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Anche le FS puntano sull'ibrido: ecco Blues, treno a tripla alimentazione, anche a batteria

di pubblicata il , alle 10:57 nel canale Trasporti elettrici Anche le FS puntano sull'ibrido: ecco Blues, treno a tripla alimentazione, anche a batteria

L'approccio Gruppo FS Italiane per abbattere le emissioni delle tratte non elettrificate passa da un approccio 'ibrido'. Trenitalia (Gruppo FS Italiane) ha infatti presentato Blues, treno di nuova generazione a tripla alimentazione, elettrica, diesel e a batterie

 

Quando pensiamo al treno, probabilmente la prima cosa che ci viene in mente è una tratta elettrificata, con un locomotore o un elettrotreno collegati tramite pantografo alla linea aerea. Anche in Italia, però, non è ovunque così e continuano a esistere diverse linee non elettrificate, dove a spingere i treni sono locomotrici diesel.

C'è molta ricerca in atto per la modernizzazione di questo tipo di tratte, abbiamo parlato, qualche tempo fa, del "Progetto per convertire all'idrogeno la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo" da parte di FNM, finalizzato a rendere a impatto zero la linea ferroviaria che collega Brescia a Edolo, passando per il lago d'Iseo.

L'approccio Gruppo FS Italiane per abbattere le emissioni delle tratte non elettrificate passa invece da un approccio 'ibrido', ma che ha il vantaggio di poter essere implementato fin da subito. Trenitalia (Gruppo FS Italiane) ha infatti presentato Blues, treno di nuova generazione a tripla alimentazione, elettrica, diesel e a batterie.

I nuovi treni, sviluppati da Trenitalia e Hitachi, sono prodotti negli stabilimenti italiani di Pistoia, Napoli e Reggio Calabria. Possono raggiungere i 160 km/h di velocità massima con un’accelerazione di 1,10 m/sec e ospitare fino a 300 persone sedute nella composizione a quattro carrozze.

Il nuovo regionale Blues è un treno molto flessibile, perché può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con motore elettrico su quelle elettrificate, e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni così da evitare l’uso di carburanti, azzerando emissioni e rumori. Stando alle dichiarazione delle FS, la tecnologia ibrida consente di ridurre del 50% il consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. Inoltre, Blues è attrezzato con l’ERTMS, il più evoluto sistema di segnalamento ferroviario in Europa.

Il nuovo materiale rotabile è stato presentato da Trenitalia a Firenze nel weekend e le consegne del treno regionale Blues partiranno proprio dalla Toscana. Nel 2022 il nuovo treno arriverà sulle linee non elettrificate del bacino senese, del bacino faentino e della Val di Sieve. In totale sono previsti 110 treni Blues nelle seguenti Regioni: Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Calabria, Sicilia, Sardegna.

14 Commenti
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agonauta7807 Marzo 2022, 11:19 #1
I motori non sono diesel ma elettrici, cambia solo il generatore. Un mezzo così complesso richiede molta manutenzione rispetto ad un unico sistema di alimentazione. da macchinista questa è più pubblicità al Green che reale prospettiva. Vi assicuro che non esiste niente che sia green nel trasporto ferroviario semplicemente perché si punta all'affidabilità di sistemi già operativi che a inquinare di meno
io78bis07 Marzo 2022, 11:34 #2
Originariamente inviato da: agonauta78
I motori non sono diesel ma elettrici, cambia solo il generatore. Un mezzo così complesso richiede molta manutenzione rispetto ad un unico sistema di alimentazione. da macchinista questa è più pubblicità al Green che reale prospettiva. Vi assicuro che non esiste niente che sia green nel trasporto ferroviario semplicemente perché si punta all'affidabilità di sistemi già operativi che a inquinare di meno


Infatti non capivo l'utilità di una tripla alimentazione.

Altra cosa che non ho ancora capito è perché la guida autonoma non sia ancora arrivata sui mezzi ferroviari, saprattutto tratte urbane/regionali. Il concetto di pod Hyperloop potrebbe essere benis.simo applicato anche ai treni. Magari ora. Che Tesla in Germania ha anche una tratta ferroviaria si inventerà qualcosa
SpyroTSK07 Marzo 2022, 11:43 #3
Originariamente inviato da: io78bis
Infatti non capivo l'utilità di una tripla alimentazione.

Altra cosa che non ho ancora capito è perché la guida autonoma non sia ancora arrivata sui mezzi ferroviari, saprattutto tratte urbane/regionali. Il concetto di pod Hyperloop potrebbe essere benis.simo applicato anche ai treni. Magari ora. Che Tesla in Germania ha anche una tratta ferroviaria si inventerà qualcosa


L'unico posto secondo me dove possa essere utilizzata la guida autonoma sia nelle metropolitane, ma nei treni in superficie o tram putroppo c'è il problema "persone" che si presentano alle sbarre e attraversano comunque, tipo ciclisti, pedoni e quant'altro.
Inoltre nei tram ci sono tanti problemi, tipo appunto i ciclisti, motorini, pedoni o gli impediti in auto.
Vash_8507 Marzo 2022, 11:55 #4
Originariamente inviato da: SpyroTSK
L'unico posto secondo me dove possa essere utilizzata la guida autonoma sia nelle metropolitane, ma nei treni in superficie o tram putroppo c'è il problema "persone" che si presentano alle sbarre e attraversano comunque, tipo ciclisti, pedoni e quant'altro.
Inoltre nei tram ci sono tanti problemi, tipo appunto i ciclisti, motorini, pedoni o gli impediti in auto.


Anche se ti si butta uno di fronte e tu inizi a frenare anche 300 mt prima con un treno penso che lo becchi lo stesso, se non ricordo male, ovviamente discriminando con le dovute cautele tra peso e velocità del mezzo, mi sembra che ci volessero svariante centinaia di metri, se non km in alcuni casi, per l'arresto completo del mezzo dalla velocità di regime.
io78bis07 Marzo 2022, 11:55 #5
Originariamente inviato da: SpyroTSK
... c'è il problema "persone" che si presentano alle sbarre e attraversano comunque, tipo ciclisti, pedoni e quant'altro.
Inoltre nei tram ci sono tanti problemi, tipo appunto i ciclisti, motorini, pedoni o gli impediti in auto.


Sono tutti problemi che teoricamente la guida autonoma ha già affrontato e quasi risolto
SpyroTSK07 Marzo 2022, 12:51 #6
Originariamente inviato da: io78bis
Sono tutti problemi che teoricamente la guida autonoma ha già affrontato e quasi risolto


Teoria != pratica
I problemi che sta avendo ora la guida autonoma, sono esattamete gli umani che progettano strade e che guidano in quelle strade.
io78bis07 Marzo 2022, 13:17 #7
Originariamente inviato da: SpyroTSK
Teoria != pratica
I problemi che sta avendo ora la guida autonoma, sono esattamete gli umani che progettano strade e che guidano in quelle strade.


Beh con i treni/mezzi su rotaia già elimini una grossa variabile (imprevedibilità degli altri guidatori) visto che sono costretti su percorsi prestabiliti.

Sul pericolo investimento pedoni, a parte scenari di evidente suicidio, i sensori moderni sono perfettamente in grado di rilevare scenari e rallentare. Scontro con altri automezzi le dashcam sono i grado di attribuire responsabilità e, viste le masse in gioco, solitamente il danno maggiore è per l'auto che, indipendentemente da eventuali vittime, se no ha seguito le regole sono ca***i suoi.
Qarboz07 Marzo 2022, 13:45 #8
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Stando alle dichiarazione delle FS, la tecnologia ibrida consente di ridurre del 50% il consumo di carburante

Personalmente ho enormi dubbi che tale affermazione corrisponda alla realtà...
agonauta7807 Marzo 2022, 13:59 #9
La guida autonoma sui convogli viaggiatori a lunga percorrenza non esiste in nessun posto del mondo. E forse non la vedremo per i prossimi decenni, innanzitutto perché non se ne sente il bisogno, perché non c'è la tecnologia e perché non è un problema. Per la cronaca un treno che viaggia a 150 impiega non meno di 1500 metri per fermarsi più o meno. A 300 tra i 3 e i 4 km. Al treno non so chiede di essere ecologico, ma di essere affidabile e sicuro. Poi è ovvio che le Aziende devono comunicare di essere attente all'ambiente e all'ecologia. Nei fatti da dipendente da 25 anni non esiste tutto questo se non nella Differenziata
io78bis07 Marzo 2022, 14:49 #10
Originariamente inviato da: agonauta78
La guida autonoma sui convogli viaggiatori a lunga percorrenza non esiste in nessun posto del mondo. E forse non la vedremo per i prossimi decenni, innanzitutto perché non se ne sente il bisogno, perché non c'è la tecnologia e perché non è un problema. Per la cronaca un treno che viaggia a 150 impiega non meno di 1500 metri per fermarsi più o meno. A 300 tra i 3 e i 4 km.

È chiaro che la notizia fa riferimento a tratte regionali non certo allAlta Velocità. I non sono del settore ma in Lombardia secondo la mia esperienza tutto i treni in prossimità delle stazioni, anche se non costituiscono fermate, non passano a più di 50km/h a meno che non transitino su un binario lontano da banchine.

Originariamente inviato da: agonauta78
Al treno non so chiede di essere ecologico, ma di essere affidabile e sicuro. Poi è ovvio che le Aziende devono comunicare di essere attente all'ambiente e all'ecologia. Nei fatti da dipendente da 25 anni non esiste tutto questo se non nella Differenziata

Da pendolare da 35 anni, se il loro obbiettivo è l'affidabilità direi che hanno ancora molto da lavorare. Io non c'è mese che almeno 2-3 volte il treno non si fermi/prolunghi la sosta per riavvio dei sistemi (permettimi il termine)

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