WMC250EV, la moto elettrica ''col buco'' che punta a battere i record di velocità

WMC250EV, la moto elettrica ''col buco'' che punta a battere i record di velocità

Progettata dalla società britannica White Motorcycle Concepts (WMC), ecco la WMC250EV: una moto elettrica frutto di un progetto che rimette in discussione la consueta struttura delle moderne motociclette e punta tutto sull'aerodinamica

di pubblicata il , alle 15:01 nel canale Moto Elettriche
 

Progettata dalla società britannica White Motorcycle Concepts (WMC), ecco la WMC250EV: una moto elettrica frutto di un progetto che rimette in discussione la consueta struttura delle moderne motociclette, e punta tutto sull'aerodinamica al fine di cercare di battere il record di velocità della propria categoria ma offrire anche una tecnologia rivoluzionaria per possibili futuri modelli di serie.

Vi avevamo già parlato del record ottenuto, e dei nuovi obiettivi, per il progetto Voxan Wattman guidata dal noto pilota italiano Max Biaggi, ora Rob White, fondatore di WMC, punta a battere questo ed altri record con la sua originalissima due ruote elettrica.

"Abbiamo prodotto la motocicletta più efficiente al mondo dal punto di vista aerodinamico. Il modo migliore per dimostrarlo è andare il più veloce possibile. Faremo un record mondiale di velocità su terra. L'obiettivo è di superare i 402 km/h. Il tentativo sarà fatto presso le saline boliviane nel corso del 2022, questo dopo comunque aver fatto un tentativo di record qui in Gran Bretagna verso la fine del 2021.

La WMC250EV è stata specificamente progettata attorno al suo pilota, ovvero lo stesso Rob White, partendo da una scansione del suo corpo con indosso tuta e casco, e riposizionando tutti gli elementi della moto per trovare il miglior compromesso aerodinamico possibile.

Il concetto alla base di tutto è che, oltre i 400 km/h, l'aerodinamica sia nettamente più importante della potenza del motore, per questo è stato realizzato, immediatamente al di sotto della sella, un tunnel in carbonio il quale crea un enorme buco nel profilo aerodinamico frontale della moto, migliorando la penetrazione dell'aria ma contribuendo allo stesso tempo a fornire carico e stabilità al veicolo.

Per realizzare l'elemento tunnel tutti i componenti della moto sono stati messi in discussione: il comparto elettrico è stato posizionato il più basso possibile nello spazio compreso tra le due ruote, altri elementi come lo sterzo e le forcelle sono state riprogettate per non occupare lo spazio vuoto riservato al tunnel.

Test effettuati presso la galleria del vento dello stabilimento Horiba MIRA, vicino a Hinckley, hanno evidenziato che la WMC250EV dispone di un coefficiente di resistenza di appena 0,118, il più basso mai registrato per una moto.

Per quanto riguarda invece il sistema di trazione, troviamo una ruota posteriore azionata a catena da una coppia di motori elettrici ciascuno da 30 kW integrati nel forcellone.

La ruota anteriore sterza grazie ad un sistema idraulico che sostituisce completamente i collegamenti meccanici che normalmente si trovano tra il manubrio e l'asse anteriore; essa inoltre accoglie nel proprio mozzo ulteriori due motori elettrici ciascuno da 20 kW, offrendo di fatto un sistema a due ruote motrici e quindi dotato anche di doppia frenata rigenerativa sia all'anteriore sia al posteriore.


Clicca per ingrandire

La batteria di questa moto ha una capienza di 15 kWh in abbinamento quindi ed un sistema di trazione elettrico con potenza di picco pari a 100 kW, ovvero 134 CV, meno della metà della potenza della Voxan Wattman da 270 kW, ma White è fiducioso che il livello di aerodinamica della WMC250EV potrà più che compensare il gap di potenza.

Infine White, con questo progetto, intende dimostrare le performance di questo suo pacchetto tecnologico e spera, nei prossimi anni, di poter introdurre qualcosa di simile su di una moto di serie, affermando inoltre che tali principi potrebbe garantire anche un raddoppio dell'autonomia rispetto ad una moto elettrica "tradizionale" di pari specifiche.

Un progetto con solide basi tecniche che potrebbe offrire una nuova filosofia nel pensare la mobilità su due ruote, in grado di sfruttare a pieno l'ampia flessibilità di utilizzo dei sistemi di trazione elettrica in abbinamento al miglior rendimento aerodinamico ed agli evoluti sistemi di frenata rigenerativa; per maggiori informazioni a riguardo vi invitiamo a visitare e seguire il canale Youtube ufficiale di White Motorcycle Concepts.

5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Opteranium28 Giugno 2021, 15:26 #1
il freno aerodinamico nelle due ruote resta il pilota. Non a caso in questo prototipo sta in posizione fetale, che manco al motogp (voglio vedere come curvi in quella posizione).. hai voglia a tunnel..
YetAnotherNewBie28 Giugno 2021, 16:40 #2
Evidentemente è una moto progettata solo per il record di velocità in rettilineo.

Però è interessante come hanno sfruttato le "libertà" di posizionamento che concede un motore elettrico, rispetto ad uno a combustione interna, per tentare un design diverso.
Zappz28 Giugno 2021, 16:50 #3
Voglio vedere chi e' quel matto che si lancia ai 400km/h su una moto senza sterzo...
Pino9028 Giugno 2021, 16:56 #4
Originariamente inviato da: Zappz
Voglio vedere chi e' quel matto che si lancia ai 400km/h su una moto senza sterzo...


L'altra volta era Biaggi, e se non ricordo male l'altra volta c'era qualcuno che disse che non ci voleva alcuna skill e che questo qualcuno e Biaggi erano esattamente allo stesso livello perchè entrambi avevano 0 titoli in motogp
walterego22128 Giugno 2021, 23:44 #5
Anche questa dallo sbarazzino peso di un autoarticolato.
Sarebbe divertente se, tra qualche tempo le case costruttrici di due ruote dicessero "ok, in questo ventennio abbiamo scherzato, si torna ai 2 tempi"

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^