Veicoli ad idrogeno, anche in Italia si guarda avanti per la tecnologia Fuel Cell

di pubblicata il , alle 17:41 nel canale Tecnologia Veicoli ad idrogeno, anche in Italia si guarda avanti per la tecnologia Fuel Cell

Si chiama semplicemente Hydro, prototipo di auto elettrica alimentata da sistema fuel cell ad idrogeno, sviluppato negli stabilimenti di Airola (BN) dal Gruppo Adler, società internazionale, con sede a Ottaviano, in provincia di Napoli, che progetta, sviluppa e industrializza componenti e sistemi per l'industria del trasporto

 
113 Commenti
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k0nt305 Giugno 2019, 21:11 #11
Originariamente inviato da: zappy
in realtà, anche puntare sull'elettrico è la stessa cosa.
poche balle, l'unica strada è realizzare auto più piccole, più leggere, molto meno performanti, e usarle meno.


Oddio, non è proprio così. L'elettrico è tecnicamente indipendente dagli idrocarburi, il problema semmai sono le batterie.
maxsy05 Giugno 2019, 22:00 #12
Originariamente inviato da: zappy
in realtà, anche puntare sull'elettrico è la stessa cosa.
poche balle, l'unica strada è realizzare auto più piccole, più leggere, molto meno performanti, e usarle meno.

eh già
infatti siamo indirizzati nella direzione opposta.
io voglio SUV da 5 tonnellate.
se poi fanno in modo che l'auto si accende da sola e mi viene a prendere cosi limito l' uso degli arti inferiori ancora meglio.

la tua proposta è adorabile..ma come avrai notato ( con leggero ritardo) non vi è nessuna intenzione di applicarla. anzi , esattamente l'opposto.
palarran06 Giugno 2019, 01:04 #13
Mi butto nel discorso, essendo studente di ingegneria energetica e avendo dato da poco l'esame di "celle a combustibile e sistemi fotovoltaici".

- L'idrogeno è difficile da produrre senza usare idrocarburi: vero.
Ma tramite le energie rinnovabili (sistemi fotovoltaici e celle fotoelettrochimiche, ma ovviamente anche tutte le altre) è possibile scindere l'acqua e non emettere nulla di nulla.
Oppure, in alternativa, ci sono i cicli termochimici, che sfruttano la termolisi dell'acqua recuperando al 100% i reagenti ausiliari (ciclo zinco/ossido di zinco, ciclo zolfo/iodio, ecc).

- L'idrogeno è pericoloso da trasportare: non del tutto vero.
Ovviamente se l'idea è di pressurizzarlo a millemila bar, è pericoloso.
Ma ci sono metodi alternativi, tutti basati sull'adsorbimento fisico: uno strato monoatomico di idrogeno si deposita sulla superficie di un materiale e se ne stacca con davvero poca energia (è tenuto dalle forze di Van der Waals); unico problema, servono basse temperature. Però il vantaggio è che si lavora a 1-2 bar.
Ma la ricerca è in continua evoluzione, credo non ci vorrà molto perché si trovi un metodo basato sull'adsorbimento fisico che richieda temperature normali.
Il vantaggio sarebbe avere un serbatoio pieno di, esempio, zeoliti (o altri materiali porosi) e dal distributore arriva l'idrogeno a pressione quasi-ambiente. Il distributore può ovviamente stoccarlo come meglio crede, anche a 700 bar e poi laminarlo prima dell'immissione nell'auto.
Sappiate che tramite adsorbimento fisico si è raggiunto anche la densità dell'idrogeno liquido.
k0nt306 Giugno 2019, 08:25 #14
@palarran
Intervento molto interessante. Visto che sei fresco di studi ti sfrutto per farti un paio di domande
Che efficienza raggiungono i metodi per produrre idrogeno da energie rinnovabili?
Ok che esistono metodi sicuri per trasportare l'idrogeno, ma sono adatti anche all'immagazzinamento all'interno del serbatotio dell'auto o solo per il trasporto tramite navi, tir ecc.. ?
Poi parla tanto delle batterie delle Tesla che prendono fuoco, ma anche con l'idrogeno c'è poco da scherzare essendo altamente infiammabile mi domando cosa può succedere in caso di malfunzionamento del serbatoio e/o incidente.
andbad06 Giugno 2019, 08:36 #15
C'è un dato cui in pochi fanno caso. Un distributore di idrogeno costa circa 1M€. E serve circa 4 auto l'ora.
Con gli stessi soldi puoi installare 40 colonnine ultrafast (con potenza fino a 350kW) che servono 40-80 auto l'ora.

Inoltre avete considerato i costi (economici, energetici, ecologici) di trasportare l'idrogeno dai siti di produzione a quelli di distribuzione? O le perdite di rete valgono solo per le auto elettriche?
Ed i costi per costruire tutte queste centrali di produzione?

A me sembra solo un complicarsi inutilmente la vita...

By(t)e
Mparlav06 Giugno 2019, 08:48 #16
I problemi dell'elettrolisi sono il consumo degli elettrodi e l'efficienza. In rete trovate molto studi sperimentali per migliorarla, ma nulla su larga scala.
Ma resta un concetto di base.
Se devo usare elettricità per produrre idrogeno, con i costi degli elettrodi da sostituire ogni tot, in un processo poco efficiente, per arrivare a metterlo in auto, in una filiera che ha altre inefficienze, per poi produrre altra elettricità con le fuel cell, che ha un'altra perdita di rendimento, tanto vale usare direttamente l'elettricità nelle auto elettriche.
Le auto ad idrogeno le stanno sperimentando da molti anni, è giusto continuare a farlo, ma la stessa cosa stanno facendo per le batterie, per renderle meno costose e più capienti, più leggere,, meno inquinanti da produrre e da riciclare
dado197906 Giugno 2019, 09:50 #17
Originariamente inviato da: demon77
L'iidrogeno non è un carburante. E' solo un "vettore".
In soldoni lo usi come una una "batteria".

Scindi l'acqua per produrlo e poi recuperi l'energia spesa facendolo ritornare acqua nella fuel cell.

Se consideriamo quanto sia pericioloso ed instabile l'idrogeno direi che usarlo per trasportare energia è una scleta molto discutibile.
Meglio a sto punto portare irettmante elettricità e usare le batterie.

Certo, ci sono i tempi di ricarica.. ma con l'idrogeno rischi la pelle.

Il fine primo e ultimo è salvare il pianeta, si deve trovare un metodo economico e semplice per produrre idrogeno e salvare il pianeta. Con gli altri metodi è estinzione.
Anche una bombola di metano a 220 bar è pericolosa... però si è trovato il modo per usarla lo stesso.
dado197906 Giugno 2019, 09:58 #18
Originariamente inviato da: Mparlav
I problemi dell'elettrolisi sono il consumo degli elettrodi e l'efficienza. In rete trovate molto studi sperimentali per migliorarla, ma nulla su larga scala.
Ma resta un concetto di base.
Se devo usare elettricità per produrre idrogeno, con i costi degli elettrodi da sostituire ogni tot, in un processo poco efficiente, per arrivare a metterlo in auto, in una filiera che ha altre inefficienze, per poi produrre altra elettricità con le fuel cell, che ha un'altra perdita di rendimento, tanto vale usare direttamente l'elettricità nelle auto elettriche.
Le auto ad idrogeno le stanno sperimentando da molti anni, è giusto continuare a farlo, ma la stessa cosa stanno facendo per le batterie, per renderle meno costose e più capienti, più leggere,, meno inquinanti da produrre e da riciclare

Ah si certo, se riesci a produrre batterie elettriche per renderle:
1) meno costose,
2) più capienti,
3) più leggere,
4) più piccole,
5) meno inquinanti,
6) più facili da riciclare,
7) più facili da produrre;
Allora si, possiamo pensare all'elettrico puro come soluzione... ma non ci credo che riescano a creare una batteria del genere.
Sono centinaia d'anni che abbiamo le batterie e, nonostante gli sforzi, i miglioramenti sono stati minimi.
Io rimango dell'idea che sia più facile trovare un metodo migliore per avere idrogeno dall'acqua (elemento abbondante in natura).
andbad06 Giugno 2019, 10:23 #19
Originariamente inviato da: dado1979
Ah si certo, se riesci a produrre batterie elettriche per renderle:
1) meno costose,
2) più capienti,
3) più leggere,
4) più piccole,
5) meno inquinanti,
6) più facili da riciclare,
7) più facili da produrre;
Allora si, possiamo pensare all'elettrico puro come soluzione... ma non ci credo che riescano a creare una batteria del genere.
Sono centinaia d'anni che abbiamo le batterie e, nonostante gli sforzi, i miglioramenti sono stati minimi.
Io rimango dell'idea che sia più facile trovare un metodo migliore per avere idrogeno dall'acqua (elemento abbondante in natura).


Non conosci bene la materia. L'elettrolisi è conosciuta fin dal tardo 700. Più o meno da quando è stata inventata la pila. La pila ricaricabile risale invece al 1859.

In 8 anni il costo delle batterie è diventato 1/5 e la densità è aumentata di 4 volte.
Link ad immagine (click per visualizzarla)

Significa che se nel 2008 in un'auto potevi mettere (ad esempio) una batteria da 10kWh che ti costava 10.000$ ed occupava 800l, nel 2015 potevi metterne una da 30kWh in 100l, e ti costava 6000$. Ad oggi i costi sono scesi solo marginalmente, mentre la densità è ulteriormente aumentata.

Mi pare che una certa evoluzione ci sia stata, non credi?

By(t)e
dado197906 Giugno 2019, 10:25 #20
Originariamente inviato da: andbad
Non conosci bene la materia. L'elettrolisi è conosciuta fin dal tardo 700. Più o meno da quando è stata inventata la pila. La pila ricaricabile risale invece al 1859.

In 8 anni il costo delle batterie è diventato 1/5 e la densità è aumentata di 4 volte.
Link ad immagine (click per visualizzarla)

Significa che se nel 2008 in un'auto potevi mettere (ad esempio) una batteria da 10kWh che ti costava 10.000$ ed occupava 800l, nel 2015 potevi metterne una da 30kWh in 100l, e ti costava 6000$. Ad oggi i costi sono scesi solo marginalmente, mentre la densità è ulteriormente aumentata.

Mi pare che una certa evoluzione ci sia stata, non credi?

By(t)e

1799 Volta Alessandro

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