NVIDIA
DRIVE Atlan, nel 2025 Nvidia metterà un datacenter nelle auto a guida autonoma
di Manolo De Agostini pubblicata il 14 Aprile 2021, alle 10:21 nel canale TecnologiaDRIVE Atlan è il nuovo SoC di Nvidia che punta a "muovere", in sicurezza, le auto autonome del 2025 grazie a prestazioni superiori a 1000 TOPS, una DPU BlueField e un'architettura di CPU e GPU totalmente rinnovata.
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSei rimasto indietro vuol dire... E' da anni che Nvidia sviluppa soluzioni per sistemi a guida autonoma, ed in generale in situazioni dove GPGPU porta considerevoli vantaggi...
Tutte hanno bisogno del gps o equivalente per rssere in grado di orientarsi in modo affidabile (se non sbaglio hanno anche un INS per quando perdono temporaneamente il segnale, ma le cose si complicano se il segnale gps viene disturbato a lungo.
Tutte hanno bisogno di aggiornamenti periodici delle loro mappe caricate in locale e sono vulnerabili a manipolazioni delle mappe.
Infine sono tutte vulnerabili ad attacchi ai loro sensori tramite metodi basati su GAN (generative adversarial network) e varie forme di "infiltrazione" (sia sui datalink che sugli input dei sensori).
Infine se gli automezzi a guida "autonoma" si diffondono a sufficienza senza che siano affrontati sul serio gli aspetti che li rendono vulnerabili, mi aspetto che "i soliti noti" investiranno parecchie risorse per "applicazioni militari e di ordine interno".
Tutte hanno bisogno del gps o equivalente per rssere in grado di orientarsi in modo affidabile (se non sbaglio hanno anche un INS per quando perdono temporaneamente il segnale, ma le cose si complicano se il segnale gps viene disturbato a lungo.
Tutte hanno bisogno di aggiornamenti periodici delle loro mappe caricate in locale e sono vulnerabili a manipolazioni delle mappe.
Infine sono tutte vulnerabili ad attacchi ai loro sensori tramite metodi basati su GAN (generative adversarial network) e varie forme di "infiltrazione" (sia sui datalink che sugli input dei sensori).
Infine se gli automezzi a guida "autonoma" si diffondono a sufficienza senza che siano affrontati sul serio gli aspetti che li rendono vulnerabili, mi aspetto che "i soliti noti" investiranno parecchie risorse per "applicazioni militari e di ordine interno".
E' ovvio che un sistema diffuso di guida autonoma abbia bisogno di una deguata rete di supporto e che possa essere vulnerabile ad attacchi informatici.
Ma capisci bene che questo vale per tutte le cose, mica solo per la guida autonoma.
E' una logica concettuale perfetta, alla vendita.
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