Ubisoft ha realizzato un'esperienza VR per il veicolo autonomo Renault Symbioz
di Rosario Grasso pubblicata il 19 Dicembre 2017, alle 13:01 nel canale TecnologiaSYMBIOZ di Renault è una concept car elettrica e autonoma pensata come estensione della propria casa. Ecco come Ubisoft ha contribuito per migliorarne la parte di entertainment servendosi della VR
Symbioz Concept va oltre il concetto di semplice mezzo di trasporto, e vuole piuttosto essere un'estensione della propria abitazione. La vettura è stata pensata come una stanza aggiuntiva dell'abitazione, che può essere spostata negli ambienti o addirittura sollevata sul tetto per diventare un particolare soggiorno. Tutto questo è possibile grazie alle sue linee eleganti con struttura d'acciaio, vetrature estremamente ampie e finiture di legno, rame, marmo, tessuto e porcellana. Un'integrazione che è anche energetica poiché attraverso una smart-grid l'elettricità può passare dall'auto alla casa e viceversa.
Symbioz Concept è un veicolo connesso, elettrico e costruito per essere autonomo fin da subito, e fornisce un primo sguardo sulla tecnologia che Renault potrebbe integrare nella sua intera gamma in un prossimo futuro.
Ubisoft ha avviato una collaborazione con Renault con cui vuole contribuire alla componente di entertainment del concept. Ha mostrato la sua esperienza in una sezione di autostrada a nord di Parigi, dove Renault ha testato il suo veicolo dimostrativo Symbioz in condizioni reali.
Quella di Ubisoft è un'esperienza di realtà virtuale in grado di offrire al guidatore una distrazione da ciò che lo circonda e un’opportunità per rilassarsi, basata sul concetto di “staccare la mente”, quando l’auto è in modalità autonoma. Il guidatore può immergersi in un universo molto coinvolgente che cambia progressivamente da una semplice rappresentazione del veicolo e del suo ambiente circostante, a un panorama futuristico e surrealista.
L’esperienza di Ubisoft è legata alla riproduzione dei dati di navigazione dell’auto in tempo reale, tra cui le variazioni di velocità, i cambi di corsia e i veicoli circostanti, rendendo così ogni viaggio unico, migliorandone l’immersione e la sensazione di evasione. Il guidatore può lasciarsi andare e allentare la tipica pressione derivante dalla guida in strada, arrivando potenzialmente a dimenticarsi che l’auto stia guidando da sola sull’autostrada.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOk, sono un bocia di 36 anni, ma che mi frega?
Se non si capisce, mi fanno più paura gli altri piuttosto che le auto a guida autonoma...
con gli autisti che ci sono in giro. Sono veramente preoccupato perché se tutti guidassero un macchina con guida autonoma si potrebbe stare tranquilli ma se c'è anche un solo guidatore che guida lui la macchina
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