La mossa di NIO: le stazioni di scambio ora le fa in Ungheria, la prima è già in Germania

La mossa di NIO: le stazioni di scambio ora le fa in Ungheria, la prima è già in Germania

NIO è arrivata in Europa, anche con le sue stazioni di scambio batteria. Quelle europee ora vengono prodotte in Ungheria, e le consegne sono già iniziate

di pubblicata il , alle 16:33 nel canale Soluzioni di ricarica
NIO
 

Dopo mesi e mesi di annunci, la cinese NIO è finalmente sbarcata ufficialmente in Europa, anche al di fuori della Norvegia, iniziando l'espansione dalla Germania. Da sempre l'azienda ha fatto sapere di voler esportare non solo le sue auto, ma anche il sistema di scambio batteria automatizzato, che consente ai clienti di ripartire con un'auto completamente carica in una manciata di minuti.

Le prime due stazioni sono già operative in Norvegia, ma da ora NIO si gioca una carta importantissima, ovvero la sua prima fabbrica al di fuori della Cina, e servirà proprio per costruire le stazioni di battery swap europee.

NIO Ungheria

Lo stabilimento è appena stato inaugurato, e si trova a Biatorbágy, in Ungheria. La fabbrica era stata annunciata nel corso del Power Day all'inizio di luglio, e pertanto è stata completata in un tempo record. Sarà fondamentale per raggiungere il traguardo di 1.000 stazioni europee entro il 2025, e la prima, in segno celebrativo, è partita a bordo di un camion proprio in direzione Germania dove, nel momento in cui scriviamo, è già arrivata.

NIO Ungheria

La nuova struttura non si occuperà solo di produrre le stazioni robotizzate (che potete vedere qui in funzione), ma anche dell'assistenza post vendita, dell'addestramento e della ricerca per migliorare il prodotto, quest'ultima parte in contatto con la sede di Oxford e della Silicon Valley. Inoltre alle stazioni si aggiungerà anche la produzione delle colonnine marchiate NIO, che il costruttore installa nelle vicinanze come possibilità di back-up, ma che intende anche distribuire sul territorio.

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12 Commenti
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frankie19 Settembre 2022, 17:49 #1
Mah!
rolling7119 Settembre 2022, 17:52 #2
Tra dittatori si capiscono.
Cappej19 Settembre 2022, 17:54 #3
Originariamente inviato da: rolling71
Tra dittatori si capiscono.


Quindi la prossima in Turchia... potrebbe anche essere...
WarSide19 Settembre 2022, 18:02 #4
Vediamo se avranno più fortuna di Better Place (di cui vi consiglio di leggere la storia )
dr-omega19 Settembre 2022, 18:16 #5
Questi (le aziende cinesi) arrivano sul posto, fanno vedere la "Crana", i politici locali e i sindacati non si mettono di mezzo, costruiscono a tempi di record e cominciano a produrre/vendere/offrire servizi; fanno insomma quello che dovrebbe essere la norma.
Temo che per noi (le nostre aziende) sarà durissima, tra poco cominceremo ad acquistare validissime auto cinesi, il know-how ormai ce l'hanno e nel frattempo i concorrenti europei cominceranno a ridimensionarsi (licenziamenti), cambiare partner e fornitori (chiusure e altri licenziamenti) fino a ridurre drasticamente l'industria e l'indotto dell'auto europeo.
rolling7119 Settembre 2022, 19:11 #6
Originariamente inviato da: Cappej
Quindi la prossima in Turchia... potrebbe anche essere...


Troppo democratica, la Turchia consente di abortire alle donne.
io78bis19 Settembre 2022, 19:54 #7
Originariamente inviato da: dr-omega
Questi (le aziende cinesi) arrivano sul posto, fanno vedere la "Crana", i politici locali e i sindacati non si mettono di mezzo, costruiscono a tempi di record e cominciano a produrre/vendere/offrire servizi; fanno insomma quello che dovrebbe essere la norma.
Temo che per noi (le nostre aziende) sarà durissima, tra poco cominceremo ad acquistare validissime auto cinesi, il know-how ormai ce l'hanno e nel frattempo i concorrenti europei cominceranno a ridimensionarsi (licenziamenti), cambiare partner e fornitori (chiusure e altri licenziamenti) fino a ridurre drasticamente l'industria e l'indotto dell'auto europeo.


Quindi la colpa di chi sarebbe?
A) azienda che delocalizza per guadagnare di più
B) cittadini che preferiscono pagare 10% in meno per avere un bene
C) Stati che fanno politiche di sviluppo stupide o poco lungimiranti
Opteranium19 Settembre 2022, 21:46 #8
Originariamente inviato da: io78bis
Quindi la colpa di chi sarebbe?
A) azienda che delocalizza per guadagnare di più
B) cittadini che preferiscono pagare 10% in meno per avere un bene
C) Stati che fanno politiche di sviluppo stupide o poco lungimiranti

ultimamente direi la C) perché non ho mai visto una serie peggiore di decisioni per l'ambito automotive a livello europeo.
In pratica hanno decretato il suicidio economico dei marchi esistenti e spianato la strada alla concorrenza
Notturnia19 Settembre 2022, 21:56 #9
Originariamente inviato da: Opteranium
ultimamente direi la C) perché non ho mai visto una serie peggiore di decisioni per l'ambito automotive a livello europeo.
In pratica hanno decretato il suicidio economico dei marchi esistenti e spianato la strada alla concorrenza


quotone

hanno fatto in modo di svendere l'europa alla cina
progetto lunghetto.. ci sono voluti alcuni decenni ma grazie ad una buona pandemia che ha danneggiato quasi solo noi.. ad un casino in europa per il gas.. ad alcune scelte molto ben fatte.. siamo gli unici in questo disastro e al posto di tutelare il nostro lavoro e le nostre capacità abbiamo aperto la strada alla concorrenza meno qualificata e ucciso il settore che trainava da sempre l'europa

2.5 milioni di addetti solo nella parte diretta.. circa il doppio con l'indiretta..

tenendo conto che in europa copre oltre il 10% delle persone occupate con un lavoro non è male rovinare il settore..
Alekx20 Settembre 2022, 08:54 #10
Originariamente inviato da: Opteranium
ultimamente direi la C) perché non ho mai visto una serie peggiore di decisioni per l'ambito automotive a livello europeo.
In pratica hanno decretato il suicidio economico dei marchi esistenti e spianato la strada alla concorrenza


Quoto pienamente, il know how oramai e' totalmente in mano ai cinesi per questo tipo di auto.

Dire di produrrle in qualsiasi paese Europeo non serve a una beata ceppa perche' il giorno che decideranno di chiudere i rubinetti rimarremo a scecco noi.

Ora i cinesi dobbiamo farlo noi, cioe' rubare alle loro aziende per produrre noi direttamente cosi' come hanno fatto loro nel passato.

Per il resto la vedo dura per molti marchi rimanere a "galla" anche se secondo me questo fenomeno andra' sciamando e vedrete che la produzione delle auto endotermiche cessera' ben oltre la data stabilita.

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