Basta cobalto: le celle a lama Svolt potrebbero finire sull'auto elettrica europea ed economica

Basta cobalto: le celle a lama Svolt potrebbero finire sull'auto elettrica europea ed economica

Il produttore cinese si conferma uno dei più versatili, e presenta una nuova cella a lama LFP, per pacchi batteria economici e senza cobalto. Stellantis ha già un accordo

di pubblicata il , alle 16:48 nel canale Batterie
SvoltStellantis
 

Abbiamo parlato in diverse occasioni delle batterie al litio a lama, prodotte inizialmente da BYD, in odore anche di fornitura a Tesla. Poco dopo però è entrata nel business anche la cinese Svolt, con l'intento di aprire accordi di fornitura con diversi costruttori, anche occidentali. Le batterie prismatiche lunghe e strette, da qui il nome "blade", sono infatti con chimica litio-ferro-fosfato (LFP) e sono attualmente molto ricercate, per l'assenza del costoso cobalto e per la resa tutto sommato buona.

Svolt ha quindi lavorato sodo, e presenta ora la seconda generazione di blade battery, chiamata L600. Si tratta di celle LFP da 196 Ah, un buon incremento rispetto al passato modello che si fermava a 184 Ah. Considerando il voltaggio di 3,2 V, si ottiene una capacità per singola cella di 627,2 Wh.

Svolt

Il punto debole delle LFP è la densità energetica, più bassa rispetto alle batterie NMC (con nichel e cobalto) ma è anche il motivo del prezzo più basso che hanno sul mercato. Svolt ha lavorato bene anche su questo aspetto ottenendo una densità di 185 Wh/kg. Considerando che queste celle vengono assemblate in pacchi batteria senza moduli, con il metodo cell-to-pack, la densità globale per tutta la batteria è con un rapporto del 90%, ovvero 176 Wh/kg. Sarebbe un ottimo risultato rispetto al prodotto della sopracitata BYD, che registra invece solo 150 Wh/kg.

Svolt

Come si vede dal grafico qui sopra, inoltre, il lavoro di Svolt prosegue, con una tabella di marcia molto stretta. Quando le nuove celle saranno disponibili, nel corso del 2022, l'azienda starà già lavorando allo step successivo, che le porterà a 200 Wh/kg. Un'ipotetica configurazione con 100 celle L600 porterebbe ad avere un pacco batteria da circa 60 kWh, in uno spazio relativamente piccolo. E forse non è un caso che Svolt sia già in accordi con Stellantis per future forniture, e si vocifera già che le nuove generazioni di auto elettriche compatte europee possano ricevere più autonomia proprio con questo metodo. Ma non solo: visto il minor costo delle LFP si potrebbe ottenere anche un prezzo finale più basso, riducendo la forbice con i veicoli endotermici.

12 Commenti
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zappy03 Dicembre 2021, 18:36 #1
chi è che diceva che stellantis è indietro?

cmq sempre made in china... speriamo di tirar fuori qualcosa di competitivo made in europe...
Super-Vegèta04 Dicembre 2021, 10:32 #2
da qui a qualche anno, avremo batterie capienti ed economiche. Ovviamente sul lato infrastrutture e colonnine ad altissima capacità (>500kw) per i veicoli che non dispongono di ricarica a casa, SI DORME totalmente.

Gli stati non si sono voluti impegnare a glasgow...il ritardo si misurerà in decadi
zappy04 Dicembre 2021, 10:46 #3
Originariamente inviato da: Super-Vegè
da qui a qualche anno, avremo batterie capienti ed economiche. Ovviamente sul lato infrastrutture e colonnine ad altissima capacità (>500kw) per i veicoli che non dispongono di ricarica a casa, SI DORME totalmente.

Gli stati non si sono voluti impegnare a glasgow...il ritardo si misurerà in decadi

colonnine da mezzo megawatt? puro delirio.
speriamo che non esistano mai, sarebbe una catastrofe.
andy4504 Dicembre 2021, 11:47 #4
Originariamente inviato da: Super-Vegè
da qui a qualche anno, avremo batterie capienti ed economiche. Ovviamente sul lato infrastrutture e colonnine ad altissima capacità (>500kw) per i veicoli che non dispongono di ricarica a casa, SI DORME totalmente.

Gli stati non si sono voluti impegnare a glasgow...il ritardo si misurerà in decadi


Colonnine così potenti le metteranno solo nelle stazioni di ricarica, se mai lo faranno, in città già quelle da 60 kW occupano troppo spazio, infatti per la maggiore si trovano quelle da 11 kW.
AndreaRocca04 Dicembre 2021, 13:28 #5
capacita de merd e poi soffronto tanto il freddo
Super-Vegèta05 Dicembre 2021, 01:13 #6
Originariamente inviato da: zappy
colonnine da mezzo megawatt? puro delirio.
speriamo che non esistano mai, sarebbe una catastrofe.


Nell'ottica di una rete ben progettata è obbligatoria questa funzione o l'auto elettrica non prenderà MAI piede. Le auto devono fare il pieno in 5 minuti. Per l'appunto 13 milioni di veicoli in strada non si possono risolvere in alcun altro modo.
Non esiste alcuna catastrofe, quando le cose si fanno come si deve.
Super-Vegèta05 Dicembre 2021, 01:14 #7
Originariamente inviato da: andy45
Colonnine così potenti le metteranno solo nelle stazioni di ricarica, se mai lo faranno, in città già quelle da 60 kW occupano troppo spazio, infatti per la maggiore si trovano quelle da 11 kW.


Stazioni di ricarica, alias stazioni di servizio attuali. Lo spazio non ha molto significato, visto che si passerà ad 800V con correnti dimezzate
andy4505 Dicembre 2021, 09:06 #8
Originariamente inviato da: Super-Vegè
Stazioni di ricarica, alias stazioni di servizio attuali. Lo spazio non ha molto significato, visto che si passerà ad 800V con correnti dimezzate


Occhio però che le ricariche fast a corrente continua generano campi elettromagnetici, quindi di legge più di tanto non puoi andare.
E comunque parliamo di una tecnologia che al momento viene usata solo sulla porsche, una supersportiva, direi che è ben lontana dall'adozione su auto da tutti i giorni...20 anni? 30?
zappy05 Dicembre 2021, 10:28 #9
Originariamente inviato da: Super-Vegè
Nell'ottica di una rete ben progettata è obbligatoria questa funzione o l'auto elettrica non prenderà MAI piede. Le auto devono fare il pieno in 5 minuti. Per l'appunto 13 milioni di veicoli in strada non si possono risolvere in alcun altro modo.
Non esiste alcuna catastrofe, quando le cose si fanno come si deve.


e non è quello il modo.
andy4505 Dicembre 2021, 11:09 #10
Originariamente inviato da: zappy
e non è quello il modo.


Penso che oggi parlare di ricariche in 5 minuti sia decisamente prematuro, che poi mi risulta che le ricariche fast non facciano proprio bene alle batterie.

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