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Il CEO di Stellantis sempre contrario alle elettriche: meglio altre tecnologie

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Auto Elettriche Il CEO di Stellantis sempre contrario alle elettriche: meglio altre tecnologie

Carlos Tavares, a capo di Stellantis, manifesta nuovamente il proprio scetticismo verso una transizione all'elettrico che a prescindere la sua azienda ha già definito come prioritaria

 
162 Commenti
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acerbo22 Gennaio 2022, 19:07 #21
Originariamente inviato da: RM10
Certamente. Così come dobbiamo anche calcolare, sempre in termini di inquinamento a 360° (quindi non solo di CO2 in atmosfera) la produzione di energia elettrica, la costruzione delle centrali nuove e il loro impatto, la quota di "ammortamento" dell'inquinamento dato dalla percentuale di elettricità utilizzata, calcolata sulle centrali vecchie, l'ulteriore estrazione, lavorazione e messa a punto delle materie prime per costruire le nuove centrali e i nuovi elettrodotti che dovranno sopportare un forte aumento della richiesta energetica, più il loro smaltimento. E così via. E dall'altra parte, c'è da calcolare, sempre a 360°, gli impatti sulla costruzione delle petroliere (non tutte le petroliere, ma solo calcolando qual è la percentuale di carburante destinato ai mezzi di trasporto), la quota di manutenzione sempre su base percentuale, e del trasporto dei combustibili. Più, la riciclabilità di tutta questa roba e il relativo impatto.

Insomma, è un calcolo molto complesso. Si fa presto a dire "inquina" e "non inquina". Io resto agnostico in realtà, ma ciò che vedo ad oggi è solo l'equazione "non emette CO2 quando la uso QUINDI non inquina". Ma così non ci siamo proprio.


Si puo' discutere di tutto e di niente, ma la gente che vive nelle grandi metropoli che muore di tumori dovuti alle polvere sottili é nell'ordine dei 50.000 casi all'anno e questo é un dato inconfutabile.
Morti che non solo pesano sulla coscienza, ma anche sulle casse della sanità pubblica e quindi della collettività.
Cominciamo a togliere dalle città i diesel e i vecchi benzina euro 1, 2 e 3 e soprattutto prendiamo la macchina il meno possibile.
Una elettrica che si muove in un garage o nella cappa di una città sovrappopolata di certo ha meno impatto diretto di una termica per le persone che stanno li a respirare la merda del tubo di scappamento.
Darkon22 Gennaio 2022, 19:10 #22
Giuro che a leggere questi primi 18 commenti molti sono di un qualunquismo assurdo ma soprattutto la cosa sconvolgente è che la gran parte delle cose scritte si smentiscono con una banalissima ricerca google che richiede 10 secondi.

è indubbio che una buona parte della popolazione europea non avrà i soldi per comprarsi una auto elettrica. Anni addietro una auto partiva da 5000 euro. Molti italiani, greci, spagnoli si potevano permettere questa auto. Con l'avvento dell'elettrico e senza incentivi sostanziosi come sta accadendo già adesso in Italia, un lavoratore che può permettersi di comprare una auto da 5000 euro non trova assolutamente nulla.


Ma chi l'ha detto?! Salvo andare su forum dove altri come te sostengono questa cosa sia pure con qualche differenza trovi le fonti più disparate che sostengono che l'italiano medio compra auto fra 18.000 e 22.000€ con le regioni del Nord una media più elevata e quelle del sud più bassa.
Perfino Repubblica parla di una media nazionale di 21.500€ e non mi sembra ci sia bisogno di aggiungere altro.
Ah giusto per la cronaca purtroppo non ho più le tabelle che si usavano negli anni '90 (capirai son passati 30 anni) ma ti posso assicurare che nemmeno all'epoca c'era una media intorno agli attuali 5.000€ e quei modelli che venivano pubblicizzati a prezzi bassissimi erano quasi sempre specchietti per le allodole atti a portare la gente in concessionaria ma pochissimi compravano realmente quei modelli che erano talmente scarni e talmente di base che dovevi essere alla canna del gas o avevi bisogno di qualcosa da usare giusto nei campi.

Fra l'altro questi calcoli dell'inquinamento basati solo sulla CO2 non indicano assolutamente nulla sul reale inquinamento. Anzi, si continua a portare avanti il concetto che l'inquinamento sia praticamente solo la CO2 in atmosfera. Ma poco si calcola invece dell'inquinamento altro rispetto alla CO2, causato dall'estrazione delle materie prime delle batterie, della loro trasformazione (ancora una volta non solo la CO2), e poi a fine ciclo del loro smaltimento (e ancora, non solo in termini di CO2)


Penso che ormai su questo discorso si sia risposto io ed altri qualcosa come un milione di volte e continua a tornare. Riproviamoci:

1) Si calcola solo la CO2 per ovvi motivi: è l'emergenza del momento. È palese che ci siano anche altri inquinanti ma al momento e per molti decenni a venire la concentrazione degli altri inquinanti rimarrà talmente bassa che è relativamente pericolosa. Per farti un esempio è come se fossi su un antico veliero e nello scafo avessi un punto in cui non è impermeabilizzato perfettamente e passa qualche goccia d'acqua e il buco fatto da una palla di cannone. È indubbio che imbarcare acqua è sempre un danno ma uno prima di preoccupa della falla che rischia di affondarmi subito e poi del problema che potrebbe affondarmi tra 500 anni.
2) Ribadiamo ancora una volta... con o senza l'elettrica Litio e Cobalto saranno estratti alla massima velocità possibile. La Cina che detiene la maggior parte delle licenze di estrazione ha già più volte dimostrato l'intenzio di estrarlo anche se non sapesse che farsene solo per spostarlo da paesi esteri (principalmente Africa) a territorio proprio. Quindi è inutile parlare di inquinamento da estrazione così come lo è per le termiche... il petrolio verrà estratto anche se domani usassimo solo auto elettriche.
3) NON e ripeto NON esiste lo "smaltimento" delle batterie almeno non quelle usate nelle auto. Le batterie usate nelle auto vengono per la quasi totalità riciclate con una efficienza prossima al 90%. Basta una ricerca per trovare tutte le informazioni a conferma. Inoltre si parla già di nuovi processi di riciclo ancor più efficienti tali che, se si dimostrassero realizzabili, le batterie diventerebbero al pari di vetro e alluminio tra i prodotti a impatto ambientale più basso e più riciclabili.

tra l'altro una scelta equilibrata sarebbe stata spingere sull'elettrico per i mezzi da città, più piccoli e leggeri, con una bassa percorrenza chilometrica giornaliera e caratterizzati da una guida stop and go dove l'elettrico da il massimo dei suoi vantaggi


Non sarebbe servito assolutamente a niente. Ammesso che tutti quelli che si muovono prevalentemente in città fossero passati all'elettrico e già è irrealistico sarebbe rimasto un parco circolante termico talmente ampio che l'impatto sarebbe stato bassissimo.

Per renderti meglio l'idea se nel 2030 realmente non ci fosse più nemmeno un costruttore che produca motori termici (è irrealistico lo so ma è per farti capire) e quindi a partire dal 2030 tutti compriamo solo elettrico prima che l'elettrico sia tale da sortire un effetto tangibile i più ottimisti parlano di una data tra 2050 e 2055 e i più pessimisti di molto oltre.

Capisci quindi che se fosse stato fatto solo nelle città praticamente non avresti avuto alcun impatto se non forse leggerissimamente nella qualità dell'aria nella città ma anche qui ho seri dubbi.

Una 500 benzina con 15.000€ la porti a casa nuova


Veramente no. Il modello base parte da 16.250€ ed è un 1000 benzina per altro in promo altrimenti si parte da 17.000€. Voglio proprio vedere dove vai con un 1000 benzina che credo non sia nemmeno turbo visto che ha appena 70cv.
Ripeto nemmeno vi documentate ma si commenta per il gusto di spararla.

Una 500 elettrica con meno di 30.000€ NON la porti a casa


E infatti parte, prezzo di listino senza sconti o promo, da 26.500€.
Dai che prima o poi una la indovini.

Cominciamo a togliere dalle città i diesel e i vecchi benzina euro 1, 2 e 3 e soprattutto prendiamo la macchina il meno possibile.


Questa è la risposta! I centri storici e le aree ad altissima urbanizzazione dovrebbero essere vietati ai mezzi privati senza se e senza ma. Questo avrebbe un reale e rapido impatto altro che tanti discorsi.

Inoltre tutto ciò che non è di interesse storico (auto d'epoca o comunque con un valore storico) che non sia almeno euro 4 dovrebbe proprio esserne vietata la circolazione anche fuori dalla città.
acerbo22 Gennaio 2022, 19:22 #23
Originariamente inviato da: andresb
Tavares pone alcune problematiche, in realtà più economiche e industriali che ambientali.
L'industria automobilistica, con il passaggio all'elettrico, cambierà così tanto che alcuni costruttori storici falliranno, o saranno assorbiti da altri (i gruppi di dimensioni medie rimasti isolati a mio parere non ce la faranno, e fra questi metto dei nomi prestigiosi, Mercedes e BMW in primis).
Soprattutto, entreranno in campo molti nuovi attori dal mondo IT, americani e asiatici.

Ma Tavares, al di là delle opinioni che manifesta, non è affatto uno sciocco; sa bene che il futuro, e non dopodomani ma domani, è solo è soltanto elettrico.


Tavares, come altri manager dell'industria sanno benissimo che rispetto alla concorrenza sono in ritardo di almeno 5 anni.
E' troppo facile sparare sull'elettrico quando sai che la tua proposta non é competitiva.
Tavares lo sa perfettamente che salvo improbabili dietro front politici le termiche continueranno a vendere sempre meno e le perdite del 2021 saranno pure peggiori nel 2022 e nel 2023 perché gli Stati gli incentivi per comprare nuove caldaie non li daranno piu'.
Sti dinosauri sarebbero licenziati in tronco se solo ci fosse una governance seria perché non hanno ancora preso le contromisure adatte in vista del cambio epocale che stiamo per vivere.
La cosa che fà piu sorridere é che stellantis si é allineata agli altri costruttori annunciando la fine della produzione di auto termiche a partire dal 2035, complimenti per la coerenza
Sandro kensan22 Gennaio 2022, 19:25 #24
Originariamente inviato da: Darkon
Ma chi l'ha detto?!


«Il costante aumento dell’offerta di veicoli elettrici da parte dell’industria potrebbe limitare le possibilità di acquisto di nuove autovetture da parte del ceto medio, dato che le automobili e i furgoni ad alimentazione elettrica presentano costi non accessibili a tutti, questo il suo parere.»

https://www.money.it/Le-auto-elettr...-Carlos-Tavares
RM1022 Gennaio 2022, 19:37 #25
Originariamente inviato da: Darkon
Si calcola solo la CO2 per ovvi motivi: è l'emergenza del momento.


Ed è proprio questo il discorso pericoloso: l'emergenza del momento non è la CO2, ma è l'impoverimento degli ecosistemi a 360°, per via di tutte le forme di inquinamento (fra le quali c'è ANCHE - ma NON SOLO - la CO2). La CO2 da sola è green washing, preoccuparci solo della CO2 ci fa credere di "essere bravi" quando invece stiamo spostando l'inquinamento da una forma all'altra.

Sì sono discorsi triti e ritriti. Poi possiamo illuderci quanto ci pare, ma alla natura delle ideologie non gliene frega niente (e non sa che farsene), e prima o poi il conto ce lo presenterà comunque.
Darkon22 Gennaio 2022, 19:39 #26
Ecco appunto... lo dice Tavares che ha un piccolissimo conflitto di interessi e comunque non parla nemmeno lontanamente delle cifre di cui parli te ma di ceto medio.

Tavares è un furbacchione... sa bene cosa sa vendere e come, sa dove guadagna e dove invece è paurosamente indietro e fa queste dichiarazioni a sommo scopo.

Detto ciò a Tavares del ceto medio o dell'operaio non potrebbe fregargliene di meno. L'unica motivo per cui fa queste dichiarazioni è che pensa di guadagnarci meno. Puro tornaconto personale/aziendale suffragato dal nulla se non la sua personale opinione.
Sandro kensan22 Gennaio 2022, 19:43 #27
Originariamente inviato da: Darkon

Detto ciò a Tavares del ceto medio o dell'operaio non potrebbe fregargliene di meno.


https://it.wikipedia.org/wiki/Ceto_medio

Il ceto medio o piccola borghesia o classe media (a cui ci si riferisce anche con l'anglicismo middle class)[1] è la classe sociale, di varia definizione a seconda degli autori, composta da tutti quei gruppi che, per status e/o risorse economiche, si collocano in posizione intermedia nella gerarchia sociale, per reddito e/o prestigio, tra la classe superiore o dominante, i cui caratteri mutano a seconda delle epoche (aristocrazia, proprietari terrieri, borghesia industriale, finanziaria, professionale) e le classi inferiori: i lavori meno qualificati e retribuiti dell'industria, dell'agricoltura e dei servizi.


Forse fai confusione tra ceto medio e classe operaia.
Darkon22 Gennaio 2022, 19:44 #28
Originariamente inviato da: RM10
Ed è proprio questo il discorso pericoloso: l'emergenza del momento non è la CO2, ma è l'impoverimento degli ecosistemi a 360°, per via di tutte le forme di inquinamento (fra le quali c'è ANCHE - ma NON SOLO - la CO2). La CO2 da sola è green washing, preoccuparci solo della CO2 ci fa credere di "essere bravi" quando invece stiamo spostando l'inquinamento da una forma all'altra.

Sì sono discorsi triti e ritriti. Poi possiamo illuderci quanto ci pare, ma alla natura delle ideologie non gliene frega niente (e non sa che farsene), e prima o poi il conto ce lo presenterà comunque.


Questo scusami ma è inevitabile. L'idea stessa che possa esistere un modo in cui gli esseri umani vivano su un pianeta senza distruggerlo è puramente illusoria.

Prima o poi distruggeremo l'ecosistema della terra e questo è inevitabile. La differenza sta se riusciamo a tappare le falle grosse in modo da avere il tempo (ammesso che sia fattibile) di passare a Terra 2 o se ci estingueremo con la terra.

Sia chiaro che non è che dico questo per auto-razzismo o altro eh... tutte le specie dominanti distruggono l'ecosistema e più una specie è dominante e più questo diventa evidente.

Per usare una metafora che ricordo dall'università che rende chiaro il concetto: se il leone fosse abbastanza forte, intelligente ecc... ecc... prederebbe qualsiasi cosa fino a non avere più niente da mangiare e a quel punto o in qualche modo migra altrove e ricomincia o si estingue.
Darkon22 Gennaio 2022, 19:45 #29
Originariamente inviato da: Sandro kensan
https://it.wikipedia.org/wiki/Ceto_medio



Forse fai confusione tra ceto medio e classe operaia.


No no... intendevo proprio che non gli frega niente né degl'uni, né degl'altri.
Sandro kensan22 Gennaio 2022, 19:47 #30
Originariamente inviato da: Darkon
No no... intendevo proprio che non gli frega niente né degl'uni, né degl'altri.


Se il ceto medio avrà difficoltà figurarsi i ceti meno abbienti come gli operai.

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