Tesla, continua l'apertura dei Supercharger a terzi: abilitati clienti tedeschi e belgi, la prossima è la Norvegia

Tesla, continua l'apertura dei Supercharger a terzi: abilitati clienti tedeschi e belgi, la prossima è la Norvegia

Continua il programma Tesla per aprire i Supercharger anche alle auto elettriche degli altri brand. La Norvegia dovrebbe essere il prossimo mercato per il progetto pilota, poiché mette sul piatto finanziamenti pubblici

di pubblicata il , alle 12:30 nel canale Soluzioni di ricarica
Tesla
 

All'inizio del mese di novembre Tesla aveva aperto la sua rete di ricarica veloce Supercharger anche ai proprietari di auto elettriche della concorrenza, iniziando con un progetto pilota in dieci location olandesi.

Una mossa osannata da alcuni, e fortemente criticata da altri (soprattutto proprietari Tesla), ma che era nell'aria da tanto tempo. Dopo il primo periodo di test, in cui solo i clienti residenti nei Paesi Bassi potevano aver accesso ai SuC, sembra sia stata estesa la funzionalità anche a tedeschi e belgi, ma sempre e solo in una delle dieci stazioni olandesi già aperte, in caso di vacanza o passaggio durante un viaggio.

Secondo i media locali, si avvicina ora il turno della Norvegia, che sembrava dovesse essere il primo Paese nel progetto. Il Governo ha infatti stanziato dei finanziamenti per incrementare la rete di ricarica, ma una delle condizioni per accedervi è che le colonnine siano utilizzabili da tutte le auto indistintamente. Secondo fonti di Bilbransje24, un rappresentante Tesla avrebbe scritto al Ministero dei Trasporti norvegese chiedendo un incontro per discutere della cosa.

Tesla Supercharger

La questione monetaria sembra quindi fondamentale per la decisione di espandere il progetto pilota. Una situazione simile c'è anche negli Stati Uniti, dove il Governo Biden ha appena assegnato 7,5 miliardi di dollari allo stesso scopo. In America però Tesla dovrebbe aggiornare le sue colonnine, che usano un cavo proprietario e non universale (CCS Combo) come invece avviene in Europa. Un problema forse non difficile da risolvere, sfruttando proprio i cavi e i componenti già prodotti per i Supercharger del Vecchio Continente.

Il risultato comunque è il medesimo: sarà sempre più facile viaggiare in auto elettrica, indipendentemente dalla marca, ma i clienti Tesla rinunceranno a una piccola parte di un privilegio, che per alcuni è stato anche motivo di scelta della vettura.

4 Commenti
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Unrue07 Dicembre 2021, 13:48 #1
Ma per il cavo non esiste un qualche tipo di adattatore da comprare a parte?
ramses7707 Dicembre 2021, 13:49 #2
Prima o poi capiterà anche qui e credo che l’ago della bilancia per i proprietari sarà l’effettiva realizzazione di ulteriori supercharger.
Per gli altri, avere a disposizione strutture super efficienti è grasso che cola.
Strato154107 Dicembre 2021, 14:44 #3
Un bel regalo ai fedelissimi del marchio e a quelli che hanno comprato Tesla per la rete di ricarica
Scommetto che riusciranno a trovare qualcosa di positivo anche in questo del tipo " socializziamo con gli altri utenti elettrici e impariamo cose nuove"...
Dimenticando la fregatura che gli è stata tirata, attenti perchè se a Musk gira male vi spegne l'auto e non ripartirete più!
niky8907 Dicembre 2021, 20:45 #4
Originariamente inviato da: Unrue
Ma per il cavo non esiste un qualche tipo di adattatore da comprare a parte?


In Europa non serve, in USA esistono adattatori per i destination charger che però non funzionano nei Supercharger.

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