Byton, nuovo stabilimento da 1,4 miliardi

Byton, nuovo stabilimento da 1,4 miliardi

Byton è un marchio di veicoli elettrici cinesi istituito nel 2016 da ex dirigenti BMW e Nissan. Ha presentato la sua prima concept car al pubblico nel gennaio 2018 e ha notevoli piani di espansione

di pubblicata il , alle 18:41 nel canale Tecnologia
Byton
 

Abbiamo già incontrato Byton al CES in occasione della presentazione di Byton M-Byte, un elegante SUV a guida autonoma dotato di una serie di tecnologie che lo rendono un vero e proprio salone digitale mobile. Il produttore cinese ha organizzato ora un evento per mostrare per la prima volta al pubblico il suo nuovo impianto di produzione a Nanchino.

Byton Nanchino

Lo stabilimento di Nanchino copre un'area di 800 mila metri quadrati e ha richiesto un investimento complessivo di 1,4 miliardi di euro. La costruzione degli impianti, iniziata a settembre 2017, è in via di completamento, con cinque grandi officine già operative. I primi test di produzione sono programmati per il terzo trimestre del 2019.

"Il nostro stabilimento di Nanchino incorpora le migliori attrezzature e processi di produzione e segue i più alti standard in materia di sicurezza e di produzione responsabile dal punto di vista dell'ambiente" ha detto ai giornalisti Daniel Kirchert, CEO e co-fondatore di Byton. "Vanno avanti i nostri piani che prevedono l'inizio della produzione in serie della M-Byte entro la fine dell'anno, con cui puntiamo a trasformare in realtà il nostro sogno di ridisegnare il futuro della mobilità".

Byton M-Byte

Lo stabilimento è progettato per aderire agli standard dell'Industria 4.0. In particolare, il centro di stampaggio di materiale metallico impiegherà 3 secondi per completare un pannello, il che lo renderà uno dei più veloci in Cina. Il centro di saldatura sarà automatizzato al 99% grazie all'impiego di 335 robot di saldatura forniti da KUKA, leader del settore. Il reparto di verniciatura è dotato di tecnologie di verniciatura all'avanguardia come un sistema "3 Coating 2 Baking" e un pre-trattamento con pellicola sottile e tecnologia "Eco-Incure", una delle prime in Cina.

Byton produrrà in questo stabilimento le batterie necessarie all'alimentazione dei veicoli in maniera indipendente, servendosi di componenti forniti da CATL, per quanto riguarda le celle, e da Constellium, per i tray in alluminio. I lavoratori che saranno occupati nel reparto di assemblaggio di Byton riceveranno una formazione speciale, che inizierà diversi mesi prima dell'inizio della produzione in serie.

Per quanto riguarda i test in strada, Byton già utilizza 100 prototipi basati sulla piattaforma Smart EV, la stessa utilizzata dalla M-Byte. Lo chassis in questa piattaforma è studiato per massimizzare lo spazio all'interno della vettura. La particolare struttura delle sospensioni, inoltre, permetterà di installare pneumatici di dimensioni generose, mentre la carrozzeria ibrida in acciaio e alluminio consentirà di contenere il prezzo al pubblico a 45 mila dollari.

Byton M-Byte

La M-Byte non sarà una vettura riservata al mercato della Cina e Byton sta conducendo una serie di test per l'omologazione sulle strade americane ed europee. In tal senso ha già superato i crash test IIHS ed Euro NCAP. Per quanto riguarda il mercato cinese, invece, Byton sta collaborando con Baidu allo sviluppo congiunto di un assistente vocale intelligente personalizzato basato su DuerOS. L'assistente sarà in grado di controllare finestre, aria condizionata, volume audio, luminosità dello schermo e altro.

Byton M-Byte

Parallelamente Byton prosegue il suo lavoro di raccolta di investimenti, con un finanziamento di Serie C previsto a metà del 2019 con il supporto di più investitori. Byton punta a raccogliere almeno 500 milioni di dollari per finanziare la crescita, fatto questo che porterebbe la valutazione della società a oltre 4 miliardi di dollari. Ha già ricevuto 500 milioni da precedenti finanziamenti provenienti dai gruppi Suning e Fullshare Holdings. Il finanziamento sarà utilizzato per accelerare la produzione della M-Byte in modo da rispettare le previsioni di debutto sul mercato cinese entro la fine dell'anno e nel 2020 per quanto riguarda Nord America ed Europa.

Contemporaneamente Byton deve affrontare la dipartita di Carsten Breitfeld, co-fondatore della società molto conosciuto nell'ambiente dell'automotive e del settore dell'elettrico come il "papà" della BMW i8. Breitfeld ha lasciato il ruolo di CEO all'altro fondatore di Byton, Daniel Kirchert, per accasarsi presso un'altra startup cinese, la Iconiq Motors.

Byton M-Byte

Oltre che a Nanchino, Byton ha sedi distaccate nella Silicon Valley, per quanto riguarda la guida autonoma, mentre a Monaco di Baviera si trova il vehicle concept and design center. Altri uffici si trovano a Pechino, Shanghai e Hong Kong. Quanto alla Byton M-Byte, verrà offerta nelle varianti con motore posteriore da 272CV o a doppio motore da 476CV, ma soprattutto con autonomia che potrà essere di 400 o 520Km, a seconda del pacco batterie scelto, 71 o 95KWh, entrambe di tipo prismatico. Il nostro primo contatto con la Byton M-Byte al CES di Las Vegas.

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