Norvegia, stazione di rifornimento per l'idrogeno esplode: chiusa la rete di distribuzione e ferme le vendite dei veicoli
di Carlo Pisani pubblicata il 12 Giugno 2019, alle 10:01 nel canale TecnologiaDi qualche giorno fa la notizia dell'esplosione di una di queste stazione della catena Uno-X precisamente quella della città di Sandvika in Bærum, evento non primo del suo genere ma di entità così importante da far chiudere pre cautelativamente l'intera rete di rifornimento del paese e le vendite dei modelli ad idrogeno di Toyota e Hyundai
Dalle nostre parti le vetture Fuel Cell, ovvero elettriche ma alimentate da idrogeno, risultano essere praticamente inesistenti, in altri paesi come la Norvegia invece rappresentano già un'alternativa alle vetture a batterie "classiche", anche perché presente sul territorio un'adeguata rete di distribuzione dell'idrogeno.
Di qualche giorno fa la notizia dell'esplosione di una di queste stazione della catena Uno-X precisamente quella della città di Sandvika in Bærum, evento non primo del suo genere ma di entità così importante da far chiudere pre cautelativamente l'intera rete di rifornimento del paese e le vendite dei modelli ad idrogeno di Toyota e Hyundai.
Secondo la polizia locale due persone sono state ferite al momento dell'esplosione la quale è stata abbastanza forte da attivare gli airbag dei veicoli nelle immediate vicinante senza alcun impatto.
Jon André Løkke, CEO di Nel Hydrogen, l'azienda che gestisce le stazioni di rifornimento Uno-x, ha commentato:
"È troppo presto per speculare sulla causa e su cosa sia andato storto. La nostra massima priorità è il funzionamento sicuro delle stazioni che abbiamo consegnato. Per precauzione, abbiamo temporaneamente messo altre stazioni in modalità standby in previsione di ulteriori informazioni"
Con la rete di rifornimento ferma, Toyota e Hyundai, principali costruttori di auto a idrogeno, hanno annunciato che stanno fermando temporaneamente le vendite dei loro veicoli Fuel Cell.
Il manager della Toyota Norway, Espen Olsen ha dichiarato:
Non sappiamo ancora esattamente cosa sia successo alla stazione Uno-X, quindi non
vogliamo speculare. Ma fermiamo la vendita fino a quando non abbiamo appreso cosa
è successo, e per motivi pratici, dal momento che non è possibile riempire il
carburante ora"
Le due case costruttrici inoltre fanno sapere che metteranno a disposizione degli utenti in possesso delle loro auto ad idrogeno modelli sostitutivi al fine di sopperire all'attuale stop delle stazioni di servizio fino a data da destinarsi.
38 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoComunque non credo nell'idrogeno come carburante alternativo, rispetto all'elettrico ha un rendimento più basso e molti svantaggi.
Il punto è che, per quanto la tecnologia possa essere sicura e controllata, quando qualcosa va storto con l'idrogeno, va molto storto.
La tecnologia di per se è interessante, ma non so quanto mi fiderei girare su una versione miniaturizzata dell'Hindenburg.
però
- come vengono prodotte le batterie?
- come vengono prodotte le parti in metallo delle auto?
- come vengono prodotte le parti in plastica?
- come vengono prodotte le parti in vetro?
- i pneumatici?
...
a parte questa introduzione, quello che mi domando io, da qualche tempo, come è possibile che ad oggi non si sia riuscito a creare in laboratorio, sinteticamente, un combustibile?
possibile che solo la "benzina" possa far muovere il pistone su e giu come si deve?
lasciamo stare le varie trovate, tipo olii vegetali, gpl,...auto ad idrogeno... ecc...
un qualcosa di sintetico al 100%, che non emette nulla di tossico, ma che posso usare anche nella mia Panda anni '90 come nella Lamborghini 2019
un qualcosa di sintetico al 100%, che non emette nulla di tossico, ma che posso usare anche nella mia Panda anni '90 come nella Lamborghini 2019
Perche la combustione produce in ogni caso dei residui di qualche genere. Può essere di più o può essere di meno. Qualsiasi combustibile 'sintetico' deve comunque essere prodotto usando energia. Questa energia va generata. Quindi siamo punto a capo. Ed è anche una questione di costi.
guarda che esistono.
Si chiamano "cavalli" e sono stati usati da... boh, almeno 5000 anni.
hanno pure la guida autonoma 100% sicura (non vanno mai a sbattere contro altre cose) e si ricaricano da soli quando li parcheggi.
Ed infine, udite udite, si producono da soli senza bisogno di intervento umano.
Però ora va di moda l'elettrico, quindi pazienza.
Vero.
Niente su questo pianeta è ad impatto zero, nemmeno i quadrupedi e neppure i bipedi senzienti.
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