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Le automobili Waymo non richiederanno intervento umano in caso di pericolo

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Tecnologia Le automobili Waymo  non richiederanno intervento umano in caso di pericolo

Waymo sta lavorando per far sì che le sue automobili non richiedano intervento da parte dei passeggeri nel caso in cui ci fossero situazioni di pericolo. I passeggeri non sarebbero pronti a reagire correttamente

 

I passeggeri di un'automobile a guida autonoma si comportano - per l'appunto - come passeggeri e non sarebbero in grado di reagire con la dovuta rapidità a situazioni pericolose. È quanto afferma Waymo, che è al lavoro per far sì che non sia necessario che un umano intervenga in situazioni di pericolo.

Fin qui, le automobili a guida autonoma di Waymo restituivano il controllo al conducente nel momento in cui si verificavano situazioni di potenziale pericolo. L'azienda ha però comunicato che non sarà più così, poiché diversi studi da lei condotti hanno evidenziato come i passeggeri non facessero caso alla situazione dell'automobile, concentrandosi invece su altre attività (per esempio utilizzando uno smartphone). Restituire il controllo improvvisamente a una persona che non è attenta a ciò che accade può portare a effetti disastrosi.

Al momento, l'azienda sta sviluppando un sistema per lasciare un minimo controllo ai passeggeri: ad esempio, ha inserito dei pulsanti per controllare la marcia e ha montato degli schermi sul retro dei poggiatesta per informare i passeggeri del perché delle azioni della vettura - un esempio è che l'automobile può essersi fermata per far attraversare dei pedoni.

Secondo John Krafcik, capo di Waymo, l'azienda sta studiando un sistema perché le vetture siano maggiormente utilizzabili in un contesto simil-taxi: la vettura viene chiamata e deve riconoscere il cliente, e potrà farlo anche se quest'ultimo non è più nel punto preciso dove è stata fatta la chiamata.

L'azienda sarebbe vicina al lancio commerciale delle sue automobili autonome, stando a quanto dichiarato da Krafcik, ma non si hanno informazioni più precise sulle tempistiche e le modalità.

12 Commenti
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zappy01 Novembre 2017, 14:59 #1
eh, si, c'era bisogno di "diversi studi" per rendersi conto che se l'auto guida da sola uno fa altro e non può in mezzo secondo ripigliare il controllo...
che poi che roba sarebbe? c'è una situazione critica e la macchina molla i comandi e si sente una voce che dice "hei, mo, so' c@zzi tuoi"?? ridicolo.
Phoenix Fire01 Novembre 2017, 16:56 #2
Originariamente inviato da: zappy
eh, si, c'era bisogno di "diversi studi" per rendersi conto che se l'auto guida da sola uno fa altro e non può in mezzo secondo ripigliare il controllo...
che poi che roba sarebbe? c'è una situazione critica e la macchina molla i comandi e si sente una voce che dice "hei, mo, so' c@zzi tuoi"?? ridicolo.


dall'articolo sembra che questa sia cosa comune a più mezzi non solo a quelli waimo
zappy01 Novembre 2017, 17:52 #3
Originariamente inviato da: Phoenix Fire
dall'articolo sembra che questa sia cosa comune a più mezzi non solo a quelli waimo

è lo stesso.
che senso ha la "guida autonoma" se poi all'improvviso l'auto ti dice "aiuto aiuto, che cavolo succede! toh, piglia te il volante!"
yabadaa01 Novembre 2017, 19:10 #4

Aerei

Semplicemente è esattamente ciò che accade in qualsiasi aereo da almeno 40 anni. L'autopilota è inserito e controlla quota, rotta e velocità.
Ma i due piloti devono monitorare continuamente cosa l'autopilota sta facendo e devono quindi essere sempre pronti, seduti (e legati), per intervenire sui comandi manualmente anche in meno di mezzo secondo. L'autopilota riduce il carico di lavoro in quanto è cosa diversa monitorare piuttosto che manovrare.
Ma di certo non ci si può distrarre o guardare lo smartphone.
Nessuno si sogna con la tecnologia attuale di fare un aereo per passeggeri senza pilota.
zappy01 Novembre 2017, 19:20 #5
Originariamente inviato da: yabadaa
Semplicemente è esattamente ciò che accade in qualsiasi aereo da almeno 40 anni. L'autopilota è inserito e controlla quota, rotta e velocità.
Ma i due piloti devono monitorare continuamente cosa l'autopilota sta facendo e devono quindi essere sempre pronti, seduti (e legati), per intervenire sui comandi manualmente anche in meno di mezzo secondo. L'autopilota riduce il carico di lavoro in quanto è cosa diversa monitorare piuttosto che manovrare.
Ma di certo non ci si può distrarre o guardare lo smartphone.
Nessuno si sogna con la tecnologia attuale di fare un aereo per passeggeri senza pilota.


beh, per aria c'è meno traffico e meno imprevisti.
l'atterraggio/decollo infatti sono manuali, o sbaglio?
yabadaa01 Novembre 2017, 19:31 #6
Generalmente si.
Però in caso di atterraggi con bassa visibilità l'atterraggio è automatico.
Può capitare ed esiste un addestramento specifico, che l'autopilota si stacchi improvvisamente in ogni momento.
Anche per esempio ad 1 metro da terra a quasi 300km/h e con visibilità vicina a zero e con un mezzo di 200 tonnellate di peso.
Quando si stacca, si accende una luce rossa ed interviene un avviso acustico per dirti "mo so cavoli tuoi, pensaci tu" . I tempi di intervento manuale sono ridottissimi.
L'autopilota si stacca automaticamente raramente.
Però capita ogni tanto...e non ti avvisa prima. Per cui bisogna stare sempre all'erta.
zappy01 Novembre 2017, 20:54 #7
Originariamente inviato da: yabadaa
...L'autopilota si stacca automaticamente raramente.
Però capita ogni tanto...e non ti avvisa prima. Per cui bisogna stare sempre all'erta.

beh, cmq portare un aereo è cosa diversa da un'auto. si suppone che uno abbia un addestramento d'altro tipo.


ps: com'è che sei iscritto dal 2006 ed hai 11 msg? meno di uno all'anno di cui 2 oggi?
roccia123402 Novembre 2017, 07:26 #8
Originariamente inviato da: yabadaa
Semplicemente è esattamente ciò che accade in qualsiasi aereo da almeno 40 anni. L'autopilota è inserito e controlla quota, rotta e velocità.
Ma i due piloti devono monitorare continuamente cosa l'autopilota sta facendo e devono quindi essere sempre pronti, seduti (e legati), per intervenire sui comandi manualmente anche in meno di mezzo secondo. L'autopilota riduce il carico di lavoro in quanto è cosa diversa monitorare piuttosto che manovrare.
Ma di certo non ci si può distrarre o guardare lo smartphone.
Nessuno si sogna con la tecnologia attuale di fare un aereo per passeggeri senza pilota.


Originariamente inviato da: yabadaa
Generalmente si.
Però in caso di atterraggi con bassa visibilità l'atterraggio è automatico.
Può capitare ed esiste un addestramento specifico, che l'autopilota si stacchi improvvisamente in ogni momento.
Anche per esempio ad 1 metro da terra a quasi 300km/h e con visibilità vicina a zero e con un mezzo di 200 tonnellate di peso.
Quando si stacca, si accende una luce rossa ed interviene un avviso acustico per dirti "mo so cavoli tuoi, pensaci tu" . I tempi di intervento manuale sono ridottissimi.
L'autopilota si stacca automaticamente raramente.
Però capita ogni tanto...e non ti avvisa prima. Per cui bisogna stare sempre all'erta.


Stiamo veramente mettendo a confronto gente appositamente addestrata per anni a fare quel lavoro che ha preso brevetti su brevetti, con un minimo di ore di volo, addestramento specifico per quel mezzo, requisiti fisici estremamente stringenti, ecc ecc ecc... con un comune utente della strada che in un paio di mesi ha preso la patente e che deve fare un ridicolo rinnovo ogni 10 anni??
Unrue02 Novembre 2017, 11:09 #9
Il problema è che si fa sempre confusione tra guida autonoma e guida assistita. Nella prima non c'è un effettivo bisogno di attenzione da parte dell'utente, nella seconda invece si.

Purtroppo però tendono sempre a chiamare entrambe "guida autonoma"

E che io sappia una guida autonoma pura al momento non esiste in commercio.
yabadaa11 Novembre 2017, 11:42 #10
Beh, diciamo che l'argomento mi sta a cuore.
Per quanto riguarda la "guida assistita" diciamo che sono piuttosto esperto...anche se non propriamente di quella stradale.
Le macchine, i computer, possono avere delle avarie. E fin qui la cosa si può in qualche modo arginare.
Già è piú complesso gestire il malfunzionamento quando le varie sonde (che sono i "sensi" occhi e orecchie ed accelermetri dei sistemi di guida) non sono guasti ma malfunzionanti.
Cioè danno indicazioni ma le danno sbagliate.
Ancor piú complicato è gestire la situazione nel raro caso in cui 2 identiche sonde dello stesso impianto danno 2 indicazioni errate identiche.
In questo raro caso (ma possibile), le due sonde indipendenti prendono l'informazione errata per buona.
Non c'è altro da fare che intervenire manualmente.
E guai seri se non si potesse farlo per limitazioni di intervento umano sul sistema.

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