Tesla dà il via ai lavori per una raffineria di litio in Texas

Tesla ha avviato i lavori per costruire una raffineria in grado di produrre i quantitativi di idrossido di litio per batterie necessari al fine di sostenere i grandi volumi produttivi previsti per i prossimi anni, che prevedono 1 milione di auto elettriche prodotte annualmente entro il 2025.

La società di Musk ha deciso di entrare nel mercato di uno degli elementi più importanti del mercato automotive elettrico in prima persona, aprendo la propria raffineria di litio nel sud del Texas, strategicamente vicino al cuore stesso dell'azienda, Austin, dove si trova la sede principale.

Tramite il proprio account Twitter, Tesla Owners Silicon Valley aveva diffuso alcune immagini del sito della raffineria - che sorgerà appena fuori Corpus Christi - riprese da droni.

Nonostante i lavori siano iniziati da poche settimane, è probabile che verranno terminati in tempi record, vista anche la massiccia forza lavoro impiegata, 250 lavoratori.

Sia l'azienda texana sia il Governo locale hanno rilasciato molte informazioni riguardo il progetto, fra cui una mappa che mostra lo sviluppo del terreno, evidenziando quanto sarà vasto il progetto una volta costruito.

La cerimonia ufficiale di inaugurazione, cui hanno presenziato sia Elon Musk sia il Governatore del Texas Greg Abbott, è stata trasmetta in diretta sulle piattaforme Twitter e Youtube.

Musk, arrivato alla cerimonia a bordo di una versione del Cybertruck caratterizzata da un porta attrezzi montato sul cassone posteriore [che ha calamitato buona parte dell'attenzione dei presenti] ha anche parlato di come Tesla abbia sviluppato soluzioni in grado di tagliare diversi passaggi del processo di raffinazione e di ridurre gli sprechi e l'impatto ambientale.

Fra le diverse strategie, è stato garantito l'utilizzo di procedure di raffinazione diverse da quelle tradizionali - basate sull'uso dell'acido solforico e altre sostanze chimiche fortemente inquinanti o pericolose – in favore di processi che utilizzano elementi maggiormente rispettosi dell'ambiente, come il carbonato di sodio.

"Potresti vivere proprio nel mezzo della raffineria e non subire alcun effetto negativo. Quindi sono operazioni molto pulite", ha affermato Musk per alleviare i timori sollevati da alcune associazioni ambientaliste sugli effetti della struttura sul territorio circostante.

L'impianto - il cui costo si aggira attorno ai 375 milioni di dollari - avrà una capacità produttiva di 50 GWh e ha già iniziato le assunzioni. Il minerale contenente il litio, un concentrato di spodumene, sarà fornito dagli attuali partner minerari, Albemarle e Livent, ma l'impianto tratterà anche materiale frutto del riciclo delle batterie.

La struttura sarà la maggiore in Nord America nella lavorazione del litio e consentirà a Tesla anche di diversificare le proprie attività industriali e di entrare in un mercato estremamente complesso e difficile.

Musk lo ha definito un passo diventato ormai sempre più necessario per sostenere le strategie di espansione della rete produttiva e gli obiettivi di crescita dei volumi, nonché per superare una delle "strozzature più rilevanti nel progresso dei veicoli elettrici", ossia la disponibilità del litio.