Auto elettrica calata dall'alto, l'AD di Stellantis scettico su prezzi, impatto ambientale e occupazione

Auto elettrica calata dall'alto, l'AD di Stellantis scettico su prezzi, impatto ambientale e occupazione

L'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, non le ha certo mandate a dire sull'auto elettrica, parlando di una decisione imposta dai governi, anche in modo brutale. Secondo lui c'è un problema di prezzi, che rendono le vetture elitarie, ma anche l'impatto ambientale è tutto da verificare.

di pubblicata il , alle 10:48 nel canale Mercato
Stellantis
 

Stanno facendo discutere le parole di Carlos Tavares, AD di Stellantis, il quale ha esposto tutte le sue perplessità sulla transizione all'elettrico, facendo eco a quanto dichiarato qualche tempo fa da Toyota.

Il boss dell'azienda nata dalla fusione tra PSA e FCA, ha affermato nel corso del Future of the Car Summit organizzato dal Financial Times che il passaggio alle vetture elettriche (al quale, comunque, l'azienda prende parte) è una decisione "calata dall'alto" dai governi e imposta, in qualche caso, in modo "brutale".

"Se offri una mobilità pulita accessibile solo agli acquirenti più abbienti, non avrai un impatto significativo sulle emissioni di carbonio. È difficile vendere un'auto a batteria da 30 mila euro quando le persone possono acquistare il corrispondente modello tradizionale a metà prezzo", ha esordito Tavares.

Oltre al tema dei listini, che certamente oggi è un problema (occultato in parte dagli incentivi nazionali e locali), Tavares ha affrontato anche l'effettivo vantaggio ambientale: secondo lui bisognerebbe puntare su più tecnologie, non una sola circondata per giunta da interrogativi sulla sostenibilità economica e ambientale.

"Quando si guarda alle emissioni di carbonio legate dalle automobili, si dovrebbero considerare tutte le emissioni del ciclo di vita del prodotto. Se rendiamo la mobilità del futuro alla portata solo delle persone benestanti, continueremo ad avere una flotta di auto circolanti più vecchie che continuerà a emettere inquinanti", ha spiegato.

L'AD porta sul tavolo della discussione il tema della produzione (reperimento delle materie prime per le batterie) e dello smaltimento delle batterie, sottolineando come i governi considerino solo le emissioni allo scarico, cioè un quadro parziale di un problema più complesso che riguarda anche l'economicità delle vetture affinché possano essere acquistate da molte più persone. Vi è poi anche tutto il tema della creazione e/o adeguamento delle infrastrutture esistenti a supporto dell'auto elettrica.

"Come si fa a garantire una mobilità più pulita e accessibile, che abbia un impatto significativo sulla riduzione della CO2? Per farlo, non basta avere auto green in vendita: servono persone disposte a comprarle e, quindi, capaci di permettersele. Se non manteniamo l'accessibilità economica, avremo un impatto sulla libertà di mobilità".

"In un decennio, le auto saranno 300-500 kg più pesanti di oggi. Questo porterà in tavola il tema dei materiali e della loro scarsità", ha aggiunto Tavares citando uno dei punti che in passato erano accostati solo a smartphone e l'elettronica di consumo, ossia quello della scarsità e della disponibilità geografica delle terre rare.

Leggi anche: Scoperto in Europa un enorme giacimento di litio: batterie per 400 milioni di auto elettriche. Ecco dove si trova

"Nessuno dovrebbe dimenticare da dove è venuta la decisione di puntare tutto sull'elettrico: non è certo dell'industria automobilistica", ha ricordato Tavares. "Dobbiamo tenerlo presente per il futuro. La tempistica di adozione dei veicoli elettrici dipende solo da quando i governi decideranno di impattare sulla libertà della mobilità".

L'AD, infine, ha parlato di due altri temi: occupazione e guida autonoma. L'auto elettrica potrebbe portare a migliaia di licenziamenti, anche a causa dei prezzi delle materie prime. "Se non siamo in grado di proteggere i margini su ogni veicolo elettrico che vendiamo rispetto a quanto succede oggi con le vetture convenzionali, ci saranno ristrutturazioni e conseguenze sociali. Tutti sanno che ci vogliono più ore di lavoro per assemblare un sistema basato sul motore a combustione rispetto a un elettrico".

Per quanto concerne l'auto a guida autonoma, Tavares pensa che "non prenderà mai il sopravvento completamente, dal momento che ci sarà sempre spazio per il piacere di guida".

69 Commenti
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barzokk15 Maggio 2021, 11:02 #1
"elitaria" però mi sembra un po' offensivo per la classe più abbiente: se io sono milionario al massimo butto i soldi in una Porsche o un Gladiator per andare a fare la spesa, non nella Polistil

Non perdetevi la Tesla di James May, batteria a 12V scarica = auto brickkata da fare a pezzi
https://www.youtube.com/watch?v=NsKwMryKqRE
ZannaMax15 Maggio 2021, 11:07 #2
Non ha tutti i torti e lo dice uscendo da sto cavolo di pensiero unico.
L'inquinamento delle auto elettriche di sicuro non è inferiore a quello dei semplici combustibili...sposta solamente da un altra parte l'inquinamento.

Per non parlare poi delle batterie...

Ma si sa ormai chi governa...non capisce un cavolo. Infatti puntano all'elettrico.

Soprattutto perché ormai non si mette una persona competente nel posto che gli si addice, ma si preferisce mettere uno che non ne capisce nulla in modo da plasmarlo come meglio si crede...

Tratto da gombloddisda.gombloddo
Mparlav15 Maggio 2021, 11:25 #3
E come da tradizione, non hanno fatto alcuna proposta alternativa per ridurre le emissioni del settore automobilistico.
Lamentarsi dei costi e minaccia licenziamenti quelli sì, sono facili.

Articolo del 2007, sempre sulla riduzione delle emissioni e relative lamentele:
https://cordis.europa.eu/article/id...issions-cuts/it
umanoz15 Maggio 2021, 11:27 #4
Al momento l'ibrido è la scelta più sensata, ma comunque è giusto investire e puntare sull'elettrico in modo da migliorare la tecnologia delle batterie.
Per quanto riguarda l'Italia e la mobilità, sarebbe ora che liberalizzino il mercato dei veicoli con conducente, ncc e taxi. Migliora la mobilità aumentano le vendite di automobili, si creano migliaia di nuovi posti di lavoro.
Rei & Asuka15 Maggio 2021, 12:06 #5
Originariamente inviato da: umanoz
Al momento l'ibrido è la scelta più sensata


Quoto questa parte, lo dico da anni.
Vogliamo correre, ma sappiamo appena camminare: ti propinano quel cesso di mild hybrid (che si sono inventati) per non fare il passo più lungo della gamba, ma vogliono fare il full electric.
Come in ogni cosa, ci andava la giusta transizione: un mercato veramente ibrido come il Toyota (che ho dal 2006) avrebbe garantito una curva di apprendiamento più dolce, sostenibile a livello di costi e materie.
Meglio risparmiare tutti un 20/30% sui consumi, che pochi zero emissioni.
Inoltre l'ibrido da 5 anni l'abbiamo convertito a trifuel GPL (ma si può fare metano) e si sarebbe ancora di più ottimizzato un prodotto già fantastico.
Per l'elettrico puro non si puà essere pronti buttando la gente in piscina, quando l'acqua è poca e l'ingresso costa caro: e lo dico io che lo adoro e ho due moto elettrice e una e-up forse in arrivo.
Ma bisogna ragionare lucidamente e con un campo visivo decente, non come i cavalli.
phmk15 Maggio 2021, 12:17 #6
Tho, solo adesso se ne accorgono....lo dico da anni ...
ilariovs15 Maggio 2021, 12:40 #7

Posso anche capire alcune obizioni ma cosa fare?

In questa fase l'auto elettrica è costosa. Fin qui tutto chiaro. Se non fosse per gli incentivi chiaro che l'auto elettrica competerebbe difficilmente con le termiche. Almeno per ora.

Però noi dobbiamo partire da un presupposto il petrolio NON è una risorsa rinnovabile quando lo estrai e lo consumi non puoi aspettare che si riformi.

Quindi alla fine se non è oggi è fra 20 anni, è fra 30 ani è fra 40 anni o prima o poi un'alternativa biogna trovarla.

Prima si inizia e prima si arriva, secondo me.

Seconda cosa, vogliamo parlare di "diverse tecnologie"? Per esempio io non ho visto un grande sfruttamento di motori GPL/metano la maggiorparte sono piccoli 900/1000 o aspirati che faticano a competere con i cugini turbo benzina.

Un' eccezione che mi viene in mente è un 1.5 a metano da 130CV/200nm di un produttore, adatto ad un segmento medio al posto di un diesel.

Stellantis ha, se non erro, il 1.2 puretech 130CV/230nm o il 110CV/210nm di coppia. Due belle motorizzazioni, Se fosse disponibile a GPL/metano ci farei un paio di pensierini.

In buona sostanza se oggi avessi bisogno di un B-SUV/Berlina seg C da farci 14/15.000 Km/anno per poterci mettere moglie, figlio 3 valige ed il passeggino; quale alternativa avrei?
Takuya15 Maggio 2021, 12:47 #8
E niente, pure a sto giro l'Europa e i suoi dirigenti riuscirà a perdere il treno di un nuovo mercato che altrove sta avendo un boom epocale.
Darkon15 Maggio 2021, 13:03 #9
Ma seriamente qualcuno prende sul serio Stellantis, ex-fiat, che negli anni è riuscito ha:

Prendere Lancia e trasformarla da un'auto che competeva nei rally mondiali a un fallimento con modelli che ormai nemmeno se mio nonno fosse ancora vivo prenderebbe in considerazione o peggio ancora city car oscene.

Alfa Romeo che è l'ombra di se stessa... purtroppo sulla via del declino. Sempre meno sportiva e sempre più concentrata su SUV e utilitarie. Per ora si salvia la Giulia ma anche lì con una proposta limitatissima e pochissimo personalizzabile.

Rimane l'ex-FIAT che c'è solo da stendere un velo pietoso. Se ispirandosi al passato riescono a riciclare i miti (come linee eh) a distanza di anni non riescono a fare una carrozzeria che regga, guarnizioni che siano decente ecc... ecc...

Stellantis almeno in parte se oggi può aprire bocca è solo perché lo stato italiano si è impuntato a tenerla in vita a forza di soldi pubblici quindi qualsiasi cosa dica ha l'autorevolezza di un amico di mio cugino.
k0nt315 Maggio 2021, 13:04 #10
Originariamente inviato da: umanoz
Al momento l'ibrido è la scelta più sensata, ma comunque è giusto investire e puntare sull'elettrico in modo da migliorare la tecnologia delle batterie.
Per quanto riguarda l'Italia e la mobilità, sarebbe ora che liberalizzino il mercato dei veicoli con conducente, ncc e taxi. Migliora la mobilità aumentano le vendite di automobili, si creano migliaia di nuovi posti di lavoro.

L'ibrido ha i difetti di entrambi i mondi: dipendenza da combustibili fossili + manutenzione motore complicata + batteria pesante da portarsi dietro.
No direi che non è la soluzione più sensata, se proprio non basta l'autonomia delle attuali elettriche è meglio un'auto tradizionale oggi come oggi.

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