Tesla, inizia il processo di espansione della Giga Berlin: raddoppio di produzione per auto e batterie

Lo scorso marzo Tesla aveva presentato domanda per espandere lo stabilimento di Grünheide, nei pressi di Berlino. La fabbrica ha una storia controversa, con una lotta tra Tesla e la pubblica opinione, con le autorità nel mezzo, fin da quando il terreno in cui sorge era una coltivazione di alberi.

Ed anche questa volta è probabile che il copione si ripeta. Secondo una dichiarazione del Ministero dell'Ambiente del Brandeburgo, Tesla ha fatto domanda per alzare il livello produttivo massimo da 500.000 auto all'anno fino a 1 milione, ma non solo.

L'azienda di Elon Musk ha fatto richiesta anche per aumentare la produzione di accumulatori dagli attuali 50 GWh annui a 100 GWh. Come sappiamo, i piani per la produzione di batterie alla Giga Berlin erano stati accantonati, per agevolare la fabbrica in Texas, per via degli incentivi varati dal governo Biden. Ora si torna a parlare di batterie prodotte in Germania, anche se non è chiaro cosa questo possa significare.

Ad oggi Tesla assembla batterie con celle consegnate dai fornitori, e dunque l'espansione potrebbe riguardare semplicemente l'aumento di questa pratica, senza necessariamente prevedere la produzione di celle al litio localmente. Il documento depositato non lo chiarisce.

Sappiamo però che l'aumento di produzione dei veicoli richiede un nuovo capannone, interamente da costruire, oltre a modifiche agli impianti che sono già in uso e già approvati. Tuttavia Tesla non rischierà più di costruire tutto senza i permessi nero su bianco, ma utilizzerà una strategia di permessi graduali. Le modifiche riguarderanno anche il tanto discusso trattamento delle acque reflue, in particolare in un passo si legge: "Ciò significa che in futuro le acque reflue della produzione saranno trattate mediante ulteriore riciclaggio e trattamento in modo tale che non vengano più immesse acque reflue industriali nell'impianto di trattamento delle acque reflue. Questo ha lo scopo di risparmiare l'acqua di produzione necessaria". A livello ambientale questa modifica dovrebbe essere positiva, ma siamo sicuri che le associazioni non mancheranno di dare battaglia come in tutte le altre fasi, e potranno depositare, durante il periodo dal 19 luglio al 18 settembre 2023 compreso, le obiezioni al progetto, per iscritto o per via elettronica. Questo porterà a udienza dal 23 ottobre.