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Ionity inizia i lavori per la stazione di ricarica di Affi: la più grande d'italia, con copertura fotovoltaica

di pubblicata il , alle 15:48 nel canale Soluzioni di ricarica Ionity inizia i lavori per la stazione di ricarica di Affi: la più grande d'italia, con copertura fotovoltaica

Ionity è in piena fase di espansione, e non si è dimenticata dell'Italia. Ha scelto il comune di Affi per una stazione di ricarica con 18 postazioni da 350 kW

 

Un'area di ricarica con 18 charger, con potenza nominale di 350 kW, ed una fornitura di energia completamente da fonti rinnovabili, anche grazie alla pensilina fotovoltaica che ricoprirà l'intera stazione. È ciò che Ionity sta per realizzare nel Comune del Nord Italia di Affi.

La rete di ricarica paneuropea, nata dall'unione d'intenti di diversi costruttori di automobili, sta entrando in quella che ha definito la fase 2.0, che prevede di realizzare, entro il 2025, circa 600 stazioni aggiuntive, con 6-12 caricatori per ogni sito.

Attualmente in Italia Ionity ha all'attivo 22 stazioni, per un totale di 114 charger, tutti con standard di presa europea CCS Combo, e altre 9 stazioni sono in fase di costruzione (Lecce, Napoli Afragola, Roma Nord, San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche, Conegliano, Mondovì, Cavaglià, e appunto Affi).

Ionity Affi

Il luogo scelto è il parcheggio del centro Commerciale in Via Pascoli, che vedrà sorgere anche una pensilina fotovoltaica a copertura della nuova struttura, così da generare in loco parte dell'energia necessaria, che comunque sarà tutta certificata come 100% rinnovabile. Delle 18 postazioni, 2 saranno dedicate a mezzi commerciali o con rimorchio.

Affi dunque diventa sempre più un centro nevralgico per la mobilità elettrica, dove già sorgeva uno dei più grandi Tesla Supercharger, e con colonnine fast e slow gratuite messe a disposizione di tutti gli automobilisti. Ma il Comune negli anni si è reso protagonista di iniziative all'avanguardia, quando già nel 2012 inaugurava il primo parco fotovoltaico da 1 MW inserito in una rotonda stradale.

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11 Commenti
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TheZeb04 Novembre 2022, 15:53 #1
Bene direi, già ce ne sono molte trattandosi di Affi l' uscita autostradale maggiormente trafficata in provincia di Verona dai turisti stranieri che si recano sul lago di Grada. Tra olandesi e tedeschi girano un sacco di tesla e altre EV.
ilariovs04 Novembre 2022, 15:58 #2
La stazione Ionity la fa ad Affi e la alimenta col FV.

Uno penserebbe che ne la farebbe in Sicilia o Saredna dove il FV rende il 30% in piú del Veneto ma la fa ad Affi.

E secondo me, la fa ad Affi perché li ci sono i turisti tedeschi, olandesi, svizzeri, belgi, austriaci che scendono con le loro BEV.

Rischiamo l'ennesimo "digitale divide" col nord che sviluppa una rete di ricarica ed il centro sud che resta con le brum brum.

In quella che io considero una strategia energetica il sud Italia fra FV, eolico in e off shore dovrebbe rappresentare la centrale elettrica d'italia.

Invece le BEV sono concentrate a nord e compriamo gas da mezzo mondo invece di energia verde dal sud.

TorettoMilano04 Novembre 2022, 16:03 #3
Originariamente inviato da: ilariovs
La stazione Ionity la fa ad Affi e la alimenta col FV.

Uno penserebbe che ne la farebbe in Sicilia o Saredna dove il FV rende il 30% in piú del Veneto ma la fa ad Affi.

E secondo me, la fa ad Affi perché li ci sono i turisti tedeschi, olandesi, svizzeri, belgi, austriaci che scendono con le loro BEV.

Rischiamo l'ennesimo "digitale divide" col nord che sviluppa una rete di ricarica ed il centro sud che resta con le brum brum.

In quella che io considero una strategia energetica il sud Italia fra FV, eolico in e off shore dovrebbe rappresentare la centrale elettrica d'italia.

Invece le BEV sono concentrate a nord e compriamo gas da mezzo mondo invece di energia verde dal sud.


proprio ieri chiesi sul forum a un oppositore degli incentivi dell'elettrico se una strategia attendista dell'italia possa avere effetti negativi, risposta "è indifferente". mi fa tristezza dover vedere investire in questo settore per i turisti stranieri
ilariovs04 Novembre 2022, 16:11 #4
Originariamente inviato da: TorettoMilano
proprio ieri chiesi sul forum a un oppositore degli incentivi dell'elettrico se una strategia attendista dell'italia possa avere effetti negativi, risposta "è indifferente". mi fa tristezza dover vedere investire in questo settore per i turisti stranieri



La politica "attendista" secondo me, sarà un massacro perché il turista con la BEV (che quindi ha disponibilità di spesa molto probabilmente) nella struttura SENZA ricarica manco ci pensa a prenotare.
andbad04 Novembre 2022, 17:33 #5
Affi, la mia prima ricarica (tra l'altro all'epoca gratuita). Bei ricordi.

By(t)e
Super-Vegèta04 Novembre 2022, 19:20 #6
Così deve essere. Stazioni con capacità di ricarica elevata e tempi estremamente ridotti, in stile pompe di benzina. Non c'è altro modo per la diffusione dell'elettrico.

Ad oggi la tecnologia è limitata dalle batterie, ma l'idea è quella giusta, finalmente. Il resto sta allo sviluppo delle batterie e alla riduzione dei costi. Se le persone potranno ricaricare in 5-7 minuti, un minimo di 600 km di autonomia, la strada sarà in discesa.
Rubberick05 Novembre 2022, 08:47 #7
beh se il tempo é ridotto a 10 min siamo vicini al tempo di quando vai in autogrill per una pausa caffé / bagno, dovrebbe andare no?
andbad05 Novembre 2022, 09:11 #8
Originariamente inviato da: Rubberick
beh se il tempo é ridotto a 10 min siamo vicini al tempo di quando vai in autogrill per una pausa caffé / bagno, dovrebbe andare no?


C'è un errore comune: non c'è "10 minuti" o "45 minuti". Dipende tutto da quanta energia ti serve. Non è che devi per forza fare il pieno. Se per arrivare a destinazione (dove magari hai un punto di carica lento, tipo a casa o in albergo) ti basta il 50%, dovrai ricaricare metà del tempo.

By(t)e
Chelidon05 Novembre 2022, 18:30 #9
Invece di fare conti teorici, provate ad usare un'elettrica altrimenti non vi rendete conto che già adesso a benzina state in autogrill molto più tempo che per fare il pieno!

Non serve più autonomia, già 250-400 km sono sufficienti per fare una pausa dopo 2-3 ore di guida e ripartire: servono solo batterie più leggere perché il peso in meno ti migliora il consumo e fai più strada che a tirati dietro del peso in più che ti fa guidare mezz'ora in più una volta all'anno!

Anche le velocità di carica già a partire da 100 kW, che sono supportate via via da sempre più auto, ti fanno caricare spesso più in fretta che a prendere un caffè: sono più le volte che devo correre a staccarla che il contrario.

Poi servono politici che non ci facciano perdere il treno a spese della guida francese di Stellantis e giornalisti che non li assecondino inventando palle come che è più conveniente un diesel con gli aumenti: settimana scorsa "prezzi alle stelle" ebbene 75 € per attraversare le Alpi andata e ritorno in autostrada totalizzando 1200 km, col gasolio incentivato dallo stato si sarebbe speso il doppio con un auto pesante la metà e potente un quarto! Qua la gente ancora non ha capito che investendo in tecnologia e stando al passo ci si guadagna tutti, industria, ambiente, salute, vent'anni fa ci si lamentava della lobby dei petrolieri che impediva lo sviluppo, adesso la lobby è rimasta nella testa della gente e basta!

Assieme al prezzo è l'unica cosa che limita l'adozione delle BEV non la tecnologia che è già matura ora.
TorettoMilano05 Novembre 2022, 18:47 #10
Originariamente inviato da: Chelidon
Invece di fare conti teorici, provate ad usare un'elettrica altrimenti non vi rendete conto che già adesso a benzina state in autogrill molto più tempo che per fare il pieno!

Non serve più autonomia, già 250-400 km sono sufficienti per fare una pausa dopo 2-3 ore di guida e ripartire: servono solo batterie più leggere perché il peso in meno ti migliora il consumo e fai più strada che a tirati dietro del peso in più che ti fa guidare mezz'ora in più una volta all'anno!

Anche le velocità di carica già a partire da 100 kW, che sono supportate via via da sempre più auto, ti fanno caricare spesso più in fretta che a prendere un caffè: sono più le volte che devo correre a staccarla che il contrario.

Poi servono politici che non ci facciano perdere il treno a spese della guida francese di Stellantis e giornalisti che non li assecondino inventando palle come che è più conveniente un diesel con gli aumenti: settimana scorsa "prezzi alle stelle" ebbene 75 € per attraversare le Alpi andata e ritorno in autostrada totalizzando 1200 km, col gasolio incentivato dallo stato si sarebbe speso il doppio con un auto pesante la metà e potente un quarto! Qua la gente ancora non ha capito che investendo in tecnologia e stando al passo ci si guadagna tutti, industria, ambiente, salute, vent'anni fa ci si lamentava della lobby dei petrolieri che impediva lo sviluppo, adesso la lobby è rimasta nella testa della gente e basta!

Assieme al prezzo è l'unica cosa che limita l'adozione delle BEV non la tecnologia che è già matura ora.


se vedi come ragiona buona parte del forum ti spaventi, aggrappati al passato con le unghie e con i denti

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