Milano, altri 100 autobus elettrici in arrivo nel capoluogo lombardo

di pubblicata il , alle 15:21 nel canale Trasporti elettrici Milano, altri 100 autobus elettrici in arrivo nel capoluogo lombardo

ATM ha commissionato altri 100 bus elettrici a Solaris, azienda polacca produttrice di autobus e filobus, dopo i 40 già consegnati lo scorso anno

 
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
WarSide18 Novembre 2020, 10:11 #11
Originariamente inviato da: lucusta
già ci sono gli incentivi, al 110%.
facciamo così: rendiamoli illegali, così dovranno sfruttare gli incentivi al 110% che ci sono e si taglia il 75% dell'inquinamento urbano.

comunque, giusto per far notare quello che è successo nel passato prossimo, quando la lombardia era in lockdown, erano tutti a casa con il riscaldamento acceso per tutto il giorno, non c'erano più auto in circolazione, e l'inquinamento è semplicemente diminuito... quindi tutto questo smog prodotto dagli impianti di riscaldamento non mi pare che corrisponda agli effetti che si sono avuti in quel periodo... come mai?


Faccio solo notare le seguenti cose:

Durante il lockdown si è AZZERATO o quasi l'inquinamento prodotto da TUTTI i mezzi di trasporto. Non parliamo dell'inquinamento di 100 o 1000 bus, ma di centinaia di migliaia di auto di abitati e pendolari.
Inoltre anche le industrie erano parzialmente chiuse (ed esse impattano per il 16% dell'inquinamento totale dell'aria).
E' normale che se riduci del 90% un fattore che contribuisce per il 10% dell'inquinamento, e del 20% un fattore che contribuisce del 16%, allora stai riducendo del 10%+ l'inquinamento totale [U]e lo noti[/U].

Premesso che:
- elettrificare il 90% delle auto/camion/bus/etc non è fattibile al momento
- sostituire 100 bus, per quanto possa essere nobile, non serve ad una ceppa perché non incide neanche per lo 0.1% dell'inquinamento
- gli incentivi esistono già sia per elettrico che per le ristrutturazioni

pertanto penso che sia meglio spingere ULTERIORMENTE per ridurre ciò che impatta per il 74% dell'inquinamento invece di concentrarsi su altri fattori.

Faccio un esempio stupido che forse ti aiuta a capire quello che ho cercato di spiegare nei precedenti post:

Se durante una colluttazione ti becchi un taglio sul braccio ed una coltellata all'addome, sicuramente non chiederai al medico che ti soccorre di suturare il taglio al braccio e poi di fermare l'emorragia.
Allo stesso modo andrebbe aggredito il fattore che causa quasi i 3/4 dell'inquinamento a Milano, ovvero il benedetto riscaldamento di case/uffici.
Mparlav18 Novembre 2020, 12:30 #12
In Italia il 35% della produzione elettrica è da fonti rinnovabili, un 12% di import, sostanzialmente nucleare.
Per la restante produzione termoelettrica si usano in larga parte centrali elettriche a gas metano. Il carbone, biomasse ed altri idrocarburi, sono un 15%

Quelle centrali, in rapporto alla potenza prodotta per alimentare veicoli elettrici che sono molto più efficienti di quelli endotermici, hanno emissioni di gran lunga inferiori di particolato, ossidi di azoto, monossido di carbonio ed idrocarburi incombusti.
Il principale problema delle centrali a gas metano sono, per semplificare, le dispersioni del CH4 nell'atmosfera, quindi sono una soluzione migliore del carbone/petroli vari, ma peggiore di qualsiasi altra fonte.

Ora l'Italia consuma 20 TWh annui in meno rispetto al 2011, alimentare veicoli elettrici non è un problema, nè per la produzione, nè per la distribuzione (un veicolo elettrico consuma 3-3.5 MWh l'anno per fare 20.000 Km)

Gli incentivi per gli impianti di riscaldamento sono di GRAN LUNGA superiori a quelli spesi per il settore auto, sia a livello di rottamazione sia per l'acquisto di autobus elettrici.

In ogni caso:
https://dossierse.it/05-2020-gli-ef...e-in-lombardia/

Link ad immagine (click per visualizzarla)

potete notare qual'è la principale fonte di PM10 e NOx a Milano città.
lucusta19 Novembre 2020, 00:52 #13
Originariamente inviato da: WarSide
Faccio solo notare le seguenti cose:

Durante il lockdown si è AZZERATO o quasi l'inquinamento prodotto da TUTTI i mezzi di trasporto. Non parliamo dell'inquinamento di 100 o 1000 bus, ma di centinaia di migliaia di auto di abitati e pendolari.
Inoltre anche le industrie erano parzialmente chiuse (ed esse impattano per il 16% dell'inquinamento totale dell'aria).
E' normale che se riduci del 90% un fattore che contribuisce per il 10% dell'inquinamento, e del 20% un fattore che contribuisce del 16%, allora stai riducendo del 10%+ l'inquinamento totale [U]e lo noti[/U].

Premesso che:
- elettrificare il 90% delle auto/camion/bus/etc non è fattibile al momento
- sostituire 100 bus, per quanto possa essere nobile, non serve ad una ceppa perché non incide neanche per lo 0.1% dell'inquinamento
- gli incentivi esistono già sia per elettrico che per le ristrutturazioni

pertanto penso che sia meglio spingere ULTERIORMENTE per ridurre ciò che impatta per il 74% dell'inquinamento invece di concentrarsi su altri fattori.

Faccio un esempio stupido che forse ti aiuta a capire quello che ho cercato di spiegare nei precedenti post:

Se durante una colluttazione ti becchi un taglio sul braccio ed una coltellata all'addome, sicuramente non chiederai al medico che ti soccorre di suturare il taglio al braccio e poi di fermare l'emorragia.
Allo stesso modo andrebbe aggredito il fattore che causa quasi i 3/4 dell'inquinamento a Milano, ovvero il benedetto riscaldamento di case/uffici.


ci sono i dati... se vuoi puoi contestarli, se ne hai di più affidabili.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^