Engie EPS passa nelle mani della taiwanese TCC: nasce una nuova rete di ricarica fast

Engie EPS passa nelle mani della taiwanese TCC: nasce una nuova rete di ricarica fast

L'accordo consentirà ad Engie EPS di accedere alla catena di approvvigionamento e al mercato asiatico, garantendo la solidità finanziaria necessaria per portare avanti i tanti progetti dell'azienda italiana

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Mercato
EngieStellantis
 

Engie EPS nasce come startup italiana da uno spin-off dei Politecnici di Milano e di Torino. Vi hanno investito sia FCA che il gruppo francese Engie, che adesso ha deciso di privarsi del 60,5% delle quote per 132 milioni di euro. Ad acquistare è TCC (Taiwan Cement Corporation), uno dei gruppi asiatici più importanti in Asia nei settori energia, servizi ambientali, chimica, batterie, cemento, infrastrutture e logistica.

Nuovi investimenti per le reti di ricarica fast del futuro

"Continueremo a essere italiani, anche se il nostro capitale non è mai stato italiano" ha detto Carlalberto Guglielminotti, direttore generale di Engie EPS che, per effetto dell'operazione, cambierà nome diventando NHOA – New Horizons Ahead. La trattativa è stata ufficializzata nello scorso mese di aprile e negli ultimi giorni è stata portata a termine.

Carlalberto Guglielminotti

"Il nostro settore, quello del cemento, inevitabilmente produce gas serra. Possiamo cercare di ridurli, e lo stiamo facendo, ma non riusciremo mai ad azzerarli, perché è impossibile dal punto di vista della chimica" ha detto Nelson Chang, CEO di TCC e adesso anche di NHOA. "È proprio per questo che abbiamo deciso di investire in settori alternativi e l’energia elettrica ci sembra uno dei più interessanti dal punto di vista delle nuove esigenze di sostenibilità”.

L'ingresso dell'agglomerato asiatico non cambierà i molteplici piani di investimento di Engie EPS né gli asset della joint venture per l'auto elettrica Free2Move eSolutions, attiva con Stellantis. Questo progetto sfocerà nella nuova Atlantis, una rete di ricarica fast con l'obiettivo di coprire i territori di Italia, Francia, Spagna e Portogallo. L'obiettivo è di installare 5 mila colonnine fast entro il 2025, e addirittura 35 mila entro il 2030.

Supportato da FCA, e adesso alimentato dai fondi taiwanesi, Atlantis è un progetto molto ambizioso, che si concentrerà soprattutto sull'Italia, perlomeno nella prima fase. Quanto alla potenza, si parla di colonnine da 200 kW: inferiori alle colonnine da 300 kW promesse da Enel e Volkswagen per l'Italia (progetto da 3 mila colonnine entro il 2025), ma sufficienti a ricaricare la maggior parte delle auto elettriche e ibride plug-in oggi in circolazione sul territorio italiano, che arrivano a 100-150 kW.

Atlantis non sarà l'unica iniziativa del gruppo italiano finanziata dai fondi taiwanesi. Engie EPS, infatti, ha portato avanti una serie di progetti interessanti relativamente alla ricarica dei veicoli elettrici a casa, alle più moderne soluzioni di tipo Vehicle-to-Grid e soluzioni di ricarica rapida CC bidirezionale per grandi aree di parcheggio destinate ai veicoli elettrici, piattaforme meccaniche per la ricarica rapida e stoccaggio di energia. Abbiamo dettagliato tutto qui.

Iscriviti subito al nostro canale Instagram!

Perché? Foto, video, backstage e contenuti esclusivi!

0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^