Nikola Motors

Nikola si assicura 600 milioni di investimenti, ma stavolta niente camion lanciati in discesa

di pubblicata il , alle 13:57 nel canale Trasporti elettrici Nikola si assicura 600 milioni di investimenti, ma stavolta niente camion lanciati in discesa

Nikola Motor si è ripresa, in parte, dopo il terremoto aziendale che l'ha colpita. Archiviate truffe e progetti strampalati, l'azienda ora è focalizzata sulla produzione di camion elettrici, e si è appena assicurata fino a 600 milioni di dollari grazie alla vendita di azioni

 

In molti probabilmente hanno seguito, e ricordano, la travagliata storia di Nikola Motor. Nata come azienda rivoluzionaria del settore dei trasporti, voleva portare sul mercato un camion fuel cell a idrogeno, supportato da un network distributivo di alto livello, sulla falsa riga dei Tesla Supercharger. Si è poi scoperto che lo sviluppo tecnologico millantato dalla società era inesistente, frutto solo di componenti comprati sul mercato, e con test fasulli fatti con camion "lasciati cadere" in discesa e non funzionanti.

Dopo questo terremoto aziendale il CEO e fondatore Trevor Milton si è dimesso, e Nikola ha provato a riorganizzarsi sotto la guida di Mark Russell. Il focus ora è tutto incentrato sul Nikola Tre, un camion elettrico realizzato in collaborazione con Iveco, il cui progetto sembra ben avviato, nonostante la mancanza di liquidità.

Nikola Motor

Un problema che Nikola potrebbe aver risolto, per ora, con l'intervento di Tumim Stone Capital, che già a giugno aveva stretto un accordo per acquistare un pacchetto azionario di 300 milioni di dollari, e che ora si impegnerà per una seconda tranche dello stesso valore, per un totale quindi di 600 milioni di dollari.

Nikola quindi avrà il capitale necessario per produrre i powertrain elettrici che verranno assemblati in Germania con le cabine realizzate da Iveco, così che i primi esemplari del camion Tre possano essere esportati negli Stati Uniti, per accontentare i primi clienti. Successivamente inizierà la distribuzione di prova anche in Europa, dove uno dei primi clienti sarà il porto di Amburgo.

Nonostante i nuovi fondi, Nikola ha comunque dovuto ridimensionare i suoi piani. Gli esemplari test dovevano essere originariamente 600, cifra poi ridotta a 100, e ulteriormente abbassata lo scorso agosto a un numero compreso tra 25 e 50. A regime però la produzione dovrebbe arrivare a 3.000 veicoli all'anno.

Nikola inoltre conserva la volontà di sviluppare un mezzo a idrogeno, anche se allo stato attuale non è chiaro con che tecnologia lo farà. Saltato l'accordo con General Motors, sembra che sia ancora attiva la fornitura da parte di Bosch.

2 Commenti
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giovanni6904 Ottobre 2021, 14:03 #1
Insomma un'altra Theranos..
aqua8405 Ottobre 2021, 07:46 #2
Aspettiamo la fusione tra Nikola e Tesla, dovrebbe essere naturale...

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