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La Formula E può correre su un tracciato vero? Reportage da Misano con Jaguar TCS Racing

di pubblicato il nel canale Auto Elettriche La Formula E può correre su un tracciato vero? Reportage da Misano con Jaguar TCS Racing

Abbiamo visto ancora una volta la Formula E da vicino, ospiti di Jaguar TCS Racing. In questa occasione però curve e rettilinei erano quelli di un circuito permanente, molto diverso dagli stretti passaggi delle strade di Roma

 

Lo scorso weekend la Formula E, il campionato per monoposto 100% elettriche, ha fatto nuovamente tappa in Italia, ma con una sostanziale differenza. La gara, o meglio, le gare, non si sono svolte sul circuito cittadino nel quartiere Eur di Roma, ma per la prima volta (in Italia) su un tracciato permanente, quello di Misano Adriatico.

Una novità resasi necessaria per questioni di sicurezza, viste le prestazioni superiori delle vetture Gen3, che non hanno permesso più di correre tra le strette strade di Roma. Allo stesso tempo il circuito intitolato a Marco Simoncelli poteva essere un importante banco di prova sulla qualità della gara in una pista vera. Ma su questo torneremo più avanti.

Grazie a Jaguar Land Rover Italia, ed al Jaguar TCS Racing team, abbiamo avuto l'opportunità di vedere ancora una volta da vicino il mondo della Formula E, con visite ai box, interviste a piloti e team principal. In questo articolo riportiamo le impressioni su una due giorni "diversa" per il mondo della Formula E.

Il nostro fine settimana è iniziato con quattro chiacchiere con i piloti, Mitch Evans e Nick Cassidy, entrambi neozelandesi ed amici di infanzia, che curiosamente si sono ritrovati a correre nella stessa scuderia. Come lecito aspettarsi, molte delle domande ai driver hanno riguardato la questione del tracciato vero. Il primo a rispondere è stato Evans: "correre su una pista vera è una sfida interessante, e potrebbe essere una naturale evoluzione del campionato in futuro. Queste vetture sono ormai molto performanti, possono fare 45 minuti di gara e superare i 300 km/h di velocità, per cui le condizioni ci sono". In Formula E si usano pneumatici a mescola unica, e identici per asciutto o bagnato, ma alcuni piloti vorrebbero di più, come lo stesso Evans: "mi piacerebbe avere pneumatici con più grip, più simili ad altre categoria, per poter spingere davvero la vettura al limite e capire di cosa è capace". Infine qualche considerazione sul campionato fin qui: "la mia stagione direi che è stata deludente per ora. Spesso abbiamo dimostrato di essere i più veloci in pista, ma non siamo riusciti a convertire questa prestazione in punti, ed è un po' frustrante, però siamo in testa alla classifica a squadre".

Formula E Misano Jaguar TCS

Curiosamente, il collega e amico Nick Cassidy ha pareri quasi diametralmente opposti: "Non mi piace correre su un tracciato permanente, preferisco di gran lunga quelli cittadini. Li trovo più sfidanti, più coinvolgenti per il pubblico, più adrenalinici, ed il pilota può avvicinarsi al suo meglio". Anche la questione gomme vede i compagni di squadra su due fronti diversi: "a me piacciono le gomme a mescola unica, e più simili a quelle stradali, perché esaltano le qualità del pilota. Devi trovare il tuo limite, capire dove puoi spingere e dove no, le gomme con più grip appiattiscono la competizione e rendono meno evidente chi se la cava meglio nelle situazioni difficili". Bisogna dire che le parole di Cassidy non sono certamente per paura di non poter far bene. Nella seconda gara ha guadagnato il terzo gradino del podio, con una gara intelligente e in rimonta, rubando un'ultima posizione a pochi metri dal traguardo.

Formula E Misano Jaguar TCS

Dai piloti siamo poi passati al team principal James Barclay, sempre perfetto in stile e aplomb. Barclay, che è anche Managing Director per il motorsport di JLR, ci ha parlato come sempre della responsabilità del campionato, nel cercare di promuovere la sostenibilità, e nel mostrare che anche le competizioni possono andare in direzione dell'elettrico. Gli abbiamo chiesto se quindi pensa sia il momento per il campionato di dare più libertà ai costruttori, ad esempio utilizzando una batteria costruita direttamente dai team, e non una unità standard uguale per tutti. Il suo punto di vista è interessante: "ovviamente tutti i marchi entrano in Formula E per usare le gare come laboratorio per la transizione energetica, e quindi interessa a tutti poter sviluppare propria componentistica, da portare poi sulle vetture stradali. Ma credo che il campionato sia ancora giovane, e sia importante promuoverlo, quindi sono aperto alle liberalizzazioni regolamentari solo a determinate condizioni. Si può pensare che ogni team costruisca la propria batteria, ma solo se finanziariamente sostenibile, quindi con regole molto chiare, e solo se tutti i team possono avere pari opportunità da questo punto di vista. Uno dei punti forti del nostro campionato è l'equilibrio in gara e in classifica, e non vogliamo che un team, con più ampia capacità di spesa, possa dominare sugli altri solo per un fattore economico, rendendo la serie più noiosa. Sarebbe un danno per il campionato".

Formula E Misano Jaguar TCS

Jaguar TCS Racing negli ultimi anni aveva fatto molto bene sul tracciato di Roma Eur, con ben tre vittorie, tra cui una doppietta in un weekend di doppia gara. Italia che evidentemente ispira il team britannico, che per la gara di sabato ha raggiunto la pole position con Mitch Evans, come potete vedere anche nel nostro video di riepilogo (dove vi diamo anche uno sguardo ai box). Una gara, quella del sabato, però non fortunatissima, con Cassidy costretto a una sosta per sostituire l'ala danneggiata, e Evans sempre tra i primi, ma che poi a pochi giri dalla fine ha perso il passo dei più veloci.

La gara però non è stata assolutamente noiosa come qualcuno si aspettava. La grande quantità di spazio a disposizione in pista, cosa molto diversa dagli stretti passaggi cittadini, ha permesso ai piloti di inventarsi traiettorie alternative, staccate tiratissime, sorpassi all'esterno, e tutta una serie di manovre non convenzionali, ed anche un po' rischiose a volte. Tutto questo si è tradotto in una gara emozionante, con tanti avvicendamenti in testa, e sorpassi in grande quantità. Quasi una gara di stampo motociclistico, come a Misano sono ben abituati a vedere.

Formula E Misano Jaguar TCS

Alla fine dei due giorni di gara Jaguar TCS Racing ha portato a casa il quinto posto di Mitch Evans al sabato, che non ha saputo ripetere l'ottima prestazione in prova per domenica. Nonostante ciò la seconda gara ha portato sul gradino più basso del podio Nick Cassidy, che si è così riscattato della cattiva prova del giorno prima, ed ha portato punti importanti per il campionato. Difatti proprio Cassidy è arrivato al quarto posto della classifica piloti, con 76 punti, a sole 13 lunghezze dal leader Wehrlein, mentre la squadra è rimasta in testa, con 128 punti, mentre Andretti segue a 112, e Porsche a 109.

Formula E Misano Jaguar TCS

Come possiamo quindi giudicare la gara di Misano, così diversa da quello a cui la Formula E ci ha abituato? Sicuramente una gara difficile dal punto di vista della gestione, per via del consumo energetico elevato nei tratti veloci, motivo per cui i piloti in testa sono stati diversi, con gli altri a cercare di sfruttare la scia. La larghezza del tracciato è ciò che ha creato, senza ombra di dubbio, lo spettacolo vero. Non soffrendo particolarmente di calo di prestazione nella parte "sporca" della pista, abbiamo assistito a tante traiettorie impossibili, nel tentativo di superare un avversario anche dove non sembrava esserci spazio o possibilità. Di fatto il gruppo non si è mai sfilacciato, e entrambe le gare sono rimaste imprevedibili fino a poche curve dalla fine.

La Formula E può quindi pensare di passare ai circuiti tradizionali in futuro? Probabilmente la soluzione giusta è una via di mezzo, mantenendo alcune tappe cittadine, che facilitano anche l'avvicinarsi dei tifosi, compresi quelli più giovani, alle quali affiancare piste vere, accuratamente selezionate, così da avere le giuste caratteristiche per gare emozionanti, proprio come abbiamo visto a Misano Adriatico.

 

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