Veicoli elettrici sempre più connessi e tecnologici: come funziona la "V2X" che rivoluzionerà la nostra vita

Veicoli elettrici sempre più connessi e tecnologici: come funziona la "V2X" che rivoluzionerà la nostra vita

Un aspetto di cui si parla poco dei veicoli elettrici, ma che nel prossimo futuro diventerà sempre più presente nelle nostre vite, è la connessione fra questi ultimi e il mondo esterno; questo tipo di tecnologia prende il nome di V2X e nei prossimi anni diventerà un lato sempre più importante della nostra quotidianità

di pubblicata il , alle 14:05 nel canale Tecnologia
 

Esistono diverse tecnologie di connettività, in ambito automobilistico, racchiuse sotto l’ampio ombrello della V2X, vehicle-to-everything, ovvero sia il veicolo connesso a qualsiasi ricettore in grado di comunicare “da e verso” di lui. All’interno di questo ampio insieme troviamo rapporto di scambio più specifici come la V2G (vehicle-to-grid), l’auto verso la rete (elettrica), la V2N (vehicle-to-network) il veicolo verso la rete di trasmissione dati e la più nota fra tutte, la V2V (vehicle-to-vehicle) la possibilità di collegare un’auto ad un’altra.

V2G Cars

Partendo dalla prima, con connettività V2G ci si riferisce alla capacità di un veicolo elettrico di consentire il flusso di elettricità sia dalla rete al veicolo sia in senso opposto; dal punto di vista hardware, la connettività V2G si basa sulla tecnologia dell'elettronica di potenza chiamata ricarica bidirezionale. Quest’ultima riguarda la capacità di conversione di potenza ben progettata e circuiti di controllo in grado di consentire e gestire il passaggio tra la corrente alternata della rete e la corrente continua della batteria, con diversi vantaggi. Primo fra tutti, il proprietario di un veicolo con questa caratteristiche può utilizzare la vettura come una batteria di accumulo, ottenendo un generatore di riserva in caso di blackout e la possibilità di caricare l’auto in un momento di surplus di produzione di energia da fonti rinnovabili per poi riprenderla quando si dovrebbe ricorrere alla rete per alimentare le proprie attività domestiche.

V2N

Con connettività V2N ci si riferisce alla capacità di un veicolo di diventare una parte connessa di Internet, in grado di comunicare con qualsiasi altra emittente presente sulla rete. Parlando nello specifico di mezzi di trasporto elettrici, con questo acronimo si intende il rapporto di scambio di informazioni fra la vettura e la rete interna del produttore e/o i servizi cloud. Con la connettività V2N la Casa produttrice è in grado di monitorare, analizzare ed aggiornare costantemente il veicolo (come nel caso degli aggiornamenti OTA, over-the-air) garantendo al proprietario il massimo livello di sicurezza, affidabilità e prestazioni. I dati raccolti, inoltre, forniscono un costante feedback di utilizzo nel mondo reale, consentendo all’azienda automaker di migliorare la propria offerta commerciale.

V2V Cars

L’ultima fra le tecnologie V2X è la connettività V2V; erroneamente pensata come semplice modalità di ricarica fra un veicolo e un altro, è in realtà molto di più. La definizione, infatti, racchiude l'intercomunicazione di tutti i veicoli connessi sulla strada ed è la modalità con cui le vetture possono scambiare fra loro, in modalità wireless, informazioni su velocità, posizione, condizioni stradali e tanto altro.

L'obiettivo della connettività V2V è consentire ai veicoli di avere una piena consapevolezza di ogni altro attore presente sulla strada per evitare situazioni pericolose o disagevoli, come incidenti e congestione del traffico. Quest’ultimo aspetto è particolarmente interessante perché permette al sistema di navigazione della vettura, aggiornato costantemente in tempo reale, di scegliere il percorso ottimale verso la propria destinazione.

Il più grande freno alla V2V è la legislatura (secondo gli esperti del settore le tecnologie di connessione e trasferimento dati, già ampiamente usate dagli smartphone, potrebbero essere adottate anche dai veicoli), o meglio la sua mancanza. Prima che la V2V possa essere diffusa e adottata su ampia scala è infatti necessaria una legislazione che garantisca che tale tecnologia venga utilizzata in modo sicuro e affidabile, delineando e delimitando con precisione lo spazio giuridico entro cui essa debba muoversi per scongiurare la possibilità, reale e preoccupante, che si verifichino episodio di hacking. Tale eventualità potrebbe portare a furti dei dati personali dei proprietari dei veicoli, delle vetture stesse o al loro controllo da remoto.

IoT Cars

Nonostante questi innegabili fattori di rischio, secondo alcuni esperti del settore la tecnologia V2X potrebbe rivoluzionare totalmente il modo in cui i veicoli operano e interagiscono con l’ambiente circostante, con ripercussioni a cascata sulla nostra vita quotidiana, non diversamente da quelle introdotte dall’avvento di internet e dei cellulari.

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16 Commenti
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TorettoMilano04 Ottobre 2022, 14:08 #1
ma... non è che... sia il caso di... rimanere al brum brum?
!fazz04 Ottobre 2022, 14:15 #2
Originariamente inviato da: TorettoMilano
ma... non è che... sia il caso di... rimanere al brum brum?


il v2x è applicabile a qualsiasi motorizzazione
TorettoMilano04 Ottobre 2022, 14:18 #3
Originariamente inviato da: !fazz
il v2x è applicabile a qualsiasi motorizzazione


brum brum come batteria di accumulo sarebbe qualcosa di rivoluzionario, bene a sapersi
!fazz04 Ottobre 2022, 14:24 #4
Originariamente inviato da: TorettoMilano
brum brum come batteria di accumulo sarebbe qualcosa di rivoluzionario, bene a sapersi


V2X include il V2G ovviamente il V2G ha senso solamente per la trazione elettrica ma nel V2X si includono anche le funzionalità di supporto alla guida (autonoma e non) come dialogo con l'infrastruttura (es semafori che comunicano che stanno per passare al rosso ecc ecc) comunicazioni veicolo su veicolo (occhio che sto inchiodando) e veicolo mobile per il tracciamento dei pedoni nelle vicinanze e queste funzionalità sono indipendenti dalla trazione utilizzata
joe4th04 Ottobre 2022, 14:41 #5
a malapena si riesce a far funzionare il bluetooth col telefono...figuriamoci queste cose... :-)
Phopho04 Ottobre 2022, 14:45 #6
mi sembra un esercizio di teoria fine a se stesso. che l'auto diventi una sorta di power bank per situazioni fuori dalla norma è una cosa che potrebbe servire allo 0,0000001% dei possessori di auto.
e comunque c'è sempre la cara e vecchia presa accendisigari che in situazioni di emergenza può essere utile.
demon7704 Ottobre 2022, 14:49 #7
Una tecnologia pienamente in linea con la visione del prossimo futuro che vedrà sparire le auto di proprietà in favore delle auto come servizio.
!fazz04 Ottobre 2022, 14:58 #8
Originariamente inviato da: Phopho
mi sembra un esercizio di teoria fine a se stesso. che l'auto diventi una sorta di power bank per situazioni fuori dalla norma è una cosa che potrebbe servire allo 0,0000001% dei possessori di auto.
e comunque c'è sempre la cara e vecchia presa accendisigari che in situazioni di emergenza può essere utile.


servirà allo 0,0000001% dei possessori di auto (ma anche zero onestamente agli utilizzatori non da nessun vantaggio ) ma serve al 100% dei distributori per bilanciare il carico della rete
TorettoMilano04 Ottobre 2022, 15:00 #9
Originariamente inviato da: Phopho
mi sembra un esercizio di teoria fine a se stesso. che l'auto diventi una sorta di power bank per situazioni fuori dalla norma è una cosa che potrebbe servire allo 0,0000001% dei possessori di auto.
e comunque c'è sempre la cara e vecchia presa accendisigari che in situazioni di emergenza può essere utile.


devo essere proprio sfigato a far parte dello 0,0000001% vittima di blackout, me tapino
NighTGhosT04 Ottobre 2022, 15:08 #10
Originariamente inviato da: !fazz
servirà allo 0,0000001% dei possessori di auto (ma anche zero onestamente agli utilizzatori non da nessun vantaggio ) ma serve al 100% dei distributori per bilanciare il carico della rete


Bhe non solo. Pensa a un veicolo Veichle To Grid connesso nel tuo garage.
Quando hai, ad esempio, una potenza massima di 3,4 - 3,7 kW in casa.....ti sei scordato che hai acceso la lavatrice......e accendi il forno per cuocere le lasagne

In quel caso, invece che saltarti il contatore, l'auto con batteria carica potrebbe cedere corrente all'impianto di casa, sopperendo al raggiungimento della portata massima. Per poi ricaricarsi appena uno dei due elettrodomestici si spegne.

Il V2G quindi, se ben implementato, farebbe comodo anche a casa.

Anche il V2X lo trovo abbastanza interessante......per veicolare qualsiasi tipo di informazione relativa alla strada.......pensiamo appena avviene un incidente.......manco google maps ne' e' al corrente (e parlo proprio poche manciate di secondi dopo l'avvenuto incidente)....le auto potrebbero comunicarselo fra di loro quando ancora l'informazione non e' veicolata neanche dai sistemi di navigazione. E questo e' solo un esempio.

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