Techrules Ren RS, 1300 cv con un innovativo sistema a micro-turbine
Techrules Ren RS è una hypercar cinese a turbina che sarà mostrata al prossimo Salone di Ginevra. È un progetto modulare con configurazioni a 4 o 6 motori elettrici
di Rosario Grasso pubblicata il 20 Febbraio 2018, alle 14:41 nel canale TecnologiaTechrules
Era già stata allo scorso Salone di Ginevra e torna all'edizione di quest'anno con lo scopo di evidenziare i vantaggi consentiti dalla tecnologia a micro-turbine, definita Turbine-Recharging Electric Vehicle (TREV). Il principio alla base del funzionamento del sistema prevede di generare energia da stoccare nel pacco batterie, da usare come range extender per l'alimentazione dei motori elettrici.
Techrules Ren RS è un progetto cinese ma con un forte influsso italiano, visto che i veicoli della famiglia vengono messi a punto dall'officina L.M. Gianetti di Torino. Si parla di un veicolo modulare, configurabile nelle varianti con 4 o 6 propulsori elettrici e in grado di erogare complessivamente 1287 cv, ovviamente utilizzabile solo su pista. Il tutto è possibile grazie all sistema di micro-turbine in grado di alimentare un pacco batterie da soli 28 kWh. Le batterie vengono ricaricate velocemente da un generatore a turbina che garantisce un’autonomia di 1.170 km con 80 litri di carburante.
La velocità massima di questo bolide sarà di 330 km/h e impiegherà 3 secondi netti per passare da 0 a 100 km/h. Il marchio cinese intende portare a compimento il progetto entro i prossimi due anni e, per raggiungere questo obiettivo, sta attualmente rifinendo gli accordi tecnici e di produzione necessari per finalizzare la Ren RS.
La Techrules Ren RS portata al Salone di Ginevra apparirà nella configurazione definitiva, con il cupolino in stile jet che ben si sposa con la filosofia da monoposto di questo veicolo. La carrozzeria è in fibra di carbonio con ampi sfoghi d'aria sui passaruota e prese destinate al raffreddamento degli organi meccanici.
Il vero obiettivo di Techrules, però, è dimostrare l'efficacia del sistema a micro-turbine al di là dell'industria automobilistica. La ricarica elettrica con le micro-turbine potrebbe interessare vari settori, dal trasporto pubblico fino ai generatori stazionari. Potrebbe alimentare, infatti, anche dei treni.
Techrules sta infatti collaborando con una serie di partner tecnologici in Cina e ha siglato degli accordi di joint venture con il costruttore di autobus a propulsione alternativa Wuzhoulong Motors e con CRRC, leader mondiale nella fornitura di attrezzature per il trasporto ferroviario.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoin sostanza è un'auto elettrica dove la batteria fa poco più che da tampone e la fonte di energia vera e propria è un alternatore azionato da un motore a reazione.
Ho capito giusto?
in sostanza è un'auto elettrica dove la batteria fa poco più che da tampone e la fonte di energia vera e propria è un alternatore azionato da un motore a reazione.
Ho capito giusto?
Ho capito anche io così. Probabilmente le turbine, fatte funzionare a un numero di giri ottimale, hanno un rendimento molto maggiore di un motore classico a biella/manovella (fatto sempre funzionare a regime ottimale).
80 litri e 1200 km di autonomia, ma a che prestazioni? perché a 70 all'ora in pianura la mia ne fa anche 2000, 2500...
in sostanza è un'auto elettrica dove la batteria fa poco più che da tampone e la fonte di energia vera e propria è un alternatore azionato da un motore a reazione.
Ho capito giusto?
80 litri e 1200 km di autonomia, ma a che prestazioni? perché a 70 all'ora in pianura la mia ne fa anche 2000, 2500...
Esatto. Sarebbe l'evoluzione dei classici diesel-elettrici tutt'oggi presenti su molti treni.
Ovviamente le prestazioni ed i consumi dichiarati sono stronzate fotoniche.
Ovviamente le prestazioni ed i consumi dichiarati sono stronzate fotoniche.
leggendo su wikipedia non mi sembra affatto una buona idea, almeno avendo già motori ibridi che funzionano meglio e hanno una buona efficienza (in ambito automobilistico intendo). in ambito ferroviario potrebbero avere un senso se la turbina è accompagnata a un generatore a vapore come le centrali a ciclo combinato (turbogas a recupero di calore con sistema a condensazione)
per me l'idea invece è vincente (non in ambito supercar ma anche per vetture tradizionali)
l'ibrido seriale, perchè è di questo che si tratta è imho il miglior sistema ibrido che si può utilizzare
questo perchè escludendo le accelerazioni le richieste energetiche di un auto a regime costante sono di molto inferiori (qualche decina di cavalli, adesso non mi ricordo il valore esatto).
Avere un generatore elettrico tarato su quel valore di potenza con un motore che gira a regimi ottimali costanti permette di ridurre i consumi di carburante mentre le richieste energetiche per le accelerazioni vengono gestire dalla batteria che agisce da tampone e che si ricarica durante le frenate e i fermi del veicolo
l'ibrido seriale, perchè è di questo che si tratta è imho il miglior sistema ibrido che si può utilizzare
questo perchè escludendo le accelerazioni le richieste energetiche di un auto a regime costante sono di molto inferiori (qualche decina di cavalli, adesso non mi ricordo il valore esatto).
Avere un generatore elettrico tarato su quel valore di potenza con un motore che gira a regimi ottimali costanti permette di ridurre i consumi di carburante mentre le richieste energetiche per le accelerazioni vengono gestire dalla batteria che agisce da tampone e che si ricarica durante le frenate e i fermi del veicolo
mmm si ma l'efficienza di conversione va aggiunta l processo. insomma hai energia meccanica la trasformi in elettrica che accumuli per ritrasformarla in meccanica. forse sui treni ha un senso (tanti cavalli tanta coppia ingestibili su un motore a combustione interna) ma su un auto credo che l'approccio ibrido sia nettamente migliore, dove l'elettrico serve allo spunto e per alleggerire il carico al meccanico a velocit'a costante. o discuterei sul perchè non ci siano ibridi a turbina, se a regime costante i cavalli ( ma direi la coppia) sono veramente così bassi. ilproblema del motore a tuirbina è che non è affatto meccanicamente "elastico".
in sostanza è un'auto elettrica dove la batteria fa poco più che da tampone e la fonte di energia vera e propria è un alternatore azionato da un motore a reazione.
Ho capito giusto?
Sì. Non è un'idea nuova.
Ad esempio il prototipo della Jaguar CX75 del 2010:
https://it.wikipedia.org/wiki/Jaguar_C-X75
aveva 2 turbine di ricarica molto efficienti con il pregio di poter essere alimentate con qualsiasi tipo di carburante con piccole modifiche.
Oppure la Fisker Karma del 2011: il motore non trasmetteva potenza alle ruote, ma serviva solo come "alimentatore" per il piccolo pacco di batterie.
occhio che accumuli solo lo scarto (a velocità costante teoricamente non accumuli niente, o poco ed utilizzi la potenza direttamente sui motori senza accumuli) accumuli solamente durante le soste stop / semafori o l'energia in frenata
il fatto che un turboalbero non sia elastico è un non problema (è un problema che affligge tutti i veicoli mossi direttamente dalla turbina dall'mtt y2k all'abrams m1) ma essendo in un ibrido seriale il motore termico disaccoppiato dalle ruote il termogeneratore gira costantemente al regime ottimale
Da quel che si legge questi consumi sono riferiti ad una vera e propria supercar con prestazioni mostruose..
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