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Hyundai accorcia le distanze: 'fra un anno produrremo da soli le nostre batterie LFP'

di pubblicata il , alle 16:19 nel canale Batterie Hyundai accorcia le distanze: 'fra un anno produrremo da soli le nostre batterie LFP'

Chimica, costi di produzione e geopolitica si stanno scontrando, e Hyundai non intende essere schiacciata nel mezzo. Per questo la casa sud-coreana punta all'autonomia per i suoi pacchi batteria

 

Secondo quanto riferito dal Korea Herald, Hyundai sta lavorando con diverse aziende ed Istituti sud-coreani per sviluppare e produrre le proprie batterie LFP entro la fine del 2024.

La casa automobilistica ha stretto un accordo strategico con SK On (uno dei suoi fornitori, assieme a LG Energy Solution e CATL) per un impianto negli Stati Uniti, ma adesso sembra che il marchio voglia camminare con le sue gambe.

Hyundai batterie FLP

Hyundai Motor Group ha rifiutato di commentare quella che, quindi, rimane poco più che una diceria, ma raggiunta dal Korea Herald ha dichiarato (tramite uno dei suoi top manager): “Stiamo cercando di lavorare sia con piccoli produttori di batterie, sia con grandi aziende, qui in Corea. Il nostro obiettivo è produrre batterie LFP con una densità energetica vicina a 300 watt/kg. In definitiva, intendiamo assemblare batterie LFP che siano competitive con le batterie NCM”.

Persone vicine alle vicenda affermano la decisione (per certi aspetti anche coraggiosa) della casa automobilistica di produrre le proprie batterie e di affidarsi anche a piccoli fornitori, sia arrivata dopo aver preso le distanze da alcuni produttori cinesi di batterie. La guerra commerciale tecnologica tra Cina, Stati Uniti ed Europa, inoltre, ha messo pressione su Hyundai, che ha colto la palla al balzo per rendersi autonoma.

Dall’altra parte, le aziende cinesi stanno prendendo di mira nuove grandi espansioni di fabbriche in Europa e nei paesi che sono partner di libero scambio degli Stati Uniti; un escamotage per eludere le attuali (e future) restrizioni sulle importazioni, in una sorta di remake della strategia adottata dalle case automobilistiche giapponesi per conquistare il mercato statunitense negli anni ’80.

La posta in gioco in questa battaglia internazionale per vedere chi salirà e chi cadrà nella corsa per realizzare le batterie che alimenteranno la rivoluzione dei veicoli elettrici, è enorme.

Hyundai batterie FLP

Bloomberg, che alla geopolitica delle batterie e alla crescita del mercato delle auto elettroche ha dedicato tre articoli (link, link, link) prevede che il valore totale di tutte le forme di vendita di veicoli elettrici raggiungerà gli 8,8 trilioni di dollari entro il 2030 e i 57 trilioni di dollari entro il 2050, ed è un calcolo al ribasso.

Se la transizione dalla mobilità tradizionale e fossile a quella elettrica dovesse avanzare più rapidamente, sempre secondo Bloomberg, si arriverà ad oltre 88 trilioni di dollari entro la metà di questo secolo.

“Il settore automobilistico è un'importante fonte di posti di lavoro nel settore manifatturiero, investimenti in ricerca e sviluppo e innovazione, ma non tutti riusciranno a realizzare questa transizione senza intoppi”, ha commentato Colin McKerracher, responsabile dei trasporti e dell'analisi automobilistica presso BNEF. “È tutto in palio e nessuno vuole essere lasciato indietro”.

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