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Bticino, prese ricarica veicoli elettrici per soluzioni residenziali e commerciali

di pubblicata il , alle 13:21 nel canale Tecnologia Bticino, prese ricarica veicoli elettrici per soluzioni residenziali e commerciali

Si parla spesso di veicoli elettrici, o ibridi, ma non si discute allo stesso modo delle relative postazioni di ricarica che sono alla base per utilizzare costantemente questa nuova tipologia di veicoli caratterizzati da trazione elettrica: Bticino a catalogo dispone di varie soluzioni dedicate sia al settore residenziale sia a quello commerciale

 

Si parla spesso di veicoli elettrici, o ibridi, ma non si discute allo stesso modo delle relative postazioni di ricarica che sono alla base per utilizzare costantemente questa nuova tipologia di veicoli caratterizzati da trazione elettrica: Bticino a catalogo dispone di varie soluzioni dedicate sia al settore residenziale sia a quello commerciale, cioè ad esempio per parcheggi di negozi e zone di sosta.

La serie di queste prese elettriche per auto si chiama Green’Up, studiate principalmente per essere più sicure e resistenti, integrano particolari accorgimenti per prestarsi a gestire potenze di ricarica elevate e funzioni smart per tenere sotto controllo lo svolgimento del "pieno" del proprio veicolo.

Due le principali soluzioni proposte, Green’up Access e Green'Up Premium, la prima più semplice, una sorta di classica presa da parete più robusta e facile da usare, la seconda una vera e propria colonnina in svariate versioni che differiscono per dotazioni e potenza nominale.

Green’up Access viene venduta sotto forma di kit che contiene tutto il necessario per un'installazione corretta: presa Schuko con sportello IP66 indicata per sistemi di ricarica modo 2 o modo 1, base porta cavo, un interruttore magnetotermico differenziale da 20 A, curva C e 30 mA tipo F; poco chiari i restanti dati che indicato una potenza di 25 kW/h, a 230 V per 8 h.

Invece la stazione di ricarica Green'Up Premium, è una vera e propria infrastruttura di ricarica che non ha niente a che vedere con una classica presa: installabile su piedistallo o a parete, indicata per sistemi di ricarica modo 2 o modo 3, si presenta con potenze nominali di ricarica comprese tra 3,7 kW e 22 kW, mono o trifase, consentono anche la ricarica di 2 veicoli contemporaneamente e sono accessoriabili con un kit di comunicazione che consente la supervisione e la gestione dei parametri del "pieno" su indirizzo IP tramite pagina web.

Dati disponibili anche tramite App EV CHARGE per la verifica dei consumi di ogni singola sessione di rifornimento o la gestione delle ore più favorevoli per la ricarica in base a tariffa bioraria o sistemi di produzione dell'energia come il fotovoltaico.

Il kit civile Green’up Access è disponibile al prezzo di listino di circa 335 €, mentre per la più performante versione premium si arriva anche a diverse migliaia di euro; per maggiori informazioni a riguardo vi invitiamo a visitare le pagine del catalogo online dedicate a Green’up Access e Green'Up Premium

7 Commenti
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omega72610 Aprile 2018, 15:03 #1
Ah beh... se devo pagare il 50% in più l'auto perchè è elettrica e poi devo aggiungere qualche migliaio di euro per mettere la colonnina nel box stiamo freschi.... ora che ammortizzo la cosa non me ne esco più...
Capisco che lo facciamo per i nostri polmoni ma non è che deve gravare tutta su di noi la salvezza dell'umanità....
Notturnia10 Aprile 2018, 17:48 #2
basterebbe far mettere a norma l'asia e l'inquinamento scenderebbe di oltre la metà.. ma visto che solo europa e america devono sistemare il problema mondiale la cosa è un po' complicata visto che noi non facciamo il 50% dell'inquinamento...

è per quello che si sta facendo la guerra dei dazi.. produrre inquinando costa molto meno che produrre in europa o america.. la cina ha un inquinamento pazzesco, basta chiedere a chi va li per lavoro che ambiente si trova..
Mparlav10 Aprile 2018, 18:21 #3
La Cina sta' prendendo molte più iniziative degli USA in temi d'inquinamento.
Tanto per fare degli esempi:
http://www.greenpeace.org/eastasia/...-use-increases/

http://www.linkiesta.it/it/article/...o-e-vale/35795/

invece l'attuale amministrazione USA, nell'ultimo anno, sta' prendendo iniziative nella direzione opposta.

In ogni caso, le colonnine di ricariche sono obbligatorie da quest'anno per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni pesanti su edifici "medi" (almeno 10 appartamenti o 500 mq non residenziali) ed impattano poco sui costi totali.
Voglio ricordare che ovviamente è già d'obbligo avere le autorimesse / posti auto privati per quel genere d'interventi.

E' chiaro che per un singolo privato è un costo da valutare.

In Italia in una decina d'anni, si sono raggiunte le 4200 colonnine di ricariche a fronte di un parco circolante di 10.000 auto.

Senza contare le nuove colonnine pubbliche, già solo con quelle private, quel numero aumenterà molto più rapidamente del parco circolante.
cocky10 Aprile 2018, 19:04 #4
Scusa Mparlav, mi citi le leggi che determinano l’obbligo?
Zenida10 Aprile 2018, 22:35 #5
Originariamente inviato da: Notturnia
basterebbe far mettere a norma l'asia e l'inquinamento scenderebbe di oltre la metà.. ma visto che solo europa e america devono sistemare il problema mondiale la cosa è un po' complicata visto che noi non facciamo il 50% dell'inquinamento...

è per quello che si sta facendo la guerra dei dazi.. produrre inquinando costa molto meno che produrre in europa o america.. la cina ha un inquinamento pazzesco, basta chiedere a chi va li per lavoro che ambiente si trova..


Gli USA veramente si sono chiamati fuori dagli accordi di Parigi. Trump ha detto che non gliene frega nulla dell'ambiente se le sue imprese rischiano il fallimento.

Volkswagen ha risposto:
"se sti bastardi ci avessero pensato 5 anni fa sarebbe filato tutto liscio"
PS: Ovviamente l'ultima frase è una battuta
andbad10 Aprile 2018, 23:59 #6
Che bticino scriva una roba così:
25 kW / h - 230 V - 8h


fa piuttosto ridere.
Come wallbox e colonnine, c'è di meglio.

Originariamente inviato da: omega726
Ah beh... se devo pagare il 50% in più l'auto perchè è elettrica e poi devo aggiungere qualche migliaio di euro per mettere la colonnina nel box stiamo freschi.... ora che ammortizzo la cosa non me ne esco più...
Capisco che lo facciamo per i nostri polmoni ma non è che deve gravare tutta su di noi la salvezza dell'umanità....


In casa basta una presa Schuko. In qualche ora ricarichi l'autonomia quotidiana.
La wallbox è utile, ma non è necessaria (e cmq costa meno di 1000&#8364. Quanto alle colonnine, non sono destinate all'utilizzo casalingo. Van bene se vuoi un punto di ricarica aziendale (se l'azienda è ricca ) o per offrirlo come servizio aggiuntivo (hotel, ristoranti, ecc...).
Io la wallbox me la sono fatta da solo con interruttori, scatole e prese di recupero. Spesa: 0€

By(t)e
Mparlav11 Aprile 2018, 09:18 #7
Originariamente inviato da: cocky
Scusa Mparlav, mi citi le leggi che determinano l’obbligo?


Dlgs 257/2016, art. 15 - 1ter (link gazzetta ufficiale)

un sunto:
"Tale obbligo riguarderà gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e relativi interventi di ristrutturazione profonda, e gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative e i relativi interventi di ristrutturazione profonda."

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