate, di nommiricordodove, dove c'è stato "del maltempo" e una roba del genere ma fissa, era crollata sulle macchine, facendo un bel tritello...
Ci sono dei diodi di bypass che possono essere usati in questi casi ma hanno un costo e vanno applicati e non mi sembra di vedere scatole del genere sotto i pannelli. Inoltre temo che questi diodi comportino una riduzione della potenza complessiva dei pannelli in quanto sono attraversati da forti correnti.
Roba che l'auto Ve la lasciano lì e vi rubano il pacco batteria con quello che costa.
La stagione delle piogge...
Quei periodi che piove per un mese di fila o più si attaccano tutti all'Enel ovviamente... AllegriaaaaIo direi che potremmo installare Km quadrati di pannelli FV in sud-africa e portare le "secchie" di corrente tramite elettrodotti lunghi migliaia di Km in Europa.
A questo punto visto il sur-plus da energia elettrica aumenteranno comunque le bollette di 4 volte con la scusa di un minchia-virus o di una fittizia guerra tra l'Azerbaijan ed il principato minore del Nepal....
Io direi che potremmo installare Km quadrati di pannelli FV in sud-africa e portare le "secchie" di corrente tramite elettrodotti lunghi migliaia di Km in Europa.
A questo punto visto il sur-plus da energia elettrica aumenteranno comunque le bollette di 4 volte con la scusa di un minchia-virus o di una fittizia guerra tra l'Azerbaijan ed il principato minore del Nepal....
C'è un video interessante su YouTube che parla dei cavi sottomarini per il trasporto di elettricità tra l'Africa e l'Europa (via Spagna).
E parla anche della quantità immonda di cavi che ci vorrebbero per trasportare l'energia elettrica derivante da una pannellizzazione massiva (
Questo ovviamente se non si rivela una stupidaggine colossale (come penso che sia) che impieghi 24 ore(a condizioni ottimali tra l'altro) a raccogliere abbastanza corrente con quei 4 pannelli solari in croce per ricaricare per intero una macchina
Vetril
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