La mossa di NIO: le stazioni di scambio ora le fa in Ungheria, la prima è già in Germania

La mossa di NIO: le stazioni di scambio ora le fa in Ungheria, la prima è già in Germania

NIO è arrivata in Europa, anche con le sue stazioni di scambio batteria. Quelle europee ora vengono prodotte in Ungheria, e le consegne sono già iniziate

di pubblicata il , alle 16:33 nel canale Soluzioni di ricarica
NIO
 
12 Commenti
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Notturnia20 Settembre 2022, 11:16 #11
Originariamente inviato da: Alekx
Quoto pienamente, il know how oramai e' totalmente in mano ai cinesi per questo tipo di auto.

Dire di produrrle in qualsiasi paese Europeo non serve a una beata ceppa perche' il giorno che decideranno di chiudere i rubinetti rimarremo a scecco noi.

Ora i cinesi dobbiamo farlo noi, cioe' rubare alle loro aziende per produrre noi direttamente cosi' come hanno fatto loro nel passato.

Per il resto la vedo dura per molti marchi rimanere a "galla" anche se secondo me questo fenomeno andra' sciamando e vedrete che la produzione delle auto endotermiche cessera' ben oltre la data stabilita.


vero ma non avremmo dovuto uccidere la nostra vita futura a vantaggio di altri continenti.. potevamo fare le cose tutelando l'ambiente (e già siamo molto migliori del resto del mondo) e tutelando la gente che lavora in europa al posto di vandalizzare tutto spingendo su una transizione che non è ne facile ne veloce come pensava chi ha scritto le scartoffie per obbligarci a farla..

il dubbio che l'idea fosse già quella di far perdere il lavoro a 6-7 milioni di persone e delocalizzare il lavoro in asia c'è.. ma si penserebbe male e si farebbe peccato..
Alekx20 Settembre 2022, 12:13 #12
Originariamente inviato da: Notturnia
vero ma non avremmo dovuto uccidere la nostra vita futura a vantaggio di altri continenti.. potevamo fare le cose tutelando l'ambiente (e già siamo molto migliori del resto del mondo) e tutelando la gente che lavora in europa al posto di vandalizzare tutto spingendo su una transizione che non è ne facile ne veloce come pensava chi ha scritto le scartoffie per obbligarci a farla..

il dubbio che l'idea fosse già quella di far perdere il lavoro a 6-7 milioni di persone e delocalizzare il lavoro in asia c'è.. ma si penserebbe male e si farebbe peccato..


Purtroppo una volta bastava bestemmiare con i solo politici italiani, oggi sono tutti pupazzi in mano a quelli che stanno a Bruxelles che a loro volto sono pupazzi di poteri forti che decidono le finanze di interi continenti.

Basti guardare quello che sta succedendo in questo momento in europa, tra separazione dei costi dei vari prodotti energetici, tra il tetto del gas, tra promesse non mantenute da parte di chi, europeista e non, prima promette e poi te lo ficca nel posteriore e dico anche giustamente.

Non ultimo la Francia che ha deciso di ridurre le forniture elettriche all'italia perche' chiaramente oggi serve a loro quasi l'intera potenza. Noi da bravi GREEN che siamo e visto che siamo il PRIMO PAESE AL MONDO, per l'acquisto di energia a casua di politiche energetiche ferme a 60 anni fa, come possiamo solo pensare di poter andare in elettrico ? La casa si costruisce dalle fondamenta non dal tetto e se per diventare GREEN devo spendere per un pieno il triplo di quello che spendo oggi per un'auto a combustione vuol dire che finanziariamente saremo sempre ostaggio di qualcuno anche in questo ambito.

E vi posso garantire che non e' facile neanche sopravvivere con i pannelli solari, sicuramente e' un aiuto non indifferente ma non basta.

Quindi o ci mettiamo in testa che a parte i pannelli fotovoltaici dobbiamo avere energie alternative, oppure dovremmo ritronare al caro e vecchio spostamento con il carretto perche' alternative non ce ne sono.

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