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Yamaha, primi brevetti per moto elettriche: alcune ipotesi legate alle prese di ricarica

di pubblicata il , alle 10:41 nel canale e-bike Yamaha, primi brevetti per moto elettriche: alcune ipotesi legate alle prese di ricarica

Tre i principali brevetti resi noti, tutti quanti incentrati su posizione e camuffamento della presa di ricarica di bordo: nel "serbatoio", sotto la sella del passeggero e perfino dietro ad uno dei proiettori anteriori

 

Moto elettriche: qualcosa tra i costruttori giapponese inizia a muoversi. Dopo l'annuncio della partnership tra Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki e della presentazione, da parte di quest'ultima, di alcuni brevetti circa una possibile supersportiva Ninja elettrica con batteria sostituibile, anche da Yamaha arrivano alcuni dettagli circa possibili soluzioni da adottare a bordo delle proprie future due ruote elettriche.

Tre i principali brevetti resi noti, tutti quanti incentrati su posizione e camuffamento della presa di ricarica di bordo.

In questo primo disegno la moto presentata sarebbe riconducibile ad una semicarenata di media potenza, la presa di ricarica è stata posizionata dove abitualmente troviamo collocato il serbatoio del carburante nei vari modelli a benzina: questa soluzione attualmente risulta quella maggiormente adottata dai costruttori che hanno già presentato una propria moto elettrica.

In questo secondo caso invece, Yamaha propone una presa di ricarica remotata, posta sotto il sellino del passeggero, nascosta da una copertura facilmente apribile. Il modello abbozzato per questo brevetto è una moto del segmento naked, riconducibile all'attuale modello MT-07: per una due ruote praticamente priva di carene e con pochissimi vani, spostare la presa di ricarica nel codone potrebbe garantire un degno vano porta oggetti nella zona davanti alla sella del pilota.

Ultimo brevetto, sicuramente il più originale e curioso, riguarda la posizione della presa di ricarica per un modello del segmento supersportivo, probabilmente paragonabile agli storici modelli R1 e R6: la carena anteriore qui riportata nel dettaglio, infatti, assomiglia molto a quella dei passati modelli di queste serie, la presa di ricarica sembrerebbe collocata al posto o dietro ad uno dei due proiettori.

Insomma tre idee che manifestano l'attenzione di Yamaha nei dettagli anche per lo sviluppo di future moto elettriche: per il momento tali particolari rimangono solamente disegnati su carta, ma sicuramente, in quanto brevetti depositati ufficialmente, rientreranno tra le possibili soluzioni che potremo trovare nei futuri modelli di serie.

12 Commenti
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Ragerino30 Aprile 2019, 11:06 #1
Tutto questo rimane inutile senza batterie adeguate. Con le attuali tecnologie si va poco lontano. In tutti i sensi.
mak7730 Aprile 2019, 11:58 #2
Mi piace l'idea della moto elettrica, anche più dell'auto, ma i costi sono proibitivi, con il costo di una moto elettrica se ne comprano 2 a benzina...
Wonder30 Aprile 2019, 12:07 #3
"Remotata"? Hei passami il comando remoto (il telecomando). Bah, sempre peggio sia con le moto sia con l'italiano
andbad30 Aprile 2019, 12:11 #4
Ma davvero brevettano 'sta roba?
"Oh, ho inventato dove mettere la presa di ricarica. Dove il serbatoio!"
"Ma è dove lo mettono tutti gli altri..."
"Si, ma vuoi mettere se lo brevettiamo? Sembra che stiamo davvero studiando una moto elettrica."



By(t)e
supertigrotto30 Aprile 2019, 12:17 #5

Il futuro é elettrico

I motori delle moto sportive, fanno fatica a rientrare nella zona euro come inquinamento, sennò bisogna rinunciare a cavalli e diminuzione di peso
mtk30 Aprile 2019, 14:25 #6
il futuro e' l idrogeno,stessi motori di oggi,niente inquinamento allo scarico,niente schifezze sotterrate quando le batterie verranno smaltite alla solita maniera,nessuna guerra per materie rare e soprattutto nessuna cancellazione dell industria occidentale (perche' quando la cina invadera' il mercato con prodotti a meta costo,inquinando ovunque e sfruttando i loro schiavi,non ci saranno piu' le differenze attuali tra motorizzazione e cambi ovvero l attuale differenza tecnologica tra un motore-cambio buono occidentale e un rottame cinese,ma saranno tutti motori elettrici uguali...non e' che ci sia troppo da inventare quando un motore del secolo scorso ha gia' un rendimento del 90-95% e la massa scegliera' cio' che costa meno).ma quando la massa si accorgera' che la loro moto-auto-bicicletta elettrica viene caricata con corrente prodotta da megacentrali che bruciano combustibili fossili,con sentiti ringraziamenti da parte dei petrolieri,sara' davvero troppo tardi.
Utonto_n°130 Aprile 2019, 15:06 #7
Originariamente inviato da: mtk
il futuro e' l idrogeno,stessi motori di oggi,niente inquinamento allo scarico,niente schifezze sotterrate quando le batterie verranno smaltite alla solita maniera,nessuna guerra per materie rare e soprattutto nessuna cancellazione dell industria occidentale (perche' quando la cina invadera' il mercato con prodotti a meta costo,inquinando ovunque e sfruttando i loro schiavi,non ci saranno piu' le differenze attuali tra motorizzazione e cambi ovvero l attuale differenza tecnologica tra un motore-cambio buono occidentale e un rottame cinese,ma saranno tutti motori elettrici uguali...non e' che ci sia troppo da inventare quando un motore del secolo scorso ha gia' un rendimento del 90-95% e la massa scegliera' cio' che costa meno).ma quando la massa si accorgera' che la loro moto-auto-bicicletta elettrica viene caricata con corrente prodotta da megacentrali che bruciano combustibili fossili,con sentiti ringraziamenti da parte dei petrolieri,sara' davvero troppo tardi.


Si e l'idrogeno con quale energia lo produci? sai che per produrlo ce ne vuole un sacco, perchè l'efficienza del processo non è il massimo?
Poi, perchè devo scegliere un'auto ad idrogeno con alti costi di manutenzione e gestione? l'auto elettrica ha costi irrisori, stesso concetto per i distributori di idrogeno rispetto alle colonnine (una colonnina fast viene 30 mila euro, oggi i costi per la realizzazione di una stazione di produzione di idrogeno ha un costo tra 1,5 e 2 milioni di euro, regalato )
In ogni caso, andando a leggere i dati Enel sulla produzione dell'energia elettrica, dicono che la produzione da prodotti petroliferi è dello 0,75%, proprio un gran business per i petrolieri...
(da fonti rinnovabili 36,6%, da carbone il 13,75, nucleare 3,68 e da gas il 42,34)
mtk30 Aprile 2019, 21:59 #8
l idrogeno lo produci con il solare sia tramite celle solari sia tramite specchi e elettrolisi ad alta temperatura,con il reformig,dall etanolo...scegli tu.
alti costi di manutenzione?l idrogeno non sporca,ha un rendimento elevato e quando brucia non inquina,non imbratta il motore e l olio motore di residui,quindi di che manutenzione e gestione costosa parli?
con bombole sigillate intercambiabili togli di mezzo ogni problema di rifornimento.
pensi che il gas lo grattano giu dai muri?o lo estraggono le talpe?non sono sempre le compagnie petrolifere a estrarre petrolio e gas?
produrre elettricita' da carbone e gas equivale a dire benzina e gasolio,sempre di combustibili fossili si parla..
Utonto_n°130 Aprile 2019, 23:24 #9
Originariamente inviato da: mtk
l idrogeno lo produci con il solare sia tramite celle solari sia tramite specchi e elettrolisi ad alta temperatura,con il reformig,dall etanolo...scegli tu.
alti costi di manutenzione?l idrogeno non sporca,ha un rendimento elevato e quando brucia non inquina,non imbratta il motore e l olio motore di residui,quindi di che manutenzione e gestione costosa parli?
con bombole sigillate intercambiabili togli di mezzo ogni problema di rifornimento.
pensi che il gas lo grattano giu dai muri?o lo estraggono le talpe?non sono sempre le compagnie petrolifere a estrarre petrolio e gas?
produrre elettricita' da carbone e gas equivale a dire benzina e gasolio,sempre di combustibili fossili si parla..


andando a cercare, per fare l'idrogeno serve sempre corrente elettrica, quella che tu ritieni prodotta col veleno (anche se il metano non è assolutamente paragonabile come inquinante rispetto al petrolio), cit:

La maggior parte dell’idrogeno prodotto attualmente (ossia il 95% dei 9 milioni di tonnellate annui stimati del Dipartimento per l’Energia degli Stati Uniti) si ricava con lo "Steam reforming" da processi industriali o come sottoprodotto di altre lavorazioni. Lo steam Reforming consiste nel trattamento di combustibili come metano o metanolo con vapore acqueo, avviene a temperature di circa 200 gradi ed ha come effetto collaterale la produzione di sostanze inquinanti o potenzialmente nocive come anidride carbonica (CO2) e monossido di carbonio (CO), in una proporzione di poco inferiore ai 10 kg di CO2 per ogni kg di idrogeno.
https://it.motor1.com/features/2771...duce-fuel-cell/

non mi sembra una produzione tanto naturale e pura... se poi, come dici te usiamo specchi solari, celle solari, perchè non produrre direttamente elettricità? catena più corta e maggior efficienza.
Per alti costi di manutenzione, intendo anche quelli attuali di un motore a benzina (quelli di un motore ad idrogeno non credo si discostino di molto, non essendo molto differente), se paragonati a quelli di un'auto elettrica, es. Nissan e Volkswagen prevedono 80/90€ ogni 30 mila Km, nel piano manutenzione per la vita dell'auto. Quante migliaia di euro si devono spendere per far manutenzione di un motore a scoppio, diesel, benzina, idrogeno, sino a 200 mila Km?
(non c'è neppure l'olio, che citi, in una macchina elettrica)
Mparlav01 Maggio 2019, 09:27 #10
Originariamente inviato da: mtk
il futuro e' l idrogeno,stessi motori di oggi,niente inquinamento allo scarico,niente schifezze sotterrate quando le batterie verranno smaltite alla solita maniera,nessuna guerra per materie rare e soprattutto nessuna cancellazione dell industria occidentale (perche' quando la cina invadera' il mercato con prodotti a meta costo,inquinando ovunque e sfruttando i loro schiavi,non ci saranno piu' le differenze attuali tra motorizzazione e cambi ovvero l attuale differenza tecnologica tra un motore-cambio buono occidentale e un rottame cinese,ma saranno tutti motori elettrici uguali...non e' che ci sia troppo da inventare quando un motore del secolo scorso ha gia' un rendimento del 90-95% e la massa scegliera' cio' che costa meno).ma quando la massa si accorgera' che la loro moto-auto-bicicletta elettrica viene caricata con corrente prodotta da megacentrali che bruciano combustibili fossili,con sentiti ringraziamenti da parte dei petrolieri,sara' davvero troppo tardi.


Le poche auto ad idrogeno in commercio sono con motore elettrico fuel cell. E già cosi sono molto care. Niente endotermiche, evidentemente ancora più costose o inefficienti per gli adattamenti necessari o che necessitano di maggiore manutenzione. Le prime auto ad idrogeno hanno almeno 20 anni, per dire che non è tecnologia cosi nuova, ed i produttori c'hanno già investito miliardi.
L'idrogeno mondiale viene in gran parte prodotto da fonti fossili, perche l'elettrolisi è inefficiente ed ha ancora alti costi per l'usura degli elettrodi. Poi l'idrogeno devi stoccarlo, trasportarlo e metterlo nel serbatoio dell'auto.. Una filiera costosa e pericolosa. Ammesso di voler fare come a Bolzano, i costi finali sono molto più alti dell'elettrico, altrimenti altri in Europa si sarebbero mossi in tal senso.
A Tokyo per le olimpiadi si stanno dotando di mezzi fuel cell ad idrogeno. Ma una bella fetta di tutto l'idrogeno del paese viene distribuito da un società che lo compra in Australia prodotto partendo dal carbone, trasportato via mare e poi riprocessato per la vendita.

In pratica, stanno spostando anche loro il problema altrove.

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